Trattato (1° sec. a.C.) del trattatista latino Vitruvio, in dieci libri.
Approfondimento di Francesco Pellati, s.v. Vitruvio (Enciclopedia Italiana)
§ Il "De Architectura". - Raccogliendo e riassumendo [...] aggiungere che V., nelle sue divisioni e suddivisioni dell'architettura, ha derivato da Posidonio, per il tramite di Varrone francesi di J. Martin (1547), di L. Perrault (1673), di M. de Bioul (1861), di C. Maufras (1847), di A. Choisy (1909); ...
Leggi Tutto
Paesaggio
Paola Gregory e Riccardo Priore
Architettura
di Paola Gregory
Diffusasi tra la fine degli anni Settanta e gli inizi degli Ottanta del 20° sec., l'attenzione al p. e alla sua progettazione [...] Città degli Alberi), ovvero prima il p. poi l'architettura, nel tentativo di produrre una densità naturalmente permeabile che Berlino (1997) di Ch. Girot o negli allineamenti compositivi del Parc de la Cour du Maroc a Parigi (2003-2006), di M. ...
Leggi Tutto
L’arte di dare forma e realizzare spazi fruibili per le necessità dell’uomo. Da un ambito professionale tradizionalmente circoscritto alla sola arte del costruire, il concetto di a. ha progressivamente [...] . Dopo i trattati degli umanisti-architetti quattro-cinquecenteschi (dal De re aedificatoria di L.B. Alberti, considerato il primo trattato di a. del Rinascimento, fino a quello Dell’idea dell’architettura universale di V. Scamozzi del 1615, ritenuto ...
Leggi Tutto
Architettura
Edificio di culto di piccole dimensioni, isolato in modo da costituire un corpo autonomo; o ambiente, più o meno importante per forme e dimensioni, compreso, con la stessa destinazione di [...] , quando la c. diviene parte fondamentale dell’architettura chiesastica, per la possibilità di creare nuovi ambienti , di Le Corbusier (1950-54).
C. aperta (o capilla de indios). Struttura a cielo aperto adiacente a chiese o conventi costruiti dopo ...
Leggi Tutto
Architettura
Orientamento (detto anche decostruttivismo) emerso nella produzione architettonica degli ultimi due decenni del 20° sec. nel panorama sia statunitense sia europeo. Pur non trattandosi di [...] altri.
Letteratura
In ambito critico-letterario, metodologia critica, nata negli Stati Uniti negli anni 1970 nella cosiddetta scuola di Yale (P. De Man, H. Bloom, G. Hartman e J.H. Miller), che si rifà al pensiero filosofico di J. Derrida. La genesi ...
Leggi Tutto
Storico dell'architettura, nato a Roma il 28 luglio 1907. Laureatosi in ingegneria nell'università di Roma, si è subito rivolto allo studio dell'architettura antica e medievale. Entrato nel 1933 nell'amministrazione [...] , del Barocco sino al Vanvitelli. Ha diretto la rivista Quaderni dell'Istituto di storia dell'architettura e dirige la nuova serie della rivista Palladio.
Una bibliografia di De A. è stata curata da L. Marcucci, in apertura dei Saggi in onore di ...
Leggi Tutto
Architetto, nato a Roma il 14 novembre 1897. Incaricato dal 1930 per "L'architettura degli interni, l'arredamento e la decorazione" presso la facoltà d'architettura della R. università di Napoli, ha sviluppato [...] , Concours du palais du licteur à Rome, in Architecture d'aujourd'hui, 1934, n. 8, pp. 77, 88; A. Pica, Nuova architettura italiana, Milano 1936, p. 83; M. De Renzi, La Magliana Nuova. Progetto di formazione del nuovo centro urbano rurale, Roma 1937. ...
Leggi Tutto
Architettura e iconografia costantiniana a Roma fra Rinascimento e moderno
Rolf Quednau
«Io voglio spazzar via la polvere imperiale che c’è, da Costantino, sul trono di San Pietro». Queste parole, pronunciate [...] monumentali della magnificenza imperiale di Roma, la cui architettura e le cui decorazioni in rilievo sono studiate il Prospetto della facciata della reale chiesa della S.ma Trinità de Monti in occasione delle sontuose feste celebrate dall’em.mo sig ...
Leggi Tutto
Architettura costantiniana a Costantinopoli
Alessandra Ricci
È un’impronta di imponenti presenze architettoniche quella che definirà, nelle fasi iniziali del IV secolo, la costruzione di una nuova capitale [...] la fase del IV secolo i riferimenti all’architettura nelle fonti letterarie sono riconducibili a Eusebio, cit., pp. 4-5.
18 Eus., v.C. IV 62.
19 Charle de Peyssonel, 1745 Yılında Izmit ve Iznik’e Yapılmış Bir Gezinin Öyküsü, (titolo originale ...
Leggi Tutto
Architettura, Regno di Germania
Manfred Luchterhandt
Tardoromanico come epoca
In Germania il regno di Federico II coincide con la fioritura del tardoromanico, che fino al 1250 ca., malgrado la conoscenza [...] di tetti estrose, che per lo più rimasero confinate all'architettura di questa regione ed epoca (tetti a rombo e a Der Freiberger Dom, Weimar 1972.
H. Reinhardt, La cathédrale de Strasbourg, Paris 1972.
V. Osteneck, Die romanischen Bauteile des ...
Leggi Tutto
cul-de-lampe
〈kü d läp〉 s. m., fr. (propr. «fondo di lampada»; pl. culs-de-lampe). – 1. Elemento dell’architettura gotica francese, costituito da una mensola sormontata da una colonnina pensile, usato spec. come peduccio di sovrastanti volte....
decostruttivismo
s. m. In architettura, tendenza alla scomposizione delle linee e dei volumi, affermatasi negli anni Ottanta del XX secolo. ◆ Peter Eisenman, 72 anni, è uno dei maggiori architetti internazionali ed è famoso anche per i suoi...