In Un’affollata solitudine. Per una sociologia della lettura (Carocci, 2023), Daniele Garritano si propone un’indagine a partire da «un’interrogazione sulla costruzione di orizzonti di senso, e cioè sulla [...] che ho letto, nel tuo libro, a questa idea di de-individuazione, di intrusione. Ora, non voglio assolutamente insistere sui poesia è più “complessa” e più “irricevibile” proprio perché tende a dare maggiori risultati in termini di “interruzioni”, di “ ...
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Giulia SivieroFare femminismoMilano, Nottetempo, 2024 Ho letto Fare femminismo (Nottetempo, 2024) di Giulia Siviero e mi sono venuti in mente Aldo, Giovanni e Giacomo, il trio comico, e il loro inganno [...] ad un linguaggio non neutro né inclusivo, un’abitudine che tende a far scomparire quello che all’interno della lingua non che è adeguato e misurato». E ancora las Madres de Plaza de mayo (movimento formato dalle madri dei desaparecidos, i dissidenti ...
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In Un’affollata solitudine. Per una sociologia della lettura (Carocci, 2023), Daniele Garritano si propone un’indagine a partire da «un’interrogazione sulla costruzione di orizzonti di senso, e cioè sulla [...] “sostituzione” del pensiero, di “alienazione” e quindi di “de-individuazione”. In termini moderni e ormai pop, che la lettura si , in luogo di destarci alla vita personale dello spirito, tende a sostituirsi a questa; quando la verità non ci appare ...
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Vittorio Nocenzi, storico leader del Banco del Mutuo Soccorso, compare in video proprio come lo aspettavo: occhiali neri, berretto nero, maglione nero e barba bianca. Scherza sulla sua età, definendosi [...] a servizio delle tue scelte.Amo Tenco al punto di averlo citato in un brano de Il 13, dal titolo Tremila, in cui compaiono i versi «Dormi, forse c un correre sul posto, fermi ed agitati / come tende al vento!». Parliamo di versi pieni di un potente e ...
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Si dirà empolese o empolitano? Campobassese o campobassano? Avellinese o avellinate? Varesino o varesotto? Parmense o parmigiano? Monzese o monzasco? Cavese o cavaiolo?I nomi che si danno ai cittadini [...] l’elemento analogico. Al di fuori dei vari dialetti, la lingua italiana tende a imitare le forme più diffuse, che sono quelle in -ese, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia15 Paternoster, De Baptistis, Fidelis e Dixitdomino. Cognomi moderni in ...
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Carlo Picozza, Fausto Raso e Santo StratiS.O.S. Scrittura. Primo soccorso linguisticoRoma, Media&Books, 2020 Il volume S.O.S. Scrittura. Primo soccorso linguistico di Carlo Picozza, Fausto Raso e Santo [...] Cartier e il giornalista lo accetta, il giornalista medesimo tende poi spontaneamente alla bontà» (p. 302).Enrico di scioglierle all'inizio, e solo dopo farne uso.La sezione de I lemmi della tecnologia è costituita da un ricco lessico settoriale ...
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Negli anni Venti del Novecento, l’aggettivo inglese progressive (latinismo entrato nella lingua attraverso il francese nel XV sec.) cominciò a essere adoperato in ambito musicale, e in particolare in riferimento [...] esempio i ventitré minuti di Supper’s ready dei Genesis o i diciotto de Il giardino del mago del Banco) e, soprattutto, la nascita dei generale scena del prog. In questo senso la lingua tende a un tragico-sublime che si realizza nell’evocazione di ...
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A giudicare dai repertori lessicografici italiani solo un ristrettissimo numero di termini della matematica deriva da nomi propri: tenendo conto unicamente delle monorematiche, ad esempio, il GRADIT registra [...] (analisi, equazione, funzione, logaritmo ecc.) e che tende in alcuni casi a dileguare (la funzione fuchsiana → designazione.E se lo ha detto lui… Riferimenti bibliograficiBosone, A. e de Fazio, D., Dedicato a… Uno scavo nella mineralogia, per il ...
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Non di rado il principio dell’economia linguistica formulato da André Martinet, in virtù del quale la comunicazione tende a esprimere il necessario mediante il minimo sforzo possibile, evitando la ridondanza, [...] non veniva tradotto letteralmente in italiano e che già si può leggere nella commedia Jérome le porteur de chaise (Parigi, Duchesne, 1779), scritta da Jacques Marie Boutet de Monvel (a. 2, sc. 4, p. 35); nell’Ottocento si afferma anche bonjour à tous ...
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E questo scambio continuo delle cose non cessa mai, talora convergendo tutte quante in una cosa sola con Amore, talaltra di nuovo separandosi ciascuna nell’inimicizia dell’Odio. (Empedocle, DK 31 B 17,1-8) Già [...] e Medea è assegnato un numero uguale di versi), tende a riconciliare, almeno formalmente, la profonda dicotomia del Einaudi, Torino, 1964Euripide, Medea (introduzione di Vincenzo De Benedetto, traduzione di Ester Cerbo), Rizzoli/BUR classici greci ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
(fr. Col de Tende) Valico delle Alpi Occidentali che separa le Alpi Marittime propriamente dette dalla loro sezione più orientale (Alpi Liguri) e per il quale passa il confine franco-italiano. È costituito da un’ampia insellatura (1908 m s.l.m.),...
Scrittrice francese (Parigi 1634 - ivi 1693), donna di alta cultura, allieva di G. Ménage, sposò (1655) F. Motier conte di La F.; fu amica di M.me de Sévigné e specialmente di La Rochefoucauld. Ai suoi primi romanzi La Princesse de Montpensier...