Scrittore (n. Bracara, od. Braga, in Portogallo, sec. 4º - m. sec. 5º). Discepolo in Palestina di s. Girolamo, partecipò (415) al Concilio di Gerusalemme, difendendosi dall'accusa di pelagianesimo. La [...] la sua opera maggiore, cui dedicò due anni di lavoro (417-18). In questa, riprendendo uno spunto del 3º libro del De civitate, per cui i mali sono stati sempre presenti nella storia e non possono perciò imputarsi al cristianesimo, O., con un'accorta ...
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Teologo e scienziato (La Soultière, Maine, 1588 - Parigi 1648). Nel 1611 entrò nell'ordine dei minimi; insegnò a Nevers e a Parigi. Fu in contatto con i più noti filosofi, eruditi e scienziati del suo [...] H. di Cherbury e col sociniano di Danzica M. Ruar). Ma successivamente M. abbandonò le pretese di una teologia scolastica e di in francese il Dialogo dei massimi sistemi (Nouvelles pensées de Galilei). Studiò le proprietà delle corde vibranti, dei ...
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Erudito (n. 1190 circa - m. Beauvais 1264). Domenicano, V. deve la sua fama è allo Speculum maius, che viene considerata come la più vasta tra le enciclopedie medievali, un grandioso mosaico di sentenze [...] fungere da consulente pedagogico per la famiglia reale. A questo scopo scrisse, richiesto dalla regina Margherita, il De eruditione filiorum regalium o De eruditione filiorum nobilium, composto fra il 1250 e il 1252, ove trattò del modo d'insegnare e ...
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Uomo politico e sacerdote italiano (n. Genova 1913 - m. presso Monteveglio 1996). Rappresentante democristiano durante la Resistenza, vicesegretario della DC (1945, 1950), deputato alla Costituente. Le [...] nazionale e vicesegretario della DC, ma si dimise l'anno dopo da quest'ultima carica per contrasti con A. De Gasperi. Deputato alla Costituente, vi svolse un notevole ruolo, in particolare nel dibattito sui principî fondamentali e sui rapporti ...
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Scrittore ecclesiastico (n. verso la fine del sec. 4º presso Bordeaux - m. 460 circa). Teologicamente il punto di vista di P. d'Aquitania è quello espresso da S. Agostino specialmente nelle sue opere contro [...] l'intervento papale contro Cassiano e Vincenzo di Lérins, contro i quali scrisse tra il 431 e il 434 il De gratia et libero voluntatis arbitrio contra collatorem (cioè Cassiano) e Pro Augustino responsiones: suoi sono anche i Capitula aggiunti alla ...
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Teologo (Ackow 1585 - Lovanio 1638), da cui prende nome il giansenismo. Studiò a Utrecht e Lovanio, dove erano ancora vivaci le controversie suscitate da M. Baio, e subì l'influsso di Giacomo Janson (Iansonius), [...] (specie la Compagnia di Gesù) e la restaurazione, in teologia, dell'agostinismo; gli era piaciuto il De Republica ecclesiastica di M. A. De Dominis e aveva veduto con simpatia, nel mondo dei riformati, il sinodo di Dordrecht. Tali posizioni critiche ...
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Storico e critico (Aix-en-Provence 1865 - Arthez-d'Asson 1933). Entrato nella Compagnia di Gesù, studiò in Inghilterra, dove subì profondamente l'influsso di Newman (Newman, 1906), orientandosi fin dai [...] filoni, quello mistico e teocentrico di Francesco di Sales, di P. de Bérulle, di F. Fénelon, e l'altro antropocentrico, dei porto- Tyrrel, e comprese fin tanto che essi sentirono le suggestioni di M. Blondel e H. Bergson e ai quali si tenne vicino ...
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Mancuso, Vito. - Teologo italiano (n. Carate Brianza 1962). Ottenuto il Baccellierato in Teologia, a ventitré anni è stato ordinato sacerdote, ma dopo qualche mese ha chiesto e ottenuto la dispensa dai [...] Il Foglio, Avvenire, Panorama e il Corriere della Sera. M. è stato docente presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano (2004-11) ed è editorialista de la Repubblica dal 2009. Tra le numerose pubblicazioni si ricordano: ...
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Astrologo e poeta (n. forse ad Ancarano, presso Ascoli Piceno, 1269 - m. Firenze 1327). Insegnò astrologia in varie città d'Italia: da Bologna fu costretto ad allontanarsi nel 1324, come eretico, passò [...] suoi atteggiamenti bizzarri crearono presto intorno a lui una leggendaria fama di mago. Le sue opere (De principiis astrologiae, Tractatus in sphaeram, De eccentricis et epicyclis; in volgare Acerba) non rivelano un pensatore né profondo né chiaro né ...
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Ecclesiastico (Braine-l'Alleud 1851 - Malines 1926). Sacerdote dal 1874, titolare della nuova cattedra di filosofia tomista all'univ. di Lovanio (1880), M. vi costituì, con la fondazione (1889) dell'Istituto [...] di incontri ("conversazioni di Malines") con lord Halifax, peraltro senza esito. Gli scritti principali di M. costituiscono il Cours de philosophie: Logique (ed. definitiva, 1897); Psycologie (1892); Critériologie générale (che è l'opera principale e ...
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de profundis
(non com. deprofundis) locuz. lat. (propr. «dal profondo»), usata in ital. come s. m. – Parole iniziali del Salmo 129 («De profundis clamavi ad te, Domine: Domine, exaudi vocem meam ...») usate a indicare il salmo stesso, recitato...
de cuius
〈de kùius〉 locuz. lat. [propr. de cuius hereditate agitur «della cui eredità si tratta»], usata in ital. come s. m. e f. – Nella successione per causa di morte, il soggetto defunto che era proprietario dei beni costituenti il patrimonio...