Operazione di scelta finalizzata a trarre da un gruppo gli elementi migliori o più adatti a determinati scopi.
Agraria
S. delle sementi Processo mediante il quale le sementi sono liberate dalle impurità, [...] vita... le variazioni vantaggiose tendono a essere conservate e quelle sfavorevoli a essere distrutte». La grande novità della concezione darwiniana riguardo alla s. sta nell’idea che essa non si limita a essere un processo eliminativo, ma può anche ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. La biologia agricola
Nils Roll-Hansen
La biologia agricola
Lo sviluppo dell'agricoltura tra il XIX e il XX sec. è strettamente legato [...] e gettò le basi per incrementarne l'allevamento.
Le basi della genetica di popolazioni e della teoria neo-darwiniana dell'evoluzione furono gettate parallelamente dai genetisti americani menzionati in precedenza e da studiosi europei come Herman ...
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(XIV, p. 509; App. IV, i, p. 740; V, ii, p. 161)
Il termine etologia oggi si limita a indicare lo studio comparato del comportamento animale, con l'assunto che specifici moduli comportamentali caratterizzino [...] Londra, fa risalire lo sviluppo della moderna e. al passaggio attraverso tre fasi principali, tutte caratterizzate dall'impronta darwiniana e dal desiderio più o meno manifesto di analisi comparative tra il comportamento degli animali e quello dell ...
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Introduzione
Con disturbo del c. ci si riferisce a un costrutto che ha subito una continua trasformazione concettuale nella storia della neuropsichiatria. Tra i disturbi del c. vengono annoverati i disordini [...] Torino 1995).
J.L. Cummings, D.F. Benson, Dementia: a clinical approach, Boston 19922.
M.T. McGuire, A. Troisi, Darwinian psychiatry, New York 1998 (trad. it. Roma 2003).
M.M. Mesulam, Principles of behavioural and cognitive neurology, New York 2000 ...
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Biologo (Lex ington, Kentucky, 1866 - Pasadena, California, 1945). Insegnò zoologia sperimentale alla Columbia University di New York (1904-28) prima di essere chiamato a fondare e dirigere i laboratorî [...] per la fisiologia o la medicina. Partito da posizioni critiche sia nei confronti del mendelismo che della teoria darwiniana e sopravvalutando il significato dei risultati ottenuti da H. de Vries su Oenothera lamarckiana, che sembravano deporre a ...
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Darwinismo sociale
Tiziano Bonazzi
Introduzione
La locuzione 'darwinismo sociale' apparve negli anni ottanta dell'Ottocento per indicare l'applicazione dell'evoluzionismo allo studio delle società umane. [...] cui l'evoluzionismo darwiniano segnò una svolta decisiva per le scienze sociali, nata sulla scia delle affermazioni di fede darwiniana di tanta parte della cultura europea di fine Ottocento, viene considerata da oltre vent'anni (v. Burrow, 1968) poco ...
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selezióne naturale Meccanismo evolutivo proposto dal naturalista britannico C.R. Darwin nell'ambito della sua teoria dell'evoluzione ed esposto nel libro Sull'origine delle specie per selezione naturale [...] , le cure parentali), è sempre rimasto vivo e la ricerca è ripartita ogni volta dalla posizione di Darwin. La doppia ipotesi darwiniana fu affrontata per la prima volta sul piano teorico da Ronald Fisher che si propose di superare l’empasse in cui ...
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MENTE
Antonio Rainone
Massimo Stanzione
Premessa.- Collocata com'è al punto d'incontro tra speculazione gnoseologica, metafisica, etica e teologica, nel corso del pensiero occidentale la m. e le funzioni [...] von Baer, R. Remak, R. Virchow, A. Kölliker, A. Kovalewski e O. Hertwig sembrava accordarsi meglio con la concezione darwiniana del tempo e della trasformazione, perché "l'omologia di sviluppo di tutte le strutture organiche, animali e vegetali, non ...
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Naturalista ed ingegnere svizzero-americano, figlio di Luigi Agassiz e di Cecilia Braun, nato a Neuchâtel (Svizzera) il 17 dicembre 1835, morto il 27 marzo 1910 a bordo del vapore Adriatic, ritornando [...] appare piuttosto metodico, pratico e severo. Anche nelle sue teorie scientifiche si distinse dal padre, diventando fautore della dottrina darwiniana ed evoluzionista.
Bibl.: F. A. Forel, A. Agassiz, in Actes de la Soc. suisse des sciences nat., 93 ...
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L'Ottocento. Introduzione. Le radici del sapere contemporaneo
Enrico Bellone
Le radici del sapere contemporaneo
Nell'introduzione allo sviluppo scientifico e culturale che si è realizzato durante la [...] umana. E il nodo era semplice da percepire e inquietante da ammettere come norma centrale per l'evoluzione: la teoria darwiniana aveva una struttura tale da bloccare sul nascere ogni aspirazione a credere che gli esseri umani fossero al vertice dei ...
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neodarwinismo
(o neodarvinismo) s. m. [comp. di neo- e darwinismo (o darvinismo)]. – In biologia, termine con il quale si designa la teoria, formulata fra il 1930 e il 1950, che riprende e amplia la teoria darwiniana dell’evoluzione sulla...
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...