Ballerino, coreografo e direttore di compagnia russo, nato a Riga il 27 gennaio 1948. Studiò alla Scuola di Ballo di Riga e a quella di Leningrado con il celebre maestro A. I. Pushkin.
Raggiunse la compagnia [...] nel balletto La creazione del mondo di Vassiliov-Kasatkina (1971).
Nell'estate 1974, trovandosi in Canada con un gruppo di danzatori sovietici, rifiuta di far ritorno in Unione Sovietica. Da quel momento è iniziata la carriera vera e propria di B ...
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La morte di Sergej Djagilev (1929) chiude la prima fase del rinnovamento orchestico europeo: durante il ventennio, che s'inizia nel 1909 coi memorabili trionfi parigini dei balletti russi, erano sorte [...] compagnie di balletti afroasiatiche, abitualmente in America, vanno ricordate quelle indiane di Ram Gopal e di Uday ShanKar, e i danzatori negri di Berto Pasuka.
Il balletto francese presenta ancor oggi un grande nome, quello di Serge Lifar. Il suo ...
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Ballerino e coreografo danese, nato a Copenaghen il 3 ottobre 1928. Studiò a Copenaghen presso la scuola del Balletto reale danese, dove divenne solista nel 1949; fu ospite in seguito dell'American ballet [...] insigni rappresentanti della scuola di Bournonville, B. è stato, senza dubbio, a livello internazionale uno dei più grandi danzatori del nostro tempo, dotato di una tecnica perfetta e raffinata, di portamento elegante e armonia delle forme, che lo ...
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Ballerino, coreografo, direttore di compagnia, nato a Milano il 15 marzo 1940. Ha studiato alla Scuola di ballo della Scala con E. Bonagiunta e M. Besobrasova, quindi danza spagnola a Madrid con A. Marin. [...] come nel carattere delle interpretazioni. Meritoria, inoltre, l'opera da lui svolta nel rivolgere inviti ai più qualificati danzatori e coreografi su piano internazionale: P. Schaufuss, A. Ailey, G. Tetley, W. Forsythe (autore quest'ultimo di due ...
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Rappresentazione di un’azione scenica mista di danza e di pantomima, accompagnata dalla musica, in taluni casi anche dal canto e dalla recitazione, e condotta su uno schema precostituito di movimenti, [...] o ballata), talora monologato, dialogato o figurato con l’innesto di brevi giochi scenici al centro del cerchio dei danzatori; la danza della classe aristocratica, più complessa e variata, con monologhi e dialoghi mescolati a parti narrative, la cui ...
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GIOIA, Gaetano
Roberto Staccioli
Nacque a Napoli nel 1764 (nel 1768, secondo il Regli) da Antonio e Anna Carbani (Anna Fiori, secondo il Ritorni). Il padre, rinomato ballerino e maestro di danza, lo [...] e coreografia di P. Franchi). I suoi primi anni di carriera lo videro impegnato al teatro S. Carlo di Napoli fra i danzatori di mezzo carattere a fianco del fratello Ferdinando; nella stagione 1785-86 si esibì in due balli di D. Lefevre su musica di ...
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CAMPANINI, Barbara, detta la Barberina
Alessandra Ascarelli
Nacque a Parma nel 1721. Ebbe due sorelle: la prima, Marianna, mediocre ballerina, fece la sua carriera a Parigi ed entrò nel corpo di ballo [...] sérieux".
Alla morte del Carignano (1741), il nuovo ispettore M. de Bombarde, che cercava di ricostituire un valido gruppo di danzatori, inviò lo scenografo G. N. Servandoni a Londra per richiamare la C., che accettò l'invito e giunse a Parigi l ...
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BLASIS, Carlo de (Carlo Blasis)
Vittoria Ottolenghi
Nacque a Napoli, il 4 nov. 1795, da Francesco Antonio de Blasis e Vincenza Coluzzi de Zurla.
Il padre, figlio di un alto ufficiale spagnolo, fu noto [...] di Francesco de Blasis, ma dei suoi criteri aperti e moderni per l'educazione del figlio. Indubbiamente ben pochi danzatori e coreografi, prima e dopo il B., vantarono studi altrettanto seri e completi.
Il B. debuttò come ballerino intorno ...
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LAMBRANZI, Gregorio
Gloria Giordano
Attivo nei primi decenni del XVIII secolo come coreografo e ballerino, non se ne conoscono i dati anagrafici. Notizie biografiche si ricavano dal frontespizio e dall'introduzione [...] , dallo sguardo altero, di circa 50 anni. Da ciò si desume che il L. nacque intorno all'ultimo trentennio del XVII secolo.
Danzatore e maestro di ballo, si dichiara "di Venezia", ma questo non implica che fosse nato in quella città. L'Italia e ...
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DANZA
L. Vlad Borrelli
Considerata dono degli dèi agli uomini e mezzo per questi di accostarsi alla divinità fino ad identificarsi con essa, presso tutti i popoli antichi la d. si accompagna alle più [...] più popolaresco (ad es. Tomba della Scimmia a Chiusi, Tomba dei Baccanti a Tarquinia, ecc.). E ancora immagini di danzatori o danzatrici con l'antico gesto della lamentazione funebre, che voleva un braccio levato all'altezza del capo, compaiono sulle ...
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danzatore
danzatóre s. m. (f. -trice) [der. di danzare]. – Chi danza. Il femm. danzatrice è spesso adoperato per indicare le ballerine di professione, spec. quelle che eseguono danze classiche o esotiche da sole o in coppia (mentre per ballerine...
coro1
còro1 s. m. [dal lat. chorus, gr. χορός, con il sign. 1]. – 1. Nell’antica Grecia, gruppo di danzatori che accompagnavano con la danza il canto in onore di qualche dio; la danza stessa, e il luogo in cui essa avveniva. In seguito, nella...