LAGALLA, Giulio Cesare
Cesare Preti
Ultimo di tre figli, nacque nel 1571 a Padula, nel Salernitano, da Roberto, alto funzionario della burocrazia vicereale, e Vittoria Rosa. Ancora bambino, perdette [...] tenne alla Sapienza dall'anno accademico 1601-02 alla morte; queste lezioni furono raccolte in un manoscritto dal titolo Deanima commentarii, descritto da Allacci e oggi perduto. Allo stesso argomento è dedicato il penultimo volume dato alle stampe ...
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BADIA (Delle Abbazie, Dalla Badia), Tommaso
Giuseppe Alberigo
Nacque a Modena nel 1483 da famiglia di una certa notorietà, per quanto si può dedurre dall'importanza del cognome di antico e autorevole [...] elenchi di opere del B.; gli si attribuiscono: Commentaria in 8 libr. Physic., In libro deanima et Metaphys. Aristotelis, De Dei providentia, Tractatus adversus Lutheranorum errores e vari trattati di filosofia aristotelica. Secondo il Bernabei i ...
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Geometria
Michele Rak
Nel corso della comparazione tra l'ordine de li cieli e quello de le scienze la G., una delle scienze del Quadrivio, antica partizione della matematica, viene da D. comparata al [...] un arco tematico che comprendeva anche i dati degli Elementa euclidei, delle Coniche di Apollonio, della Meteorologia e del DeAnima aristotelici e poi Tolomeo, Diocle, al-Kindî, Alhazen, Avicenna, Averroè. Ma si trattava di un assai lento processo ...
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BOCCADIFERRO, Ludovico
Antonio Rotondò
Nacque a Bologna da antica e illustre famiglia nel 1482, figlio del giureconsulto Girolamo e della imolese Apollonia Nordolia.
Poco si sa della sua prima giovinezza [...] . I rotuli danno con esattezza la successione dei suoi corsi, che si alternarono, per un ventennio, sul Deanima, sul De coelo e sul De physico auditu. Una più ricca articolazione delle sue lezioni, estese a tutto lo scibile aristotelico, si ricava ...
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– Nacque il 21 novembre 1638, a Frignano, presso Aversa, da Giovan Battista e da Camilla Magiulo.
Studiò dai gesuiti a Napoli, poi si laureò in medicina nell’Ateneo napoletano nel 1659.
La cultura napoletana [...] Venezia 1716 e 1745, sul cosiddetto regime freddo, di crescente popolarità. I biografi settecenteschi evocano una manoscritta Deanima mundi e un trattato di trigonometria.
G. Gimma, Elogi accademici della società degli Spensierati di Rossano, Napoli ...
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errore
Ogni giudizio o valutazione che contravvenga al criterio ammesso come valido nel campo cui il giudizio si riferisce, o ai limiti di applicabilità del criterio stesso. A differenza della menzogna [...] essere è o che l’essere non è». L’e. si dà non quando si pensa qualcosa «secondo la sua essenza necessaria» (Deanima, III, 6) ma allorché vengono combinati elementi diversi e l’intelletto, che effettua la sintesi, non opera rispettando la struttura ...
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SOFIANO, Michele
Anna Pontani Meschini
SOFIANÒS (Σοφιανός, Sofiano, Sophianus, Soffiano), Michele (Μιχαὴλ). – Filologo post-bizantino, nacque a Chio da Giorgio e dalla nobile e coltissima Maria Petrocòcchina [...] 'altro a Padova che approfondì gli studi di filosofia aristotelica, che dettero frutto nella traduzione latina del Deanima (edita nel 1562; la versione del proemio del commento di Simplicio rimase inedita nel manoscritto della Biblioteca Ambrosiana ...
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Sansovino, Francesco
Francesco Ronco
Nacque a Roma nel 1521, dallo scultore Iacopo Tatti detto il Sansovino, mentre l’identità della madre resta ignota (Bonora 1994, p. 16). Dopo il sacco di Roma (1527), [...] agli studi giuridici. Coltivò nel contempo interessi filosofici – che si concretizzarono più tardi in un volgarizzamento del Deanima aristotelico (1551) – e frequentazioni letterarie. Nell’Accademia degli Infiammati S. ebbe modo di conoscere Sperone ...
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Eraclito
Giorgio Stabile
Filosofo greco, uno dei maggiori rappresentanti della filosofia presocratica, nato a Efeso e vissuto tra la fine del VI e la prima metà del V secolo a.C. (circa 560-420).
Tradizionalmente [...] Epist. XII 6, LVIII 20). Comunemente ricordata è la cosmologia del fuoco di E. e l'origine ignea dell'anima (Cic. Acad. II XXXVII 118; Tertulliano DeAnima 2, 5, 9, 14, 17, Apol. 47; Agostino Civ. VI 5; Calcidio Comm. in Tim. 280, cfr. 237, 351 ...
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emanatismo
Dottrina filosofica e religiosa (detta anche, meno comunemente, emanazionismo), secondo la quale il molteplice trae origine da un principio, l’Uno, o da altra realtà prima che esprime da sé [...] ’ultima intelligenza della serie, l’intelletto agente separato. Nel dare ragione dell’atto emanativo, l’immagine della luce, già aristotelica (Deanima, III, 5, 430 a 15-20), si affianca infatti a quella dell’acqua veicolata dai termini che in modo ...
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anima
ànima s. f. [lat. anĭma, affine, come anĭmus, al gr. ἄνεμος «soffio, vento»]. – 1. Nell’accezione più generica, il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, origine e centro del pensiero, del sentimento, della...
animatore digitale
loc. s.le m. Esperto informatico che allestisce musei e itinerari virtuali per gli utenti della rete telematica. ◆ i giovani non ne vogliono più sapere di sturare lavandini o aggiustare impianti elettrici. Meglio riparare...