suo [lat. sŭus]. - ■ agg. 1. a. [di lui, di lei: lo ha scritto di s. pugno] ≈ proprio. ↔ altrui. ‖ diverso. b. [che va bene in quel determinato momento, situazione e sim., spec. nella locuz. prep. a suo [...] riferito a un soggetto plur.: con due spade affocate, Tronche e private de le punte s. (Dante); poi che gli arcieri ... avranno il favore, dalla sua parte; di suo ≈ di per sé. ■ s. m., solo al sing. [ciò che si possiede: a Perugia tornossi, avendo il ...
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orto¹ /'ɔrto/ s. m. [dal lat. hortus]. - 1. [piccolo o medio appezzamento di terreno, per lo più adiacente a una casa, nel quale si coltivano ortaggi e piante da frutto: coltivare, zappare l'o.; pianta [...] . 2. (lett.) [terreno coltivato a piante ornamentali e fiorifere: Pietosa insania, che fa cari gli o. De' suburbani avelli alle britanne Vergini (U. Foscolo)] ≈ giardino, (lett.) verziere, [pubblico] parco, [pubblico] (region.) villa. ● Espressioni ...
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Fabio Rossi
Nobiltà d’animo o buona educazione - Una persona che mostri affabilità e buona educazione può essere detta, genericam., g., agg. che, secondo i contesti, è ora più spostato verso il polo della [...] aspetto dell’espansività: ogni sera la passavo con Giovanni che, dopo che m’aveva introdotto in casa sua, s’era fatto con me anche più serena ed urbana, poco lontana dall’affabilità (F. De Roberto). Cortese e garbato sottolineano il concetto di « ...
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città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis "condizione di cittadino" e "insieme di cittadini"]. - 1. [centro abitato di una certa estensione che, per le sue funzioni amministrative, economiche, sociali, [...] detta anche megalopoli (Los Angeles è un tipico esempio di m.). Con riferimento al ruolo politico-amministrativo della città, si un momento a bocca aperta, coll’aria goffa del campagnolo che vede per la prima volta il santo Duomo (E. De Marchi). ...
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cominciare [lat. ✻cominitiare, der. di initiare "dar principio", col pref. com- (= cum)] (io comìncio, ecc.). - ■ v. tr. [fare il primo atto di un'azione, dare principio a qualcosa, anche con la prep. [...] ⇓ esordire. ↔ chiudersi, concludersi, finire, terminare. ■ s. m., solo al sing. [parte iniziale: al cominciar del giorno; sul prometteva d’intraprendere una quantità d’opere pubbliche (F. De Roberto). Per l’uso fam. di attaccare come «cominciare ...
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domani (pop. dimani, ant. domane) [lat. tardo de mane, propr. "di mattina"]. - ■ avv. 1. [il giorno che segue a quello di oggi] ↔ ieri. ● Espressioni: domani l'altro ≈ dopodomani, (lett.) posdomani; domani [...] questo tappeto?" "Sì, d."] ≈ (lett.) giammai, mai, niente affatto, no, per niente, per nulla al mondo. ↔ certamente, certo, sì. ■ s. m., solo al sing. 1. [il giorno seguente a quello di cui si parla] ≈ l'indomani. 2. (estens.) [il tempo che verrà ...
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dopo /'dopo/ (ant. doppo) [lat. de post]. - ■ avv. 1. [in un momento o periodo successivo: ne riparleremo d.] ≈ (lett.) dipoi, in seguito, più tardi, poi, (lett.) poscia, posteriormente, successivamente. [...] o al part. pass.] ≈ (ant.) poi che. ■ agg. invar. [che segue: l'anno d.] ≈ seguente, successivo. ↔ precedente, prima. ■ s. m., solo al sing. [ciò che avverrà in seguito: il d. nessuno può prevederlo] ≈ avvenire, domani, futuro, poi. ↔ passato, prima. ...
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dove /'dove/ [lat. de ūbi]. - ■ avv. (radd. sint.) [in quale luogo, in frasi interr. ed esclam.: d. sarà nascosto?; so già d. si andrà a finire; d. siamo capitati!] ≈ (lett.) ove. ▲ Locuz. prep.: da dove [...] , se. b. [con valore avversativo: è stato condannato, d. siamo tutti convinti della sua innocenza] ≈ invece, laddove, ma, mentre. ■ s. m., invar. (senza radd. sint.) [punto in cui si verifica un fatto: non so né il d. né il quando] ≈ luogo, posto ...
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cinema /'tʃinema/ s. m. [abbrev. di cinematografo, sull'es. del fr. cinéma], invar. - 1. [l'insieme delle opere del cinema, intese sia come manifestazioni artistiche sia come prodotti commerciali e di [...] , ragno; châssis o magazzino; ciac; macchina da proiezione o proiettore; consolle; copia (campione, da proiezione o definitiva, di lavorazione); film; flash, mirino, obiettivo, zoom; gelatina; giraffa; gobbo; lucciola; mascherino; microfono; mixer o ...
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bottegaio /bot:e'gajo/ [der. di bottega]. - ■ s. m. 1. (f. -a) (mest.) [chi tiene una bottega, un negozio e sim.] ≈ (non com.) bottegante, esercente, gestore, negoziante, venditore. ⇑ commerciante. 2. [...] (estens.) [chi fa traffico di cose non venali: i b. de' titoli lo sanno, Ma tiran via (G. Giusti)] ≈ trafficante. ■ agg., spreg. [proprio del bottegaio: mentalità, ipocrisia b.] ≈ gretto, meschino, venale. ↔ generoso, magnanimo, (lett.) magnifico. ...
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De Silva, Diego. – Scrittore e giornalista italiano (n. Napoli 1964). Autore di romanzi tradotti in diversi lingue, di racconti e di sceneggiature cinematografiche e televisive, collabora con il quotidiano Il Mattino. Dal romanzo del 2001 Certi...
Uomo politico italiano (Casale Monferrato 1884 - Roma 1959); decorato al valore nella guerra 1915-18, fu tra i promotori del fascismo piemontese. Deputato dal 1921, fu uno dei quadrumviri della marcia su Roma e successivamente comandante generale...