BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] Kunst in England, Wales und Schottland vom Jahre 901 bis zum Jahre 1307, 5 voll., München 1955-1960; Teofilo, Dediversisartibus, a cura di C. R. Dodwell, London 1961, pp. 123-125; B. Bischoff, Mittelalterliche Schatzverzeichnisse, I, Von der Zeit ...
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CALICE
C. Barsanti
Bicchiere di forma particolare, usato nella liturgia per la consacrazione del vino nel corso della messa. Il termine deriva dal gr. ϰύλιξ 'coppa' (Braun, 1932, p. 20) e appare già [...] , 1932, p. 10, fig. 31).Per quanto riguarda il periodo romanico, grande interesse riveste il trattato del monaco Teofilo (Dediversisartibus, III) dove si descrive la fabbricazione di un c. piccolo, di un c. grande d'argento con anse, decorato a ...
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CAMPANA
P.F. Pistilli
Strumento di metallo, generalmente in bronzo ma anche in lamina di ferro battuto, a forma di tazza rovesciata, che emette suono in seguito alla percussione mediante un batacchio [...] del 1370 di maestro Iacopo - dove campeggia la figura di S. Zeno in atto di pescare.
Bibl.:
Fonti. - Teofilo, Dediversisartibus, a cura di C.R. Dodwell, London e altrove 1961 (rist. anast. Oxford 1986), pp. 150-158; Statuta capitulorum generalium ...
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FIGURAZIONI DEVOZIONALI
P. Skubiszewski
A partire dall'ultimo quarto del sec. 19°, la storia dell'arte distingue nell'iconografia del Tardo Medioevo, considerandole come un fenomeno a parte, quelle [...] secoli precedenti la fine del Medioevo, ma l'idea non venne completamente dimenticata. Teofilo, nel terzo libro del Dediversisartibus (verso il 1120-1130), sosteneva che le scene della passione dovevano essere dipinte sulle pareti delle chiese per ...
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UTENSILI LITURGICI
M. Di Berardo
Ampia categoria di suppellettili mobili connesse, in senso lato, allo svolgimento di un rito liturgico - intendendo per questo l'insieme delle cerimonie, dei gesti, [...] saldatura dei bordi di una lamina - in oro, argento o argento dorato - intorno a un'asticella di ferro (Teofilo, Dediversisartibus, III, 45), lungo il quale potevano essere fissati uno o più nodi per facilitarne la presa. Una leggera svasatura di ...
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CODICI PURPUREI
H.L. Kessler
Si definiscono c. purpurei i manoscritti di lusso nei quali il testo è scritto in genere in oro e argento su pergamena tinta in porpora con una mistura di carminio e azzurro.Già [...] I, 1; PL, XCV, col. 25) segnala per es. il bel rosso scarlatto che si può ricavare dai buccini, mentre Teofilo (Dediversisartibus, I, 33) propone ricette basate sui girasoli e il chèrmes. Come già notava Isidoro di Siviglia (Etym., VI, 11, 4-5; PL ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] più monaci dell'Ordine o "conversi barbati diversisartibus periti", quali compaiono del resto anche in documenti in Medieval Culture 2, 1966, pp. 63-70; M. Condrotte, Les granges de l'abbaye d'Orval, Pays gaunois 27-28, 1966-1967, pp. 179-210; ...
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