Neurologo e psicologo (Sorali, Vjatka, 1857 - Leningrado 1927). Sulla base dell'esistenza dei "riflessi associativi", come li denominò nel 1908, B. costruì una teoria riflessologica generale che fu il [...] dove lavorò con P. E. Flechsig, W. Wundt, J.-M. Charcot, E. De Bois-Reymond, fu dal 1885 prof. di psichiatria presso l'univ "psicologia sperimentale". Partendo dalla proposta di I. M. Sečenov relativa alla trasformazione della psicologia in una ...
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Naturalista (Amsterdam 1637 - ivi 1680). Dopo aver frequentato l'Athenaeum della sua città, nel 1661 si trasferì a Leida per studiare medicina con F. de le Boë. Dedicatosi alla sperimentazione [...] visto le uova. Accertava poi di aver osservato, testimone L. Magalotti, ben prima di M. Malpighi, rudimenti di ali e zampe nel baco da seta. Declinò l'invito di Cosimo de' Medici a recarsi in Toscana, adducendo a motivo la sua incapacità di vivere in ...
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(fr. Meuse; nederl. Maas o Maes) Fiume dell’Europa centro-occidentale (950 km). Nasce nella parte settentrionale del Plateau de Langres presso Avrecurt, a 384 m, scorre nella Francia orientale, nel Belgio [...] (filigrana, niello, smalto), create nella regione attraversata dalla M., sede della diocesi di Liegi, nell’11°-13° sec mosana dalle forme romaniche a quelle gotiche, sono noti: G. de Claire; il maestro di Stavelot, autore di un altare portatile ( ...
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Scrittore olandese (Haarlem 1860 - Bussum 1932). Medico, psichiatra, letterato e uomo dai molteplici interessi scientifici, filosofici e sociali, fu propugnatore di varie ideologie etico-umanitarie; contrastato [...] La sua opera letteraria di maggior successo è il racconto fiabesco De kleine Johannes (traduz. ital. Il piccolo Johannes, 1921), morte", 1900), De nachtbruid, de gedenkschriften van Vico Muralto ("La sposa notturna, le memorie di V. M.", 1924). ...
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Biologo russo (Ivanovka, Char´kov, 1845 - Parigi 1916). Studiò in Germania, fu prof. di zoologia a Odessa (1870) ma dovette poi allontanarsi per ragioni politiche. A Messina (1883) e poi a Vienna, studiando [...] l'importanza profilattica della pomata al calomelano (pomata di M.). Minore validità ebbe la sua teoria sulla senescenza, Pubblicò, fra l'altro: Leçons sur la pathologie comparée de l'inflammation (1892); La vieillesse (1903); Bactériothérapie, ...
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Medico e botanico (L'Aia 1638 - Amsterdam 1731). Conseguito il dottorato in medicina a Leida nel 1664 e pubblicato uno studio sulle valvole dei vasi linfatici (1665), divenne lettore di chirurgia [...] da lui stesso raccolta in Epistolae anatomicae problematicae (14 voll., 1696-1701). Polemizzò con R. de Vieussens, J. J. Rau e G. Bidloo. A M. Malpighi, che aveva descritto la struttura ghiandolare di fegato e cervello, contestò il valore delle sue ...
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Medico, alchimista, politico, riformatore religioso (n. Vilanova, Lérida, 1240 circa - m. in nave, al largo di Genova, 1312). Studiò teologia a Montpellier, medicina a Napoli e in Spagna con gli Arabi; [...] fine dei tempi; di qui i suoi scontri con l'autorità ecclesiastica. Tra i suoi scritti: De semine scripturarum; De tempore adventus antichristi; Informatio beguinorum. Nei suoi programmi di riforma è interessante la convergenza di temi profetico ...
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Nome con cui è noto il medico e filosofo ebreo Yĕhūdāh Abrabanel o Abravanel (n. Lisbona tra il 1460 e il 1465 - m. in Italia prima del 1535). Nel 1484, essendo il padre, già ministro e tesoriere di re [...] cosmogonico, si riallaccia alle teorie platoniche, aristoteliche e neoplatoniche, e svolge motivi fondamentali della filosofia umanistica. Un suo trattato De coeli harmonia, scritto forse su suggerimento di G. Pico della Mirandola, è andato perduto. ...
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Umanista (n. 1400 circa - m. 1466). Originario dell'Aretino, si laureò nel 1433 in medicina, e per approfondire lo studio del greco soggiornò in seguito (1435-37) a Costantinopoli. Nel 1445 si addottorò [...] Orthographia (post., 1471), in cui fissò l'unità ortografica latina delle parole derivanti dal greco. Lasciò inoltre un De medicina et medicis, importante trattato di storia della medicina, contenuto in un codice vaticano dedicato a Simone di Marco ...
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Neuropatologo (n. Parigi 1825 - m. presso il lago di Settons, Nièvre, 1893). È l'esponente più illustre della neuropatologia francese del sec. 19º. Dopo essere stato per un decennio prof. di anatomia alla [...] la cattedra di clinica delle malattie nervose alla Salpêtrière. Come testimoniano le sue lezioni, raccolte da D.-M. Bourneville, e la mirabile Iconographie de la Salpêtrière (1876-80), la sua opera spaziò su tutta la neuropatologia, il suo nome è ...
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de profundis
(non com. deprofundis) locuz. lat. (propr. «dal profondo»), usata in ital. come s. m. – Parole iniziali del Salmo 129 («De profundis clamavi ad te, Domine: Domine, exaudi vocem meam ...») usate a indicare il salmo stesso, recitato...
de cuius
〈de kùius〉 locuz. lat. [propr. de cuius hereditate agitur «della cui eredità si tratta»], usata in ital. come s. m. e f. – Nella successione per causa di morte, il soggetto defunto che era proprietario dei beni costituenti il patrimonio...