Studio della struttura e della storia dell’Universo nel suo insieme. In questa accezione il termine è moderno, e venne usato per la prima volta da Kant nella terza parte della Critica della ragion pura [...] , si tenta in genere una conciliazione tra le tesi tolemaiche (espresse soprattutto in Ipotesi e Almagesto), il Decaelo di Aristotele e le teorie emanatiste del neoplatonismo che da Aristotele venivano fatte derivare (Metafisica, libro 12 ...
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Sistema scientifico e filosofico che pone la Terra al centro del cosmo. È il sistema prevalente nel mondo antico, medievale e moderno fino alla rivoluzione copernicana (➔), anche se le eccezioni non mancano. [...] il fuoco, mentre la Terra è uno degli astri, e si muove in circolo intorno a quel centro (cfr. Aristotele, Decaelo, II, 293 a 21-27). Anche un esponente dell’Accademia platonica, Eraclide Pontico, ipotizzò un sistema parzialmente eliocentrico. Il ...
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Roberto Grossatesta Filosofo (Contea di Suffolk 1168 ca
Lincoln 1253). Della prima parte della sua vita, almeno fino agli anni 1225-30, si sa molto poco. Maestro di arti e poi di teologia, è probabile [...] di commenti sull’opera elaborati da diversi autori quali Eustrazio di Nicea e Michele di Efeso, e inoltre una traduzione incompiuta del Decaelo con il corrispondente commento di Simplicio. R. G. tradusse inoltre due testi pseudo-aristotelici: il ...
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Nicola d’Oresme Filosofo, matematico e teologo (n. 1320 ca
m. 1382). Insieme a Giovanni Buridano, Alberto di Sassonia e Marsilio di Inghen, è uno dei più importanti esponenti del pensiero scientifico [...] il volgare francese nella trattazione di argomenti di carattere scientifico. E fu proprio nel commento e traduzione in francese del Decaelo (Le livre du ciel et du monde) che N. si inserì nel dibattito, alquanto vivace nel 14° sec., sulla nozione ...
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Il termine è stato inteso dai filosofi antichi con diversi significati, che secondo Aristotele sono essenzialmente tre. In un primo senso – scrive Aristotele – diciamo c. la sostanza dell’ultima orbita [...] chiamare c. il tutto e l’Universo, e in questo caso, evidentemente, Aristotele usa il termine c. nel senso di ‘cosmo’ (Decaelo, 278 b 11). Dottrina caratteristica di Aristotele è quella secondo la quale i corpi celesti sono formati da una sostanza ...
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Oratore politico ed esegeta di Aristotele (n. in Paflagonia 317 d. C. - m. 388 circa). Dal 337 visse alla corte di Costantinopoli; nel 355 fu nominato senatore da Costanzo e nel 358 proconsole dallo stesso; [...] prefetto della città. Delle sue parafrasi a opere aristoteliche ci restano quelle agli Analytica posteriora, alla Physica, al De anima, al Decaelo e al XII libro della Metaphysica (il commento ai Parva naturalia non è suo). Scrisse anche commenti a ...
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Filosofo (Bologna 1599 - Vico del Gargano 1653); insegnò logica all'univ. di Bologna (1627), poi retorica all'Accademia di Mantova (1628-31) e infine filosofia alla Sapienza di Roma (1636-41), dove, commentando [...] durante il primo anno accademico il Decaelo di Aristotele, confutò il sistema copernicano (la prolusione al corso fu pubblicata a Roma nel 1637). Vescovo di Vieste dal 1644. ...
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Astronomo greco di Cizico (sec. 4º a. C.); fu scolaro di Eudosso di Cnido; propose alcune modifiche alla teoria dei moti planetarî di Eudosso, in seguito alle quali il sistema di Eudosso fu adottato, nel [...] Decaelo, da Aristotele. ...
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SCOLASTICA
Francesco Pelster
. Nome e carattere. - Il termine di filosofia "scolastica" è stato introdotto nell'uso generale, a designare la filosofia e la teologia medievali, solamente dagli umanisti, [...] in latino ad opera di Gherardo da Cremona anche una buona parte degli scritti aristotelici, tra i quali la Fisica, il Decaelo et mundo, il De generatione et corruptione, i tre primi libri delle Meteore. Al più tardi fin verso la fine del sec. XII ...
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GIOVANNI di Jandun (Iohannes de Ianduno)
Guido Calogero
Amico e collega di Marsilio da Padova all'università di Parigi nei primi decennî del sec. XIV. Collaboratore di Marsilio nella stesura del suo [...] opere, di contenuto per lo più filosofico-teologico: e cioè una serie di commentarî, a opere di Aristotele (De anima, Physica, Decaelo et mundo, Parva naturalia, Metaphysica: tutti poi editi a Venezia rispettivamente nel 1473, 1488, 1501, 1505, 1525 ...
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