Scienza greco-romana. Astrologia
Tamsyn Barton
Astrologia
L'esposizione storica dell'astrologia greco-romana presenta alcune difficoltà di ordine cronologico. È difficile, infatti, ricostruire con [...] ad Agostino (354-430), che lo definisce "molto dedito all'astrologia […] un instancabile avvocato del potere degli astri sul fato" (DecivitateDei, V, 2).
Al di là del ruolo di Posidonio, è comunque probabile che la Stoa si trovasse all'origine ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] : Leonardo Bruni, Giannozzo Manetti, Annio da Viterbo, "Medioevo e Rinascimento", 2, 1988, pp. 283-324; I. Nuovo, DecivitateDei-Roma Triumphans. Teologia della storia e storiografia umanistica, in L'umanesimo di sant'Agostino. Atti del congresso ...
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L’Oratio ad sanctorum coetum
Un imperatore cristiano alla ricerca del consenso
Roberto Cristofoli
L’Oratio ad sanctorum coetum1, giuntaci nei manoscritti col titolo Βασιλέως Κωνσταντίνου λόγος ὅν ἔγραψε [...] a considerare la sua parte finale come una libera aggiunta del traduttore in lingua greca, se non addirittura a fare del DecivitateDei un terminus post quem per quella che a questo punto non potrebbe venire interpretata che come l’opera di un ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] prolusione è l'Oratiuncula pro libello deingenuis moribus incohando. Al principio del 1429 tenne ancora a Verona un corso sul DecivitateDei di s. Agostino, la cui prolusione fu recitata dal giovane Bernardo Giustinian, al quale il G. replicò con la ...
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Filosofie e teologie politiche
Neoplatonismo e politica da Plotino a Proclo
Riccardo Chiaradonna
I secoli III-V sono l’epoca del ‘neoplatonismo’, l’ultima filosofia in un contesto religioso pagano, [...] pellegrini di questo mondo. Si tratta di un quadro dottrinale semplicemente incomparabile con il platonismo politico pagano. Il DecivitateDei è un’opera vastissima e complessa: non è certo questa la sede per proporre un resoconto, neppure sommario ...
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BONIZONE
Giovanni Miccoli
Nulla di effettivamente certo si sa delle origini di B.: sconosciuta la famiglia, sconosciuto il luogo e l'anno di nascita.
Dal suo parlare, soprattutto nel Liber ad amicum, [...] amicum è un libro di teologia della storia, il primo libro medievale che può effettivamente essere definito tale dopo il DecivitateDei di s. Agostino: perché, se l'ambito cronologico che esso si dà e la sua stessa periodizzazione sembrano ripetere ...
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Costantino nella patristica latina tra IV e V secolo
Gaetano Lettieri
Dopo Lattanzio, per ritrovare tentativi originali di riflessione sulla figura di Costantino che vadano al di là di consuete formule [...] in the Theology of St. Augustine, Cambridge 19892; G. Lettieri, Il senso della storia in Agostino d’Ippona. Il saeculum e la gloria nel DecivitateDei, Roma 1988.
96 Cfr. Aug., civ. XV 18; 21; XVII 4,5; XVIII 51,2; I praef.
97 Cfr. Aug., civ. XX 7,3 ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] le cose. Ogni evento portentoso, dunque, accade non contro natura, ma contro quella parte della Natura che conosciamo (DecivitateDei, XXI, 8, 2). Ciò porta implicitamente a una delle prime formulazioni del concetto di 'legge di Natura': naturae ...
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Governo, forme di
Nicola Matteucci
Premessa
Sin dal suo primo manifestarsi il pensiero politico ha costruito grandi tipologie per mezzo delle quali classificare le unità politiche esistenti: dato che [...] (354-430) - l'Agostino antipelagiano - a segnare questo distacco del cristiano dalle cose del mondo, quando nel DecivitateDei (IV, 4) aveva affermato: "Remota itaque iustitia quid sunt regna nisi magna latrocinia?". Se interpretiamo la parola ...
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latino
Bruno Basile
Giorgio Brugnoli
In funzione sostantivale o aggettivale, la voce ricorre con alta frequenza (specie nel Convivio) e con interessanti variazioni di significato.
Il riferimento alla [...] e per gli scrittori cristiani manca veramente l'indagine. Il Moore cita soltanto Agostino (DeCivitatedei, De Doctrina christiana, Confessiones, Sermones, De Trinitate, ma anche altre opere), ma sicuramente saranno da aggiungersi Girolamo (ad es ...
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semel in anno licet insanire
(lat. «una volta all’anno è lecito far pazzie»). – Nota sentenza, divenuta proverbiale nel medioevo, che si cita (spesso in forma abbreviata, semel in anno) per scusare follie passeggere, e generalmente innocue,...
santagostino
s. m. – Denominazione con cui per lungo tempo fu indicata la prima forma del carattere latino col quale si stampò il De civitate Dei di sant’Agostino, nel 1467.