L'Ottocento: biologia. Zoologia e tassonomia animale
Ilse Jahn
Zoologia e tassonomia animale
Agli inizi dell'Ottocento la zoologia non godeva ancora, in ambito accademico, di un pieno riconoscimento; [...] contatto tra loro. Nelle Horae entomologicae (1819-1821) Macleay indicando i cirripedi come 'forme intermedie', suscitò le critiche di Darwin e lo spinse a effettuare una revisione di questi crostacei negli anni 1851-1854.
Questi sistemi animali del ...
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L'Ottocento: biologia. La morfologia trascendentale in Gran Bretagna
Janet Browne
La morfologia trascendentale in Gran Bretagna
L'arco di tempo che va dal 1800 al 1860 è indicato nella storia della [...] proprio spazio, combattendo ed eliminando figure dell'establishment. Una di esse era proprio Owen e il suo scontro con Darwin fu determinato innanzi tutto da una lotta di potere istituzionale a Londra, quando alcuni fra i giovani darwiniani cercarono ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Le specificita della materia vivente
Gilberto Corbellini
Le specificità della materia vivente
Apartire dalla seconda metà dell'Ottocento le scienze [...] selettiva delle sinapsi di Jean-Pierre Changeux, ma soprattutto la teoria della selezione dei gruppi neuronali o darwinismo neurale di Gerald M. Edelman. Questi modelli selezionistici o 'darwiniani' hanno via via interessato diversi aspetti della ...
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L'Ottocento: biologia. Le origini della morfologia in Germania
Ilse Jahn
Le origini della morfologia in Germania
In Germania il concetto di 'morfologia' ebbe origine dagli studi di storia naturale [...] contrasto con la morfologia animale. Un impulso alla riforma della morfologia venne poi dall'applicazione delle teorie di Darwin in tutti i settori della storia naturale. Le nuove domande non vertevano più sulla comparazione morfologica delle forme ...
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Biologia
Emanuele Padoa; Eraldo Antonini
di Emanuele Padoa ed Eraldo Antonini
BIOLOGIA
Biologia di Emanuele Padoa
sommario: 1. Introduzione. 2. Caratteri essenziali degli organismi viventi. 3. Le proteine: [...] sua volta dello sviluppo maggiore o minore dell'organo; e le modifiche così evocate si trasmettono, almeno in parte, alla prole. Darwin partiva da due dati sicuri: primo, che nell'ambito di ogni specie esiste, per i diversi caratteri, una variabilità ...
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darwinismo
〈-vi-〉 (o darvinismo) s. m. – 1. La teoria dell’evoluzione elaborata dal naturalista ingl. Charles R. Darwin 〈dàauin〉 (1809-1882), secondo la quale le specie più complesse e differenziate (incluso l’uomo) derivano da altre più semplici...
darwiniano
〈-vi-〉 (o darviniano) agg. e s. m. – 1. agg. Di Ch. R. Darwin; relativo a Darwin e alle sue teorie (v. darwinismo): le teorie d.; la concezione d., ecc. Nel linguaggio medico, lobulo d. (o tubercolo di Darwin), sporgenza più o meno...