Infanzia
Giulio Seganti
Adriana Guareschi Cazzullo
Franco Cambi
L'infanzia (dal latino infantia, da infans, composto di in-, negativo, e participio presente del verbo fari, "parlare", letteralmente [...] l'evento psicologico di per sé che influenza la modalità di recepire l'informazione. Tra le teorie più recenti quella del darwinismo neurale di G.M. Edelman (1989) sembra la più adatta a facilitare la comprensione del funzionamento mentale nel corso ...
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Un nuovo approccio alla relazione psicosomatica
Enzo Soresi
La relazione mente-corpo alla luce delle neuroscienze
La psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) rappresenta un nuovo modello teorico, basato [...] il proprio destino, essendo dotato di grande plasticità nel corso dello sviluppo. Rose ha introdotto il concetto di darwinismo dinamico, secondo il quale l’organismo si modifica in relazione all’ambiente non in maniera passiva bensì attiva ...
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In campo contro l’Alzheimer
Pietro Calissano
Rita Levi-Montalcini
Il sistema nervoso, di cui il cervello costituisce la centrale operativa fondamentale, è l’organo del corpo dotato della massima complessità. [...] con altre cellule. Si tratta, come è stato denominato dal neuroscienziato Jean-Pierre Changeux, di una sorta di darwinismo neuronale nel quale sopravvivono i neuroni più adatti al funzionamento dell’organo che essi costituiscono, il cervello.
Ma se ...
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Massoneria
Giuseppe Giarrizzo
Introduzione
Il termine 'massoneria' ('frammassoneria'), entrato nel lessico italiano agli inizi del Settecento, traduceva la voce francese franc-maçonnerie, derivata a [...] come custode degli ideali risorgimentali nella fase di transizione di fine secolo. L'ideologia massonica riprende vigore con il darwinismo sociale e con l'evoluzionismo positivista. La rottura con la Grande Loggia Unificata d'Inghilterra è totale sul ...
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Nuovi modelli dell’abitare
Maurizio Vitta
Continuità e mutamento
Il 20° sec. ha pensato l’abitare riassumendolo nella figura sociologica dell’abitazione. Il modello della ‘casa’ come diritto sociale, [...] alle nuove esigenze e modificando gradualmente le vecchie strutture per lasciarle liberamente fluire nei nuovi scenari. Questo ‘darwinismo’ progettuale lavora per linee esterne: ridisegna la sagoma dei mobili, riportandola a un geometrismo che tiene ...
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Psiche
Riccardo Zerbetto
L'etimologia del termine psiche (dal greco ψυχή, connesso con ψύχω, "respirare, soffiare") si riconduce all'idea del 'soffio', cioè del respiro vitale; presso i greci designava [...] tendono a riprodursi e a perfezionarsi servendosi degli individui che li veicolano, secondo la teoria evolutiva di Ch. Darwin successivamente ripresa e sviluppata da R. Dawkins. Nel caso di esseri dotati non solo di un patrimonio genetico-biologico ...
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La grande scienza. La biomedicina e le sue basi epistemologiche
Gilberto Corbellini
La biomedicina e le sue basi epistemologiche
Dagli anni Settanta del Novecento la riflessione epistemologica sulla [...] , come un sistema selettivo, lo sviluppo ontogenetico del quale sarebbe di fatto scandito da meccanismi di tipo darwiniano, in cui l'esito funzionale viene ottenuto attraverso la produzione spontanea di una variabilità di risposte anticipate ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] talune sue brillanti intuizioni nel campo della biologia, che a qualche studioso sono apparse addirittura precorritrici del darwinismo e che forse meglio sarebbe ricondurre nell’alveo di un ingenuo o primordiale trasformismo biologico.
La politica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Marginalismo
Domenico da Empoli
Definizione e storia
Il marginalismo ha avuto inizio nei primi anni Settanta del 19° sec. quasi contemporaneamente in tre diversi Paesi, per un fenomeno di ‘scoperta [...] il fatto che il suo più autorevole esponente, ossia Pantaleoni, aveva interpretato il comportamento individuale razionale in un’ottica di darwinismo sociale e nel fare ciò aveva influenzato i suoi più stretti colleghi, come De Viti De Marco e Mazzola ...
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L'Ottocento: biologia. Le origini della morfologia in Germania
Ilse Jahn
Le origini della morfologia in Germania
In Germania il concetto di 'morfologia' ebbe origine dagli studi di storia naturale [...] contrasto con la morfologia animale. Un impulso alla riforma della morfologia venne poi dall'applicazione delle teorie di Darwin in tutti i settori della storia naturale. Le nuove domande non vertevano più sulla comparazione morfologica delle forme ...
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darwinismo
〈-vi-〉 (o darvinismo) s. m. – 1. La teoria dell’evoluzione elaborata dal naturalista ingl. Charles R. Darwin 〈dàauin〉 (1809-1882), secondo la quale le specie più complesse e differenziate (incluso l’uomo) derivano da altre più semplici...
darwiniano
〈-vi-〉 (o darviniano) agg. e s. m. – 1. agg. Di Ch. R. Darwin; relativo a Darwin e alle sue teorie (v. darwinismo): le teorie d.; la concezione d., ecc. Nel linguaggio medico, lobulo d. (o tubercolo di Darwin), sporgenza più o meno...