Bordwell, David
Karel Thein
Teorico statunitense del cinema, nato a Rochester (New York) il 23 luglio 1947. Sostenitore di una teoria del cinema basata sulla contaminazione tra formalismo e psicologia [...] cognitiva, con la sua analisi è divenuto punto di riferimento, dalla metà degli anni Ottanta, di altri studiosi statunitensi interessati ai processi cognitivi o all'estetica cinematografica.
Dopo aver ...
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Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] si ricostruisce il mondo diegetico raffigurato sullo schermo: DavidBordwell è lo studioso che più ha lavorato in questa , L'image-temps, Paris 1985 (trad. it. Milano 1989).
D. Bordwell, Narration in fiction film, Madison (WI) 1985.
J. Aumont, L'œ ...
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Cinema
Gianni Rondolino
sommario: 1. Le nuove scuole nazionali degli anni sessanta. 2. La fine di Hollywood e la rinascita del cinema americano. 3. Il cinema europeo dell'ultimo trentennio. 4. Il cinema [...] Christian Metz (che riprese e sviluppò precedenti formulazioni di Jean Mitry), Raymond Bellour, Gianfranco Bettetini, DavidBordwell, Francesco Casetti, Seymour Chatman, Gilles Deleuze, François Jost, Juri Lotman, Pier Paolo Pasolini, Marie-Claire ...
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Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] infine la prospettiva cognitivista di scuola americana, inaugurata dalla pubblicazione di Narration in the fiction film (1985) di DavidBordwell. Ciò che interessa indagare è in che modo e perché lo spettatore comprende un film: emergono così in ...
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Semiologia del cinema
Michel Marie
La s. del c. costituisce uno degli approcci teorici all'arte cinematografica più conosciuti a livello internazionale (v. estetica del cinema). Il termine semiologia [...] di enunciazione nell'enunciato minaccia il regime d'adesione alla fiction, alcuni teorici, come Noël Burch e DavidBordwell, hanno opposto il film narrativo classico, che privilegia l'effetto di illusione e la trasparenza sforzandosi di cancellare ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] negli Stati Uniti, attorno a due nomi come la Biograph e David W. Griffith, che meglio ne interpretano le esigenze; e si modo in cui questi piani si succedono in una sequenza (cfr. Bordwell, Staiger, Thompson 1985). In genere si va da una visione d ...
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Hollywood
Enzo Siciliano
Inquadramento generale
di Thomas Harrison
Fu questo il nome dato nel 1886 da una certa signora Wilcox, moglie di un investitore immobiliare, a una immensa tenuta alla periferia [...] grande studio cinematografico della California. Seguì nel 1910 David W. Griffith, della Biograph, mentre la cinema: an illustrated history, 2 voll., London 1980-1984.
D. Bordwell, J. Staiger, K. Thompson, The classical Hollywood cinema: film style ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] soltanto agli Stati Uniti si possono fare i nomi di David Wark Griffith, Mack Sennett, Charlie Chaplin, Thomas Ince 1980).
M. L'Herbier, La tête qui tourne, Paris 1979.
D. Bordwell, J. Staiger, K. Thompson, The classical Hollywood cinema. Film style & ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] cinema classico gioca molto sul rapporto fra regola e trasgressione (Bordwell 1985), per cui, se occorre rispettare le regole, dal punto di vista del morto in cui il protagonista (David Grey) assiste al suo funerale stando dentro la bara. Riprendendo ...
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Movimenti di macchina
Dario Tomasi
Ogni singola ripresa di un film può essere statica o dinamica. Nel primo dei due casi ci si trova di fronte a un'inquadratura fissa, nel secondo invece a un movimento [...] quelle su veicoli in movimento, come accade nei film diretti da David W. Griffith Drive for a life (1909) e The girl psychologie du cinéma, 2° vol., Les formes, Paris 1965.
D. Bordwell, Camera movement and cinematic space, in "Ciné-tracts", 2, 1977. ...
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