Neurologo (Peyre, Aveyron, 1860 - Servon, Seine-et-Marne, 1944). Appartenne alla scuola di J.-M. Charcot. Nel 1918 entrò a far parte dell'Académie de médecine. Eseguì indagini sull'infantilismo ipofisario, [...] l'acondroplasia, il gozzo esoftalmico, il parkinsonismo postencefalitico. n Fenomeno di S.: nell'emiplegia organica, quando l'emiplegico vuole sollevare l'arto paralizzato le dita si estendono e si divaricano ...
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Medico pontificio e umanista (n. presso Girgenti fine sec. 15º - m. 1550 circa). Per incarico di Clemente VII tradusse e pubblicò (1535, con eleganti incisioni anatomiche) il De ossibus di Galeno allora [...] ritrovato; curò poi anche la traduzione di altri trattati dello stesso autore per l'edizione giuntina dell'Opera omnia. Collaborò con versi latini su varî personaggi agli Elogia (1548) di P. Giovio ...
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Medico rumeno (n. Bucarest 1884 - m. 1955); prof. di clinica medica all'univ. di Bucarest, è autore di originali ricerche su temi specifici (gozzo endemico, farmaci cardioattivi, tono cardiovascolare, [...] e schock anafilattico, angina di petto), sul sistema nervoso vegetativo e su problemi di diagnostica e di terapia. Delle sue pubblicazioni meritano menzione: Sistemul nervos al vieţii vegetative (1944), Probleme de farmacodinamie nespecifică (1954). ...
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Medico e scrittore francese (m. 1505 circa), noto per la gustosa satira, in versi e in prosa, intitolata La nef de santé, avec le gouvernail du corps humain et la condamnacion des bancquetz à la louange [...] de diepte et sobriété, et le traicté des passions de l'âme qui sont contraires à la santé (pubbl. nel 1507) e dedicata a re Luigi XII. ...
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Medico (n. Cuorgnè verso la metà del sec. 15º - m. 1505 tornando da Costantinopoli). Fu chiamato alla cattedra di medicina a Roma e poi a quella di medicina teorica a Padova. È considerato come uno dei [...] precursori negli studî di anatomia comparata. Una delle sue opere principali, De cautelis medicorum (1495), ebbe numerose edizioni e fu spesso citata dai medici del sec. 16º. ...
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Medico e neurologo francese (Parigi 1853 - Pradet 1940). Studiò neurologia con J.-M. Charcot, di cui divenne stretto collaboratore. Descrisse l'acromegalia, l'osteoartropatia ipertrofica pneumica, l'atassia [...] cerebellare congenita, la spondilosi rizomelica, l'acondroplasia, tutte affezioni alle quali è legato il suo nome. Scrisse tra l'altro: Leçons sur les maladies de la moelle épinière (1892); Leçons de clinique médicale (1896). ...
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Medico (m. Firenze 1327). Esercitò a Firenze, raggiungendo grandissima fama, e insegnò a Bologna, Padova, Firenze, Siena. Scrisse, tra l'altro, un Dilucidatorium Avicennae (pubbl. 1492), commento all'opera [...] del grande medico arabo, e una glossa alla canzone del Cavalcanti Donna mi prega (Scriptum super cantilena guidonis de cavalcantibus), importante per l'esatta comprensione della dottrina dell'amore in essa esposta. ...
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Medico (n. Philippeville, Algeria, 1876 - m. 1969), "chef de laboratoire" all'Istituto Pasteur di Parigi (1906), poi direttore dell'Istituto Pasteur di Algeri (dal 1910). A lui si devono fondamentali contributi [...] di ordine microbiologico ed epidemiologico, nel campo delle malattie infettive dell'uomo (melitense, tracoma, tifo petecchiale, ecc.) e degli animali (tripanosomiasi del dromedario, malaria degli uccelli, ...
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Anatomista e chirurgo (n. 1520 circa - m. Bologna 1558). Professore di anatomia e chirurgia, fu chirurgo dell'esercito pontificio e partecipò agli assedî di Parma e della Mirandola (1551). L'opera più [...] importante è il De bellicorum tormentorum vulnerum natura et curatione liber (Bologna 1555), ristampata poi (1556) con l'aggiunta di un trattato De vulneribus sclopetorum. ...
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Endocrinologo francese (n. Saxon-Sion, Meurthe-et-Moselle, 1895 - m. 1986). Prof. all'univ. di Algeri (1926-38) e poi al Collège de France (1938-67). Ha contribuito al riconoscimento dei sistemi regolatori [...] della funzione tiroidea, dell'attività esplicata dagli ormoni sessuali e della loro origine. Suo particolare campo di studio è stata la gestazione ...
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de profundis
(non com. deprofundis) locuz. lat. (propr. «dal profondo»), usata in ital. come s. m. – Parole iniziali del Salmo 129 («De profundis clamavi ad te, Domine: Domine, exaudi vocem meam ...») usate a indicare il salmo stesso, recitato...
de cuius
〈de kùius〉 locuz. lat. [propr. de cuius hereditate agitur «della cui eredità si tratta»], usata in ital. come s. m. e f. – Nella successione per causa di morte, il soggetto defunto che era proprietario dei beni costituenti il patrimonio...