Anatomico e zoologo inglese (Lancaster 1804 - Londra 1892). Nonostante la sua grande cultura anatomica, O. non si adattò ai nuovi indirizzi di ricerca e rimase fedele ai principi della «filosofia della [...] di omologia. Fedele ai principi della «filosofia della natura», fu oppositore accanito delle teorie evoluzionistiche e del darwinismo in particolare. Opere: History of British fossils, mammals and birds (1844-46); Archetype and homologies of the ...
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WALLACE, Alfred Russel
Giuseppe Montalenti
Naturalista, nato a Usk nel Monmouthshire (Inghilterra) l'8 gennaio 1823, morto a Broadstone (Dorset) il 7 novembre 1913. Abbandonati presto gli studî regolari, [...] in patria ricche collezioni zoologiche. Durante la sua permanenza colà, sulla base di osservazioni analoghe a quelle compiute da C. Darwin nel suo viaggio intorno al mondo, giunse alla conclusione che le specie non sono fisse, ma mutabili, e nel 1858 ...
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DOHRN, Felix Anton
Christiane Groeben
Nacque a Stettino (Prussia; odierna Szezecin, Polonia) il 29 dic. 1840; era il quarto ed ultimo figlio di Carl August (1806-1892) e Adelheid Dietrich (1804-1883).
Con [...] specifica e per chiarire l'origine e la provenienza dell'uomo. Da allora il D. si dedicò alla diffusione del darwinismo sia attraverso la sua opera scientifica, sia con la fondazione a Napoli della Stazione zoologica. Tutti e due questi aspetti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giuseppe Montalenti
Giovanni Chieffi
Giuseppe Montalenti è stato uno degli eredi più rappresentativi della tradizione naturalistica italiana, sviluppando grandi interessi che spaziano dalla zoologia [...] darwiniana, alla sua storia e alla sua divulgazione in Italia. Ciò avveniva in un’epoca di scetticismo sulla validità del darwinismo da parte di sociologi, filosofi e anche di molti biologi, e in cui Benedetto Croce affermava che «l’immagine di ...
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CATTANEO, Giacomo
Enrico Tortonese
Nacque a Pavia il 23 sett. 1857 da Antonio e Carolina Saglio. Fin dai primi anni, gli fu inculcato dal padre, professore di fisica, l'amore per la scienza e - più [...] 1878; Intorno ai Rizopodi, in Boll. scient. (Pavia), I (1879), 1, pp. 6-8; 2, pp. 25-29; 3, pp. 50-61; Darwinismo. Saggio sull'evoluz. degli organismi, Milano 1880; L'analisi e la sintesi morfologica dell'organismo animale, in La Natura, IV(1880), 1 ...
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Disciplina che studia gli animali e le piante vissuti sulla Terra in epoche trascorse, rivelati attraverso i loro resti fossili.
Cenni storici
Il nome di p. per la scienza dei fossili fu proposto da H.-M. [...] . Questo modello potrebbe avere implicazioni di notevole portata nelle interpretazioni della storia della vita, spiegando meglio del darwinismo il fatto che i piani strutturali fondamentali degli organismi, che sono andati complicandosi nel tempo, si ...
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PANCERI, Paolo
Giovanni Scillitani
PANCERI, Paolo. – Nacque a Milano il 23 agosto 1833, da Emmanuele e da Rosalba Arrigoni.
Dopo gli studi presso il liceo di S. Alessandro di Milano, si iscrisse alla [...] della nuova ricerca biologica di fine Ottocento.
Nei confronti del darwinismo ebbe una posizione cauta (Borrelli, 1991). Riteneva, infatti, che le teorie di Darwin dovessero essere sottoposte a rigorosa verifica sperimentale prima di essere accettate ...
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Scienza biologica che studia la forma e la struttura degli esseri viventi: deve il suo nome al metodo di indagine, la dissezione, che ancora oggi, pur integrato da moderni e perfezionati metodi di ricerca, [...] degli alberi genealogici dei vari gruppi animali. Quasi tutti gli studi morfologici della seconda metà del 19° sec. s’ispirano al darwinismo. Fra gli italiani che seguirono tale indirizzo vi furono G.B. Grassi, C. Emery, C. Cattaneo, L. Camerano, E ...
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SISTEMATICA
Roberto Argàno
(XXXI, p. 922; App. III, II, p. 756)
Scienze biologiche. - La zoologia, come la botanica, è una delle discipline che, per tradizione, è appesantita da una classificazione, [...] del capire, che propone continue ipotesi di lavoro, e ne saggia la consistenza con numerosi strumenti. L'evoluzione del darwinismo corre sulla scia del grande fiorire delle discipline che un secolo fa erano in embrione (come l'ecologia, l'etologia ...
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GUARESCHI, Celso
Franco Farris
Nacque a Roma l'11 febbr. 1906 da Rinaldo e da Cleonice Borelli. Si laureò a Roma in scienze naturali con lode nel 1928. Allievo di G. Cotronei, direttore dell'istituto [...] , prese in considerazione i concetti delle varie teorie evolutive, classificandole in quattro gruppi principali: il "lamarckismo", il "darwinismo", il "mutazionismo" di De Vries e infine le teorie "ortogenetiche" fra cui l'"ologenesi" sostenuta da D ...
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darwinismo
〈-vi-〉 (o darvinismo) s. m. – 1. La teoria dell’evoluzione elaborata dal naturalista ingl. Charles R. Darwin 〈dàauin〉 (1809-1882), secondo la quale le specie più complesse e differenziate (incluso l’uomo) derivano da altre più semplici...
darwiniano
〈-vi-〉 (o darviniano) agg. e s. m. – 1. agg. Di Ch. R. Darwin; relativo a Darwin e alle sue teorie (v. darwinismo): le teorie d.; la concezione d., ecc. Nel linguaggio medico, lobulo d. (o tubercolo di Darwin), sporgenza più o meno...