BONCOMPAGNI LUDOVISI, Ignazio
Umberto Coldagelli
Secondo figlio maschio di Gaetano, principe di Piombino e duca di Sora, e di Laura Chigi, nacque in Roma l'8 giugno 1743. La sua condizione di cadetto [...] il papa del re di Francia, ed il diplomatico spagnolo J. N. de Azara. E d'altra parte il B. in questa circostanza si guadagnò potenti di diritto, oltre ad una versione italiana di tre libri del DeOfficiis di Cicerone.
Fonti e Bibl.: L'Arch. Segr. Vat ...
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VIZI e VIRTÙ
J. Baschet
I v. e le virtù sono categorie essenziali nelle rappresentazioni cristiane. Definiscono uno sguardo completo sulla realtà terrena e si inscrivono necessariamente all'interno [...] , 427a) e Cicerone (Deofficiis, I, 5) e trasmesso al Medioevo da s. Ambrogio (Deofficiis ministrorum, I, 50; Paris 1997; J. Baschet, In sinu Caritatis. Hypothèses sur l'iconographie de la Charité à Bourg-Argental, in Arte d'Occidente: temi e metodi ...
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IMPERATORE
C. Barsanti
Con l'incoronazione a Roma nel Natale dell'800 da parte di papa Leone III, Carlo Magno assunse per primo, nell'Occidente medievale, il titolo di imperatore. Dopo la fine della [...] cerimoniale (Costantino Porfirogenito, De cerimoniis; pseudo-Codino, Deofficiis; Fauro, 1994). Suggestive di A. Guillou, J. Durand, Paris 1994, pp. 41-94; G. Dagron, L'image de culte et le portrait, ivi, pp. 121-150; R. Cormack, The Emperor at St. ...
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Gianluca Bascherini
Abstract
Il tema dei doveri non gode di particolare fortuna nella giurisprudenza e nella dottrina costituzionale, specie se comparato a quello dei diritti. Eppure, i doveri al pari [...] e dalla dottrina stoica del dovere come categoria morale per acquisire rilevanza giuridica nel diritto romano (Cicerone, M.T., DeOfficiis), riassumendo in sé «l’ordine etico che è fonte di vincoli aventi di per sé natura extragiuridica, ma che ...
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VANNUCCI, Pietro detto il Perugino
Cecilia Martelli
– Nacque a Castel (oggi Città) della Pieve da Cristoforo di Pietro Vannucci e da Lucia di Giacomo di Nunzio Betti in una data imprecisata intorno al [...] da Sibille e Profeti, per le quali Maturanzio s’ispirò a sua volta a testi classici di Cicerone (Deofficiis), Valerio Massimo (Factorum et dictorum memorabilium libri) e Lattanzio (Divinae Institutiones). Il classicismo del pittore giunge in questi ...
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MOGLIO, Pietro
Leonardo Quaquarelli
da (Petrus de Muglio, de Moglo, de Mulgio, de Mulio, de Emulio, Pietro della Retorica). – Proveniente da una famiglia originaria della prima collina bolognese (Moglio, [...] e annotò, postillando occasionalmente Alberto Magno e invece con costanza Cicerone; a Deofficiis I.3.8 si legge: «Similis est ista constructio illi dicto magistri Iohannis de Virgilio in egloga sua ad Dantem. Quod dictum et eius expositionem ego ...
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SISTO II, santo
Francesco Scorza Barcellona
Vescovo di Roma dall'agosto del 257 al 6 agosto del 258: la cronologia fornita da Eusebio di Cesarea (otto anni nel Chronicon, undici nella Historia ecclesiastica), [...] parte del clero, o che avesse avuto a che fare con Sisto II. Ambrogio di Milano, verso il 389-390, in Deofficiis I, 205-207, descrive un dialogo tra S. condotto al supplizio e Lorenzo, il quale si lamenta di dovergli sopravvivere senza condividere ...
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Città, Regno di Sicilia, demaniali
Andrea Romano
Le peculiari vicende del Regnum Siciliae rendono opportuna una rapida premessa sulle strutture del Regnum prima del riassetto federiciano. Va avvertito, [...] Non meno dura era la punizione prevista per chi avesse indebitamente ricoperto una magistratura: "eum vero qui aliquid deofficiis supradictis susceperit" si diceva "capite puniri censemus". E che Federico non minacciasse invano lo sperimentavano, ad ...
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GIOVANNI da Viterbo
Andrea Zorzi
Sulle vicende biografiche di G. non si hanno, a tutt'oggi, notizie di fondamento documentario certo. L'unica menzione diretta del suo nome è in uno dei due codici apografi [...] testo sono costituiti da interpolazioni: Sorbelli, p. 92) - intessuto da costanti riferimenti al Corpus iuris civilis e al Deofficiis di Cicerone - non solo conferma le pratiche autoriali dell'epoca, ma ne fa uno dei maggiori crocevia della cultura ...
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DONÀ (Donati, Donato), Pietro
Antonio Menniti Ippolito
Figlio terzogenito del patrizio Nicolò, nacque a Venezia probabilmente intorno al 1390. Studiò a Padova: il 30 genn. 1410 si licenziò in arti e [...] possesso di un Catullo e di un esemplare del Deofficiis di Cicerone, entrambi trascritti dal nipote Girolamo. Il . Zonta-G. Brotto, Patavii 1970, ad Indicem; Carteggio di Pileo de Marini arcivescovo di Genova (1400-1429), a cura di D. Puncuh, Genova ...
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cedant arma togae
〈... tòǧe〉. – Nota frase di Cicerone, che si legge nella 2a Filippica, ma che faceva parte dell’esametro cedant arma togae, concedat laurea laudi «cedano le armi alla toga ed alla fama ceda l’alloro [militare]» presente nel...