Scrittore e uomo politico (Parigi 1867 - Saint-Rémy, Bouches-du-Rhône, 1942), figlio di Alphonse. Iniziò gli studî di medicina (se ne vedono tracce in alcuni suoi libri: Les morticoles, 1894; L'hérédo, 1917); ma si dedicò poi alla letteratura e alla politica. Fra i suoi romanzi sono da ricordare: L'astre noir (1893), Le voyage de Shakespeare (1896); Suzanne (1896); La flamme et l'ombre (1897); La déchéance ...
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Scrittore (Nîmes 1840 - Parigi 1897). Esordì con un libro di versi, Les Amoureuses (1858), fu giornalista e, per cinque anni, segretario del duca di Morny. Raccolse le impressioni dei suoi primi anni in Le petit Chose, histoire d'un enfant (1868); si affermò con i racconti Lettres de mon moulin (1869) come descrittore delicato della sua Provenza, non risparmiando poi una bonaria satira al carattere ...
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Letterato francese (Nîmes 1837 - Les-Petites-Dalles 1921), fratello di Alphonse. Giornalista filobonapartista, poi filolegittimista, autore di numerosi romanzi, tra cui Madame Robernier (1879), La Carmélite (1883), Fils d'émigré (1890), legò il suo nome soprattutto a solidi lavori di erudizione storica, come Le Cardinal Consalvi (1866), La terreur blanche (1878), Histoire des conspirations royalistes ...
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Scrittore provenzale (Bellegarde, Hard, 1844 - Nîmes 1925), autore di Vido d'ènfant (tradotta dal provenzale in francese da A. Daudet) e di molte poesie sparse. Fu tra i fondatori del félibrige parigino. ...
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Attrice (Tolosa 1819 - Parigi 1896); esordì come artista di canto all'Opéra Comique nel 1834, passò poi al teatro di prosa a Parigi e in provincia, a Pietroburgo, ecc. Ebbe vivo successo in commedie e [...] drammi di Th. Barrière, É. Augier, V. Sardou, A. Daudet, F. Coppée. Si ritirò dalle scene nel 1883. ...
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Pittore e illustratore (Siviglia 1837 - ivi 1903). Allievo di E. Cano, lavorò anche a Roma (1871-74), dove fu protetto da M. Fortuny, e a Parigi (1881-90), dove i suoi quadri di genere ebbero grande successo. [...] Fu noto come illustratore di opere di M. Cervantes, A. Daudet, ecc. ...
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Pittore e incisore svizzero (Moudon, Vaud, 1850 - Parigi 1921). Inclinò prima verso la pittura di paesaggio, traendo ispirazione dalla sua terra natale, ma giovandosi dell'esperienza dell'impressionismo [...] nella resa dei valori di luce e atmosfera. Si volse poi alla pittura sacra e all'illustrazione (scene e parabole del Nuovo Testamento, i Fioretti di s. Francesco, Mireille di Mistral, i Contes choisis di Daudet). ...
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Pittore e incisore francese (Fourquevaux, Alta Garonna, 1838 - Parigi 1921). Si dedicò soprattutto alla pittura storica (grandi composizioni decorative nel Panthéon e nell'Hôtel de Ville di Parigi, nel [...] di Baltimora, ecc.). Furono pittori anche i suoi figli Paul-Albert (n. Parigi 1870 - m. 1934), piacevole decoratore e illustratore di libri di A. France, Th. Gautier, A. Daudet, e Jean-Pierre (n. Parigi 1875 - m. 1932), ritrattista e decoratore. ...
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Commediografo, cineasta e scrittore francese (Aubagne, Bocche del Rodano, 1895 - Parigi 1974). Tra i suoi lavori teatrali, oltre al dramma in versi Catulle (1922): Les marchands de gloire (1925, in collab. [...] vita trionfa, 1937) e La femme du boulanger (1938), tratti da J. Giono; Les lettres de mon moulin (1954), tratto da A. Daudet. Sia nei drammi sia nei film P. presenta con sensibilità e humour quadri di costume vivi e autentici. Si ricordano inoltre i ...
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arlesiano
arleṡiano agg. e s. m. (f. -a). – Di Arles, cittadina della Francia sud-orient.; abitante o nativo di Arles. L’Arlesiana, titolo di un dramma (fr. L’Arlésienne) di A. Daudet con musiche di scena di G. Bizet (1872), e di un libretto...
naturalismo
s. m. [der. di naturale]. – 1. Dottrina, teoria, tendenza filosofica o culturale che assume la natura a proprio fondamento, come oggetto esclusivo di indagine e supremo principio esplicativo o come modello normativo da imitare,...