LATERIZI
Giuseppe Lugli
LATERIZÎ: L'opera laterizia (XX, p. 575).
Archeologia. - L'architettura egizia, e più ancora quella della Mesopotamia, conobbero e adoperarono mattoni cotti, per quanto assai [...] però era assai imperfetta e generalmente limitata alla sola superficie, ciò che li rendeva assai soggetti allo sgretolamento.
Bibl.: Vitruvio, DeArchitectura, a cura di L. Marini, Roma 1836, I, p. 79; A. Nibby, Del Foro Romano, della Via Sacra, ecc ...
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La parola, tenuto conto della sua etimologia, potrebbe applicarsi a qualunque modanatura curva e sporgente; architettonicamente però s'intese d'indicare così quella modanatura che servì di coronamento [...] ogni importanza e conseguentemente è venuta a mancare la necessità che imponeva di farne un elemento estetico.
Bibl.: Vitruvio, Dearchitectura, I e IV; R. Koldewey e O. Puchstein, Die griechischen Tempel in Unteritalien und Sicilien, Berlino 1899; C ...
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. Architetto, nato forse a Priene, vissuto tra la seconda metà del sec. III a. C. e la prima del II. Egli è da considerare come il rappresentante più famoso dell'ultimo periodo dell'architettura ionica; [...] i caratteri stilistici delle costruzioni ermogenee. Vitruvio si servì certo degli scritti dell'architetto di Caria, e nel suo DeArchitectura si mostra ancora un seguace convinto della teoria di lui.
Bibl.: E. Fabricius, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl ...
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Pittori. Patrizio C. nacque ad Arezzo nella prima metà del sec. XVI, morì a Madrid nel 1612, secondo il Bermúdez, o nel 1625, secondo il Palomino. Lavorava a Roma, quando fu invitato dall'ambasciatore [...] Giuseppe nella galleria della regina nel palazzo del Pardo. Tradusse e pubblicò nel 1593 a Madrid La Regla de las cinco órdenes deArchitecturade Iacome de Vignola. Il figlio e discepolo Eugenio nacque a Madrid nel 1877 e vi morì nel 1642. Fu scelto ...
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Strumento misuratore del tempo, altrimenti detto orologio ad acqua. È formato essenzialmente da un vaso di mezzana grandezza, che contiene acqua o altro liquido e che può gradatamente vuotarsi dal fondo, [...] ateniesi, per misurare il tempo concesso dal magistrato ad ogni arringa. Vitruvio ne parla diffusamente nel libro nono del Dearchitectura, in relazione con l'uso decorativo negli edifizî. Macrobio e Sesto Empirico affermano che il primo tentativo di ...
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In epoca non determinabile, ma prima del 400 d. C., il C. fece un compendio del DeArchitectura di Vitruvio, per adattarlo alle intelligenze mediocri, riassumendo quanto riguardava le costruzioni private. [...] (1153, sec. X) e da un catalogo del monastero di S. Gallo, mentre in altri codici è anonimo. Il capitolo 29 de horologi institutione non risale a Vitruvio, ma ad altra fonte, e il 30 è senza dubbio interpolato.
Bibl.: I codici migliori sono ...
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Scolaro di Apollonio il meccanico, è ricordato da Vitruvio nel suo trattato Dearchitectura tra i cultori di scienze meccaniche, che di queste scienze scrissero (VII, Praef., 14). Dell'opera sua, come [...] degli scritti dello stesso genere di altri autori, si valse, e lo dichiara apertamente, Ateneo, il tattico nel suo scritto περὶ μηχανημάτων ricordato altresì da un anonimo, autore di un trattatello intitolato ...
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scena Parte del teatro dove gli attori recitano. Per metonimia, l’azione scenica, l’attività teatrale e la professione d’attore, e, per traslato, altre forme di attività.
Teatro
La s. è costituita da [...] con la scenografia alessandrina. Nel teatro antico le s. erano di tre generi: tragica, comica, satirica. Vitruvio nel Dearchitectura (V, 8) fornisce una tipologia attendibile dei tre ambienti scenici: «Le tragiche si formano con colonne, fastigi, e ...
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Pittore, architetto e miniatore (Perugia 1475 circa - ivi 1555 circa), figlio di Bartolomeo. Formatosi alla scuola del Perugino e collaboratore del Pinturicchio, è meglio noto per le opere del periodo [...] Cortona, della quale fu anche architetto). Pubblicò inoltre una traduzione italiana, con commento, dei primi cinque libri del Dearchitectura di Vitruvio (1536). Fu amico dei maggiori letterati e artisti del suo tempo ed è ricordato con lode dal ...
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Tipografo (n. forse Bruges - m. Milano 1552), attivo a Milano e per un breve periodo (1519-22) a Como. La sua fama è legata alla superba edizione del Dearchitectura di Vitruvio (Como 1521), nella trad. [...] volgare dell'architetto C. Cesariano ...
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areostilo
areòstilo s. m. [dal at. araeostȳlus, gr. ἀραιόστυλος, comp. di ἀραιός «raro, non frequente» e στῦλος «colonna»]. – Nome dato da Vitruvio (De architectura III, 3) al tempio in cui l’intercolunnio ha una larghezza maggiore di 3 diametri,...