Filosofo scozzese (1175 circa - 1236 circa). Studiò a Oxford e nel continente: in Spagna, a Toledo, nel 1217 tradusse dall'arabo il De animalibus di Aristotele (vale a dire i 10 libri della Historiae animalium, [...] partibus animalium, e i 5 del De genere animalium) e ancora il De coelo et mundo, il Deanima (forse anche la Physica e la Metaphysica) dello Stagirita con i commenti di Averroè che M. faceva così, per primo, conoscere ai Latini. In Spagna tradusse ...
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Teologo domenicano (n. Aquara - m. Napoli 1591). Fu lettore di metafisica allo Studio di Napoli (1571-1574 e dal 1587) e maestro di teologia alla Sapienza di Roma (1582-87). Nelle sue opere, tra le quali [...] le Additiones alle Quaestiones di Francesco Silvestri alla Fisica e al Deanima di Aristotele (1576), si rivela fedele seguace di s. Tommaso, ma anche bene informato sulle discussioni cui i problemi più scottanti avevano via via dato luogo. ...
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Filosofo (sec. 13º), il maggiore rappresentante dell'averroismo latino. Manchiamo di notizie biografiche precise; fu forse discepolo di Alberto Magno; sappiamo che insegnò alla facoltà delle arti a Parigi [...] radicale di questa tesi a una dottrina (testimoniata dalle Quaestiones super tertium deanima e dalle Quaestiones deanima intellectiva) per cui l'anima umana è duplice, costituita cioè dall'intelletto unico e dalla parte vegetativo-sensitiva ...
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Filosofo greco (2°-3° sec. d.C.). Rielaborò la dottrina aristotelica dell'intelletto, delineando l'esistenza di un intelletto "agente" da identificare con la causa prima, e quindi con la divinità.
Vita [...] un'accentuata prospettiva naturalistica. Ancora più importante è la rielaborazione della dottrina aristotelica dell'intelletto svolta nel Deanima: Alessandro distingue un intelletto "fisico" o "materiale" (nel senso che, come la materia, è mera ...
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Padre della Chiesa (Cesarea di Cappadocia 335 circa - Nissa 394 circa), uno dei "grandi Padri cappadoci". Buon conoscitore di Platone e profondamente influenzato da Origene, ma anche da Metodio d'Olimpo, [...] minori scritte in momenti diversi; si connette alle dispute trinitarie anche il De Spiritu Sancto, contro gli pneumatomachi; accanto a questi scritti si ricordano: Deanima et resurrectione e la "Grande catechesi" (lat. Oratio catechetica magna) e ...
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Filosofo (Grantham 1614 - Cambridge 1687). Studiò al Christ's College di Cambridge, dove poi rimase tutta la vita come fellow. Cospicuo rappresentante, con R. Cudworth, del platonismo di Cambridge, e legato [...] virtù è l'amore intellettuale. Tra le sue opere: Philosophical poems (1647); Antidotus adversus atheismum (1652); Coniectura cabalistica (1653); Enchiridion ethicum (1667); Divine dialogues (1668); Enchiridion metaphysicum (1671); Deanima (1677). ...
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Teologo benedettino (m. 875). Monaco a Corbie, prese parte attiva alle maggiori dispute teologiche che si accesero nell'ambiente della rinascita carolingia. Intervenendo nella polemica sulla predestinazione [...] di Tours). Tra le altre opere di R. è da ricordare un Deanima, sempre nel solco della tradizione agostiniana, e un secondo scritto sullo stesso argomento (Liber deanima) in polemica con le posizioni di realismo platonico di un anonimo discepolo di ...
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Domenicano (1215 circa - 1286), arcivescovo di Corinto dal 1278. Molto importante la sua vasta attività di traduttore di opere greche, specialmente di Aristotele e dei suoi commentatori, e di revisore [...] in circolazione), la Poetica, la Politica, la Rhetorica, i Libri de animalibus, e rivide le versioni della Physica e del Deanima di Giacomo Veneto, dei primi due libri del De coelo e dell'Ethica Nicomachea di Roberto Grossatesta, della Metaphysica ...
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Teologo dei minori conventuali (Meldola, Forlì, 1602 - ivi 1673). Studiò a Bologna ove divenne baccelliere (1621), poi teologia a Napoli, sotto la guida dello scotista Giuseppe da Trapani del quale condivise [...] con lo stesso Belluti pubblicò i commenti di Scoto alla Fisica di Aristotele (1637), al De generatione et corruptione (1640), al De coelo et mundo (1640), al Deanima (1643), all'Organon (1646); da solo, le Disputationes in XII libros Metaphysicae (2 ...
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Umanista, filosofo e pedagogista (Valencia 1492 - Bruges 1540), prof. alle univ. di Lovanio e di Oxford (1523); caduto in disgrazia presso la corte inglese, passò a Bruges (1529). Tra i maggiori rappresentanti [...] i problemi educativi, volto a promuovere un sapere non meramente disputatorio e una formazione dei giovani rispettosa delle peculiarità individuali. Tra le opere: De disciplinis (1531); Deanima et vita (1538); De veritate fidei christianae (1543). ...
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anima
ànima s. f. [lat. anĭma, affine, come anĭmus, al gr. ἄνεμος «soffio, vento»]. – 1. Nell’accezione più generica, il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, origine e centro del pensiero, del sentimento, della...
animatore digitale
loc. s.le m. Esperto informatico che allestisce musei e itinerari virtuali per gli utenti della rete telematica. ◆ i giovani non ne vogliono più sapere di sturare lavandini o aggiustare impianti elettrici. Meglio riparare...