CAPRETTO (Del Zochul, Haedus, Edus), Pietro
Massimo Miglio
Nacque a Pordenone nel 1427 dal "magister" Benvenuto.
Il cognome con cui il C. è più conosciuto bibliograficamente, quello appunto di Capretto, [...] Flavio Giuseppe, il Supplementum chronicarum del Foresti, il Fasciculus temporum del Werner, Orosio, Seneca, ilTortelli, il De oratore ed il Deofficiis di Cicerone, la Bibbia in tre volumi con il commento di Nicola da Lira, la Naturalis historia di ...
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MATURANZIO, Francesco
Paolo Falzone
MATURANZIO (Mataratius), Francesco. – Nacque a Perugia verso il 1443 da Marco di Matteo, della famiglia dei Materazzi o Matarazzo, originaria di Deruta. La madre, [...] .
Più direttamente legati all’attività filologica sono i commenti a Stazio (Achilleis) e alle orazioni, alle opere retoriche e al Deofficiis di Cicerone (un elenco in Zappacosta, 1970, p. 65). L’uno e gli altri ebbero notevole diffusione: il primo ...
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MARCHESI, Concetto
Luciano Canfora
Nacque a Catania il 1° febbr. 1878 da Gaetano e da Concettina Strano. Nella sua città frequentò il liceo classico e, a sedici anni, diede vita a un giornaletto, Lucifero, [...] Cinna, Catania 1898; L'Etica Nicomachea nella tradizione latina medievale: documenti e appunti, Messina 1904; Un nuovo codice del "DeOfficiis" di Cicerone (cod. di Troyes 552), in Memorie dell'Ist. lombardo di scienze, lettere e arti, XXII (1910-13 ...
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RUSTICI, Cencio
Massimiliano Albanese
RUSTICI (de' Rustici), Cencio (Cincius, Cinthius). - Nacque forse a Roma da nobile famiglia romana tra il 1380 e il 1390; il padre fu Paolo di Cencio, non conosciamo [...] , insegnò nello Studium Urbis: sappiamo che nei corsi universitari lesse e commentò la Rhetorica ad Herennium, il De oratore e il Deofficiis di Cicerone, come si ricava dalle prolusioni legate al suo nome. Inoltre, viene ricordato come critico del ...
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NIZZOLI, Mario
Margherita Palumbo
NIZZOLI (Nizolio), Mario. – Nacque nel 1488 a Boretto, borgo nei pressi di Brescello (Reggio Emilia), da famiglia di condizione modesta.
Scarse le notizie sulla formazione, [...] Centrale nelle Defensiones è la distinzione, introdotta a proposito della discussione dedicata da Calcagnini al titolo stesso del Deofficiis ciceroniano, tra locutio propria e locutio figurata, ossia tra l’uso di termini plurali a designare in senso ...
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GIOVAN PIETRO (Giampietro) d'Avenza (da Lucca)
Franco Pignatti
Nacque verso la fine del XIV o al principio del XV secolo ad Avenza, presso Carrara; è citato nei documenti anche come Giovan Pietro da [...] (Erodoto; Tucidide; Sallustio); ma sono presenti anche opere filosofico-morali (Aristotele, Etica; Cicerone, De natura deorum, De amicitia, Deofficiis, Cato maior), poetiche (Esiodo, Teogonia; Euripide; Teocrito; Aristofane; Terenzio) e la Geografia ...
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RUFFINONI, Giovanni Perlanza (Planza), detto Calfurnio. – Nacque da famiglia non insigne in un piccolo centro della Val Brembana, Bordogna, nel territorio di Bergamo, intorno al 1443. Si conoscono il nome [...] Bruni), il De liberis educandis pseudoplutarcheo tradotto da Guarino Veronese, il Deofficiis liberorum erga parentes II, Padova 1981, pp. 604 s.; D. Marcotte, La bibliothèque de Jean Calphurnius, in Humanistica Lovaniensia, XXXVI (1987), pp. 184-211; ...
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patria
Jean-Louis Fournel
Jean-Claude Zancarini
Nella storia repubblicana fiorentina l’amore per la p. costituisce un elemento del discorso politico universalmente condiviso: è un segno dell’eredità [...] ’anima». Di possibile, e parziale, origine ciceroniana (Deofficiis I 57-58), quel detto venne tramandato da numerosi : E. Quinet, Les révolutions d’Italie, Paris 18481852; F. De Sanctis, Storia della letteratura italiana (1870-1871), Milano 1991, pp. ...
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DELLA ROBBIA, Luca
Gigliola Fragnito
Nacque nel 1484 a Firenze da Simone di Marco e da Fiammetta di Francesco del Nente, abitanti nella parrocchia di S. Lorenzo in una casa che Simone divideva con lo [...] l'utilità della storia come mezzo per acquistare la sapienza. Del medesimo anno l'edizione del Deofficiis. Lelius de amicitia. Cato Maior de senectute. Somnium Scipionis di Cicerone, per predisporre la quale si avvalse, come ebbe a dichiarare, della ...
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frodolente
Ettore Bonora
Come aggettivo, " pensato o eseguito con frode ": lo furto che [Caco] frodolente fece / del grande armento ch'elli ebbe a vicino (If XXV 29; sostenibile anche l'ipotesi che [...] nulla capitalior quam eorum qui, cum maxime fallunt, id agunt, ut viri boni esse videantur ". L'eco diretta del passo del DeOfficiis è nelle parole di Guido da Montefeltro, dove questi dichiara: l'opere mie / non furon leonine, ma di volpe (If XXVII ...
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cedant arma togae
〈... tòǧe〉. – Nota frase di Cicerone, che si legge nella 2a Filippica, ma che faceva parte dell’esametro cedant arma togae, concedat laurea laudi «cedano le armi alla toga ed alla fama ceda l’alloro [militare]» presente nel...