L’accento grave è un tipo di ➔ accento grafico, cioè un segno diacritico che, in forma di barretta obliqua orientata in alto verso sinistra (‵), si pone sulle vocali per segnalarne la messa in evidenza [...] dell’accento grave sulle parole tronche si generalizza verso metà Cinquecento: la prima edizione a stampa del Deprincipatibus di Machiavelli (Blado, 1532), per es., presenta piuttosto regolarmente accento grave sulle parole tronche e sulla è ...
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Alessandro Campi
Il Principe, cinque secoli di un capolavoro
Pensato da Machiavelli come un manuale a uso del buon regnante 500 anni fa, fu a più riprese rimaneggiato, fino a essere pubblicato a stampa [...] dove conversava con questi ultimi di storia e di politica.
E spiega altresì quale sia il contenuto essenziale dell’opuscolo Deprincipatibus che egli ha composto sommando nella sua mente la lezione dei classici letti con avidità sin dai suoi anni ...
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Teseo
Maria Agata Pincelli
Eroe mitico, figlio di Egeo, re di Atene, e di Etra, figlia di Pitteo, re di Trezene. Egeo, dopo il concepimento di T., abbandonò la donna e, prima di ripartire per l’Attica, [...] di Teseo e Romolo, a cura di C. Ampolo, M. Manfredini, 1988, p. 11).
M. cita T. nel cap. vi del Principe, Deprincipatibus novis qui armis propriis et virtute acquiruntur; l’eroe mitico viene collocato accanto a Mosè, Ciro e Romolo come esempio di ...
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Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio
Gennaro Sasso
Genesi dell’opera
I Discorsi sono l’opera più importante di M., quella che, raccogliendo insieme tutti i temi del suo pensiero politico, storiografico [...] uso dell’opera dello storico di Megalopoli. Se, almeno nella sua struttura esterna, il Principe ripete il modello dei trattati deprincipatibus, ai quali è ben possibile che M. avesse rivolto lo sguardo, giovandosi altresì, per la costruzione del suo ...
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principato
Giorgio Cadoni
Giorgio Inglese
Paul Larivaille
Principato civile di Giorgio Cadoni
La definizione del sintagma principato civile data da M. nel cap. ix del Principe, a tale p. intitolato, [...] di Novara (6 giugno 1513) e alla pace del 6 novembre 1513 fra Leone X e Luigi XII. Il capitolo Deprincipatibus mixtis si risolve così nella discoverta delle cagioni cui va addebitato l’esito infelice delle guerre francesi. Lasciata da parte l ...
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Vita e opere
Giorgio Inglese
Nascita e famiglia
Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel ‘popolo’ di S. Trinita. Era figlio di Bernardo (→), dottore in legge di modesta condizione [...] 29 luglio 1517), in cui si cita il caso di Oliverotto da Fermo «come dice el Machiavello in quella sua opera deprincipatibus». Altri elementi interni al testo (per es., i «passati venti anni», xxvi 19, contati dalla discesa di Carlo VIII nell’agosto ...
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Arte della guerra
Giorgio Masi
Tradizione manoscritta e a stampa
L’Arte della guerra (da qui in poi Adg) è un’opera seguita dall’autore fino al suo ultimo esito a stampa, caso raro in M. (accade con [...] , per visitare «la Eccellenza del Duca» (Adg I 9), cioè Lorenzo de’ Medici, che fu creato duca d’Urbino nell’ottobre 1516. Questo è né giuocati », ma il cui frutto è l’opuscolo Deprincipatibus.
Quindi, nella sventura, il desiderio di ricominciare ...
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Iconografia
Alessandro Campi
Un Machiavelli sin troppo machiavellico
Nelle biografie su M. si sottolinea sempre, con rammarico e rassegnazione, la scarsa conoscenza che abbiamo dei suoi anni giovanili, [...] Francesco Grandi (18311891), secondo l’indicazione di Tommasini, «lo ritrasse [M.] nel carcere, intento a meditare il libro DePrincipatibus» (1883, p. 75), ma di quest’opera non siamo riusciti a trovare alcuna traccia o documentazione. Un mediocre ...
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antichi e moderni
Rinaldo Rinaldi
Nel cap. xviii del Principe, illustrando la necessità di usare «dua generazioni di combattere: l’uno, con le leggi; l’altro, con la forza. Quel primo è proprio dello [...] -42], io ho notato quello di che per la loro conversazione ho fatto capitale, e composto uno opuscolo Deprincipatibus.
Questa conversazione con i personaggi della storiografia classica e questa parallela esperienza della politica moderna formano una ...
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Lettere
Jean-Jacques Marchand
Denominazione consueta del carteggio privato, che comprende le lettere inviate (un’ottantina) e ricevute (circa 250) tra il 1497 e il 1527. Ne fanno parte, in effetti, [...] lo avere inteso, io ho notato quello di che per la loro conversazione ho fatto capitale, e composto uno opuscolo Deprincipatibus, dove io mi profondo quanto io posso nelle cogitazioni di questo subbietto, disputando che cosa è principato, di quale ...
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profondare
v. tr. e intr. [der. di profondo] (io profóndo, ecc.), letter. – 1. tr. a. Far penetrare, cacciare o immergere a fondo: p. le radici nella terra, p. l’aratro nel solco; anche in senso fig.: l’uso del mondo, e l’esercizio de’ patimenti,...