Londra, festival di
Ettore Zocaro
Conosciuto come London Film Festival, nacque nel 1957 come festival internazionale annuale non competitivo (il maggiore del mondo fra quelli che non assegnano premi [...] 'opera cinematografica dello scrittore-regista francese Alain Robbe-Grillet. Importante l'edizione del 1997, per l'omaggio a DavidW. Griffith con la versione restaurata di Orphans of the storm (1922; Le due orfanelle), per una proiezione straordina ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] agli Stati Uniti si possono fare i nomi di David Wark Griffith, Mack Sennett, Charlie Chaplin, Thomas Ince, Rex Ingram 'età dei metteurs en scène, a quel regno dei r. ‒ da Friedrich W. Murnau a Ewald A. Dupont e a Ernst Lubitsch, da Abel Gance a ...
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Western
Carlo Gaberscek
Le origini
Uno dei primi esempi di uso sostantivato del termine western per designare un film è databile intorno al 1910, ma tale denominazione divenne comune una decina d'anni [...] verso i quali venivano indirizzati i giovani registi per compiere il loro tirocinio: come DavidW. Griffith, che lavorò per la Biograph Company, al quale il w. interessava soprattutto per le grandi possibilità di movimento che era in grado di offrire ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] tra di loro; trova comunque il suo punto di condensazione negli Stati Uniti, attorno a due nomi come la Biograph e DavidW. Griffith, che meglio ne interpretano le esigenze; e si conclude con la messa a punto di un sistema industriale e linguistico ...
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Restauro e conservazione
Gianluca Farinelli
Davide Pozzi
La disciplina del restauro cinematografico è un territorio dai confini incerti, ancora privo di regole codificate, di metodologie condivise, [...] e le didascalie, e scrivendo nuovi accompagnamenti musicali per film che aveva realizzato trenta o più anni prima. DavidW. Griffith non terminò mai di rimontare Intolerance (1916). Gli esempi di autori che modificano ‒ o vorrebbero farlo ‒ il ...
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Hollywood
Enzo Siciliano
Inquadramento generale
di Thomas Harrison
Fu questo il nome dato nel 1886 da una certa signora Wilcox, moglie di un investitore immobiliare, a una immensa tenuta alla periferia [...] a H. nel 1907 e due anni dopo aprì il primo grande studio cinematografico della California. Seguì nel 1910 DavidW. Griffith, della Biograph, mentre la Nestor Film Company, nucleo originario della futura Paramount, vi aprì il primo studio nel 1911 ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] quella dell'attore. Un insieme di motivi, insomma, faceva sì che personalità come quelle di Edwin S. Porter e di DavidW. Griffith negli Stati Uniti, di Ferdinand Zecca in Francia, di Giovanni Pastrone in Italia (per non dire di casi per molto tempo ...
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Montaggio
Pietro Montani
Con il termine montaggio si intende in genere l'operazione tecnica che consiste nel selezionare e combinare segmenti più o meno estesi di pellicola impressionata secondo diversi [...] piano della progettazione delle risposte percettive e interpretative in carico allo spettatore. Le notevoli soluzioni narrative escogitate da DavidW. Griffith all'inizio del 20° sec. e da Lev V. Kulešov un decennio più tardi ‒ per limitarsi ai nomi ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] leitmotiv è il bianco della neve e delle grandi distese di ghiaccio (Way down east, 1920, Agonia sui ghiacci, di DavidW. Griffith; Die Bergkatze, 1921, Lo scoiattolo, di Ernst Lubitsch; Nanook of the North, 1922, Nanuk l'eschimese, di Robert J ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] svariati artifici: di solito, una 'impaginazione' mossa, corredata di decorazioni talvolta allusive, come per es. in Intolerance (1916) di DavidW. Griffith; ancora, la disposizione figurale delle lettere, come in Sunrise (1927; Aurora) di Friedrich ...
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