Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
‘Stampe dell’Ottocento’. Oppure, lasciando il nostro Palazzeschi, potremmo constatare con Alberto Savinio come «il secolo decimonono, eccellentemente umanitario, fu chiamato con le parole stesse di Léon [...] Daudet lo “stupido secolo decimono”» (Nuova enciclopedia, 1977, p. 399). In ogni caso resta abbastanza ferma e diffusa la linea interpretativa che valga, anche per l’Italia unita, la convinzione secondo la quale il periodo di storia che comprende gli ...
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Attrice (Tolosa 1819 - Parigi 1896); esordì come artista di canto all'Opéra Comique nel 1834, passò poi al teatro di prosa a Parigi e in provincia, a Pietroburgo, ecc. Ebbe vivo successo in commedie e [...] drammi di Th. Barrière, É. Augier, V. Sardou, A. Daudet, F. Coppée. Si ritirò dalle scene nel 1883. ...
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Pittore e illustratore (Siviglia 1837 - ivi 1903). Allievo di E. Cano, lavorò anche a Roma (1871-74), dove fu protetto da M. Fortuny, e a Parigi (1881-90), dove i suoi quadri di genere ebbero grande successo. [...] Fu noto come illustratore di opere di M. Cervantes, A. Daudet, ecc. ...
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Attore e commediografo francese, nato a Parigi nel 1842 e morto ivi nel 1912. Discendendo da illustre famiglia d'attori, tentò con fortuna il teatro e creò, prim'attore disinvolto, appassionato ed elegante [...] dicitore, varie opere fortunate del tempo, dal Nabab di Daudet alla Fedora e alla Tosca di Sardou. Più tardi tentò le scene anche come scrittore rivelando vivo senso del teatro. Più note anche oggi sono una sua vecchia commedia del 1865, Le bestemmie ...
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Poeta e romanziere francese, nato a Sisteron (Provenza) il 26 giugno 1843, morto ad Antibes il 17 dicembre 1896. Scrisse versi in francese e in provenzale, sparsi in periodici del tempo, e forse dai suoi [...] 1913 (ivi una nota, da utilizzare con cautela, circa una presunta collaborazione di A. alle Lettres de mon Moulin di A. Daudet, il quale a sua volta avrebbe aiutato A. nella composizione di Jean des Figues); Ch. Maurras, L'Étang de Berre, Parigi ...
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Pittore e incisore svizzero (Moudon, Vaud, 1850 - Parigi 1921). Inclinò prima verso la pittura di paesaggio, traendo ispirazione dalla sua terra natale, ma giovandosi dell'esperienza dell'impressionismo [...] nella resa dei valori di luce e atmosfera. Si volse poi alla pittura sacra e all'illustrazione (scene e parabole del Nuovo Testamento, i Fioretti di s. Francesco, Mireille di Mistral, i Contes choisis di Daudet). ...
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Pittore e incisore francese (Fourquevaux, Alta Garonna, 1838 - Parigi 1921). Si dedicò soprattutto alla pittura storica (grandi composizioni decorative nel Panthéon e nell'Hôtel de Ville di Parigi, nel [...] di Baltimora, ecc.). Furono pittori anche i suoi figli Paul-Albert (n. Parigi 1870 - m. 1934), piacevole decoratore e illustratore di libri di A. France, Th. Gautier, A. Daudet, e Jean-Pierre (n. Parigi 1875 - m. 1932), ritrattista e decoratore. ...
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HENNIQUE, Léon
Alberto Manzi
Autore drammatico e romanziere francese, nato a La Basse-Terre (Guadalupa) il 4 novembre 1852. Recatosi a Parigi vi subì l'influenza della letteratura naturalista.
Collaborò [...] (1887): seguirono - al Théâtre-Libre - La mort du duc d'Enghien (1888), e altrove Amour (1890), La menteuse (con A. Daudet, 1892), sollevando molte e vivaci discussioni, specie L'argent d'autrui (1893), che ebbe numerose repliche, e Les deux patries ...
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LAFONTAINE, Louis-Marie-Henri Thomas, detto
Alberto Manzi
Attore francese, nato a Bordeaux nel 1826, morto a Versailles nel 1898. Recitò in provincia sotto il nome di Charles Roock. Il successo lo indusse [...] , L'abbé Constantin, ecc.). Ma il L. fu attore ineguale e qualche volta cadde anche nel volgare. Collaborò con A. Daudet in Jack (1881) e pubblicò: La servante (1879), Petites misères (1881), Les bons cancarades (1885). Scrisse e rappresentò egli ...
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LEINO (originariamente Lönnbom), Kasimir Agathon
Paolo Emilio Pavolini
Scrittore finlandese, nato a Paltamo il 17 novembre 1866, morto a Helsinki l'8 marzo 1919. Vicedirettore (1895-1896) del Suomalainen [...] , 1899). Degni di ricordo il dramma moderno, realistico, Lehtolapsi (Il figlio illegittimo, 1905) e il dramma storico Jaakko Ilkka ja Klaus Fleming (1901). Pregevoli le traduzioni di novelle di Mérimée, Maupassant, Daudet e del Brand di Ibsen (1896). ...
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arlesiano
arleṡiano agg. e s. m. (f. -a). – Di Arles, cittadina della Francia sud-orient.; abitante o nativo di Arles. L’Arlesiana, titolo di un dramma (fr. L’Arlésienne) di A. Daudet con musiche di scena di G. Bizet (1872), e di un libretto...
naturalismo
s. m. [der. di naturale]. – 1. Dottrina, teoria, tendenza filosofica o culturale che assume la natura a proprio fondamento, come oggetto esclusivo di indagine e supremo principio esplicativo o come modello normativo da imitare,...