Città del Messico centrale, nota per il santuario di Nuestra Señora de Guadalupe dedicato alla Vergine Immacolata ed edificato tra il 1695 e il 1790. La città prende nome dalla Madonna di Guadalupe, proclamata [...] patrona del Messico da Benedetto XIV (1747), e dal promotore dell’indipendenza nazionale, M. Hidalgo. Nel 1848 vi fu firmato il trattato di pace fra Messico e Stati Uniti, in base al quale gli USA ottenevano la California settentrionale e il Nuovo ...
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Medico, scrittore, geografo (n. Messina, intorno alla metà del sec. 15º - m. 1510 circa). Autore, tra l'altro, di un celebre libro di geografia (De insulis meridiani atque Indici maris nuper inventis), [...] nel quale è descritto il secondo viaggio di Cristoforo Colombo, e di un commento al Canone di medicina di Avicenna. Una sua lettera inviata dalla Spagna nel giugno 1495 ad Ambrogio Varese da Rosate, professore ...
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(sp. Sierra Morena o Cordillera Marianica) Complesso di rilievi e di sierre, profondamente incisi dagli affluenti di destra del Guadalquivir, che si estendono, con direzione all’incirca EO, nella Spagna [...] Sierras de Aracena sul confine portoghese, e continuano, oltre questo, sul paesaggio collinare dell’Algarve fino al promontorio del Capo San Vincenzo. La zona più elevata corrisponde alla parte centrale, dove nella Sierra Madrona si toccano i 1323 m. ...
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(sp. Sierra Nevada de Santa Marta) Massiccio montuoso della Colombia che forma un blocco triangolare presso la costa del Mar Caribico alle spalle della città di Santa Marta. È un pilastro tettonico di [...] rocce metamorfiche paleozoiche ricoperte da ghiacciai nelle zone più elevate e la sua massima altezza è di 5775 m (Pico Cristóbal Colón). È ricoperto da una fitta foresta tropicale fin verso i 3000 m, al di sopra dei quali iniziano i pascoli. ...
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(ingl. Table Mountain) Montagna dell’Africa meridionale (1088 m), che si leva ripida dall’Oceano Atlantico, culminando con una sommità spianata. Il rilievo si prolunga a S, formando l’ossatura della penisoletta [...] Speranza. Al piede settentrionale è situata Città del Capo.
Piccola costellazione del cielo australe, più nota con il nome di Mensa (➔), scoperta dall’astronomo N.-L. de Lacaille attraverso osservazioni effettuate proprio dalla sommità del monte. ...
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Sant’Angelo de’ Lombardi Comune della prov. di Avellino (54,8 km2 con 4501 ab. nel 2008). Il centro è situato a 870 m s.l.m. su di un colle dominante l’alta valle dell’Ofanto. Villeggiatura estiva.
Fondato [...] forse dai Longobardi, fu sede vescovile dal 12° sec. e godette di privilegi restando nel demanio regio fino al 1559, quando passò ai Caracciolo; fu poi dei Carafa e infine (1634) degli Imperiale ...
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(rom. Porțile de Fier; serbocr. Derdap; ted. Eisernes Tor) Stretto passaggio, lungo circa 3 km e largo 160 m, al confine serbo-romeno, tra Orșova e Turnu Severin, dove il Danubio si apre la strada tra [...] i Carpazi e i Balcani. Nel 1896 per consentire la navigazione è stato costruito un canale artificiale. Importanti lavori per l’utilizzazione delle acque del Danubio sono stati realizzati con la costruzione ...
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(o Monts Dore) Massiccio montuoso della Francia centrale, nell’Alvernia, tra le vallate dei fiumi Allier a E e Dordogna a O. Di origine vulcanica, culmina nel Puy-de-Sancy (1886 m) e forma un tipico rilievo [...] del Massiccio Centrale.
Sul versante settentrionale del massiccio, nel dipartimento del Puy-de-Dôme, a 1030 m s.l.m., sorge Le Mont-Dore (1464 ab. nel 2006), nota stazione termale e frequentata località turistica. ...
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Mercante e viaggiatore fiorentino (n. 1565 circa - m. agli inizî del sec. 17º), famoso per le sue esplorazioni in Brasile, ove risiedette dal 1596 al 1607 con l'incarico di ingegnero maggiore. Uomo di [...] fiducia del governatore Francisco de Souza e del suo successore Diego Botelho, visitò tutto il paese, in esplorazione e alla ricerca di miniere d'oro. Ritornato in Europa, scrisse un'ampia relazione dei suoi viaggi, purtroppo perduta. ...
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Geografo latino (n. Tingentera, Calpe, Spagna Betica; 1º sec. d. C.). Compose intorno al 44 d. C. la più antica geografia latina a noi giunta (De chorographia, in 3 libri), descrizione del mondo allora [...] conosciuto. M. mirò a comporre opere di eloquenza, inserendo miti strani e descrizioni meravigliose; subì l'influsso degli Ionici, di Erodoto, di Eratostene, di Strabone; molto controversa è la questione delle sue fonti dirette. ...
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de profundis
(non com. deprofundis) locuz. lat. (propr. «dal profondo»), usata in ital. come s. m. – Parole iniziali del Salmo 129 («De profundis clamavi ad te, Domine: Domine, exaudi vocem meam ...») usate a indicare il salmo stesso, recitato...
de cuius
〈de kùius〉 locuz. lat. [propr. de cuius hereditate agitur «della cui eredità si tratta»], usata in ital. come s. m. e f. – Nella successione per causa di morte, il soggetto defunto che era proprietario dei beni costituenti il patrimonio...