Mancuso, Vito. - Teologo italiano (n. Carate Brianza 1962). Ottenuto il Baccellierato in Teologia, a ventitré anni è stato ordinato sacerdote, ma dopo qualche mese ha chiesto e ottenuto la dispensa dai [...] Il Foglio, Avvenire, Panorama e il Corriere della Sera. M. è stato docente presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano (2004-11) ed è editorialista de la Repubblica dal 2009. Tra le numerose pubblicazioni si ricordano: ...
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Astrologo e poeta (n. forse ad Ancarano, presso Ascoli Piceno, 1269 - m. Firenze 1327). Insegnò astrologia in varie città d'Italia: da Bologna fu costretto ad allontanarsi nel 1324, come eretico, passò [...] suoi atteggiamenti bizzarri crearono presto intorno a lui una leggendaria fama di mago. Le sue opere (De principiis astrologiae, Tractatus in sphaeram, De eccentricis et epicyclis; in volgare Acerba) non rivelano un pensatore né profondo né chiaro né ...
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Ecclesiastico (Braine-l'Alleud 1851 - Malines 1926). Sacerdote dal 1874, titolare della nuova cattedra di filosofia tomista all'univ. di Lovanio (1880), M. vi costituì, con la fondazione (1889) dell'Istituto [...] di incontri ("conversazioni di Malines") con lord Halifax, peraltro senza esito. Gli scritti principali di M. costituiscono il Cours de philosophie: Logique (ed. definitiva, 1897); Psycologie (1892); Critériologie générale (che è l'opera principale e ...
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Medico, alchimista, politico, riformatore religioso (n. Vilanova, Lérida, 1240 circa - m. in nave, al largo di Genova, 1312). Studiò teologia a Montpellier, medicina a Napoli e in Spagna con gli Arabi; [...] fine dei tempi; di qui i suoi scontri con l'autorità ecclesiastica. Tra i suoi scritti: De semine scripturarum; De tempore adventus antichristi; Informatio beguinorum. Nei suoi programmi di riforma è interessante la convergenza di temi profetico ...
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Esegeta dei frati minori (Lyre, presso Evreux, 1270 circa - Parigi 1349). Addottoratosi in teologia a Parigi (1309 circa), fu poi ministro provinciale di Francia (1319 e 1322) e di Borgogna (1325) e fondatore, [...] Testamento, al testo ebraico (cfr. il suo Tractatus de differentia nostrae translationis ab hebraica littera Veteris Testamenti, 1333 Maria vescovo di Burgos e dalle Replicae a queste di M. Döring. Tra gli altri suoi scritti va ricordata una Probatio ...
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Servita (Passirano 1570 - Venezia 1654); laureato a Bologna (1600), ma in realtà discepolo di P. Sarpi da lui conosciuto a Venezia, e prof. di teologia; quando scoppiò la controversia tra Venezia e il [...] , contro il potere temporale dei papi, che sosteneva illegittimo (Consulta sulla pubblicazione di un manifesto dell'arcivescovo M. S. de Dominis contenente cose contro i principi; Instructione a' principi circa la politica dei padri gesuiti). Urbano ...
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Scrittore medievale (n. in Spagna 769 o 779 - m., durante un viaggio nella Saintonge, 840); arcivescovo di Lione (816), dove era stato chiamato nel 792 dall'arcivescovo Leidrado. Scrisse contro l'adozianismo [...] . dogma Felicis episcopi Urgellensis) e contro le interpretazioni liturgiche di Amalario di Metz (Contra libros IV Amalarii abbatis; De divina psalmodia); la sua polemica contro gli Ebrei, come anche i suoi scritti pastorali contro le superstizioni e ...
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Teologo (n. forse Troyes 1100 circa - m. Parigi 1179); decano del capitolo di Troyes (1145-64), cancelliere della scuola cattedrale di Parigi (1164-69), quindi canonico regolare a S. Vittore. Autore di [...] eventi della storia dei popoli antichi; l'opera gli meritò il titolo di magister historiarum. È autore anche di Sententiae de sacramentis; discussa l'autenticità delle Allegoriae in Vetus et Novum Testamentum, mentre è da escludere l'attribuzione a P ...
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Politico, storico e teologo bizantino (n. Chonae metà sec. 12º - m. Nicea, tra il 1210 e il 1220); fratello e discepolo di Michele, ebbe importanti cariche civili; sotto Alessio V cadde in disgrazia. Dopo [...] fonte di prim'ordine per il periodo da Michele Comneno all'Impero latino d'Oriente; interessante anche la parte De signis o De statuis, sulle opere d'arte saccheggiate o distrutte dai Latini. L'opera teologica, Tesoro della fede ortodossa o Panoplia ...
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Teologo benedettino (n. presso Soissons 790 circa - m. Corbie 865 circa). Discepolo di Adalardo a Corbie, dove divenne poi abate, partecipò alla vita e alle polemiche ecclesiastiche del suo tempo, per [...] ; teologo, scrisse i trattati De partu Virginis (ove sostiene la verginità in partu), De fide, spe et caritate, ecc.; ma particolarmente importante è il Liber de corpore et sanguine Domini (831; poi rimaneggiato nell'844), che si ...
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de profundis
(non com. deprofundis) locuz. lat. (propr. «dal profondo»), usata in ital. come s. m. – Parole iniziali del Salmo 129 («De profundis clamavi ad te, Domine: Domine, exaudi vocem meam ...») usate a indicare il salmo stesso, recitato...
de cuius
〈de kùius〉 locuz. lat. [propr. de cuius hereditate agitur «della cui eredità si tratta»], usata in ital. come s. m. e f. – Nella successione per causa di morte, il soggetto defunto che era proprietario dei beni costituenti il patrimonio...