Architetto (Roma 1616 - ivi 1695). Lavorò quasi esclusivamente a Roma, divenendo tramite importante per il passaggio stilistico al tardo Barocco e al primo Settecento. Giovandosi di motivi rinascimentali [...] e guardando al Cortona e al Borromini, il De R. semplifica la complessità volumetrica e l'articolazione spaziale , ricca di marmi, rilievi, stucchi. Tra i molti palazzi costruiti dal De R., famosi sono quello Altieri in piazza del Gesù (1650-76) e ...
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Architetto (Roma 1637 - ivi 1695). Si formò presso il padre, Marcantonio (Bergamo 1607 - Roma 1661), architetto e ingegnere militare, incaricato della sistemazione urbanistica e della fortificazione di [...] al Cimino (1648-54) e autore a Roma della Porta Portese e del ninfeo dell'Acqua Acetosa (compiuto dopo la sua morte). De' R. fu poi allievo prediletto del Bernini, lo accompagnò in Francia e curò l'esecuzione di molte sue opere, dedicandosi con ...
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DEROSSI (de' Rossi, deRossi, de Rubeis), Angelo
Helga N. Franz-Duhme
Nacque nel 1671 a Genova da un artigiano di nome Luca; non sono attestate parentele con altri artisti omonimi. Sin da piccolo aveva [...] fosse l'opera perché il modello in piccolo andò perso e il modello in grande fu distrutto nel Pantheon, dopo la morte del DeRossi. Il fratello Franco, che ereditò più tardi i beni personali e anche i debiti dello scultore, scoprì che i lavori per il ...
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DEROSSI, Francesco, detto il Salviati
Iris Cheney
Figlio di Michelangelo, tessitore di velluti, secondo il Vasari nacque a Firenze nel 1510. Un cugino favorì il suo precoce interesse per l'arte prestandogli [...] ma cfr. inoltre: P. Aretino, Lettere sull'arte, a cura di E. Camesasca, Milano 1957-60, I-III, ad Indicem (sub voces Salviati e Rosside); A. Caro, Lettere familiari, a cura di A. Greco, Firenze 1957-61, ad Indicem; P. Giovio, Lettere, a cura di G. G ...
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DEROSSI, Marc'Antonio
Helmut Hager
Figlio di Mattia, nacque nel Bergamasco nel 1607; la sua carriera di architetto si svolse tutta a Roma. L. Pascoli (1730) lo cita con la qualifica di "non mediocre" [...] misura attuale l'esedra dietro la basilica, usufruendo del motivo essenziale ereditato fuori dubbio dal periodo dell'incarico del DeRossi. Quindi, pur considerando che la progettazione ed esecuzione dei lavori a San Martino al Cimino ebbe luogo con ...
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DEROSSI, Giovanni Maria (De Rubeis)
Maria Pedroli Bertoni
Poche ed episodiche sono le notizie che si possono riferire allo scultore "Ioannes Maria De Rubeis, seu DeRossi, filius Michaelis Bononiensis". [...] fin dalla progettazione del colonnato aveva collaborato costantemente con il Bernini, anche altri artisti fra i quali il DeRossi. Questi, forse per la protezione di qualche potente personalità vaticana o per diretta conoscenza del Bernini, eseguì ...
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DEROSSI, Domenico
Helmut Hager
Figlio dell'architetto Marc'Antonio e di Teodora Durante, nacque a Roma il 10 genn. 1659 (Arch. stor. del Vicariato, S. Spirito in Sassia, Liber Baptizatorum, 1643-1666). [...] Questo incidente risultò fatale. Il giorno 27 firmò il testamento con cui lasciava i disegni del suo studio al nipote Marco Antonio DeRossi (Roma, Archivio storico Capitolino, Not. D. A. Seri, Sez. LVI II, prot. 15) e il giorno dopo morì all'età di ...
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DEROSSI, Giovanni Battista
P. Pelagatti
Erudito ed archeologo (Roma 1822 - Castelgandolfo 1894). Fu il primo ad occuparsi di archeologia cristiana da un punto di vista scientifico, e non esclusivamente [...] apologetico-religioso; dopo la morte del Bosio, nessuno studioso, difatti, aveva tentato di risolvere i problemi di questa disciplina, e di porre fine alle confusioni che in questo campo si facevano tra ...
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DE FABRIS, Giuseppe
Livia Alberton Vinco Da Sesso
Figlio di Gioacchino, bassanese, e di Domenica Moretti, trevigiana, nacque alle Nove (Vicenza) il 19 ag. 1790. Il padre, che era allora direttore della [...] Romanis, Delle opere plastiche e delle sculture del cav. G. Fabris da Vicenza, in Effemeridi letterarie, X (1823), pp. 87-100; G. G. DeRossi, Ilmonumento sepolcrale della famiglia Mellerio, Roma 1824; G. Servi, Prefazione allo Statuto della Congreg ...
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DE SANCTIS, Francesco
Nina A. Mallory
Nato a Roma il 19 nov. 1679 da Pietro Paolo ed Elena Arpini (Settimi, 1989, p. 113), registrato come architetto negli Stati d'anime della parrocchia di S. Lorenzo [...] ) e di affidarne il progetto al D. risale agli inizi del 1722. L'opera, finanziata dal mercante di tessuti Giovanni Battista De' Rossi, fu iniziata nello stesso anno e portata a termine sotto la direzione di G. Sardi nel giugno del 1723, ad eccezione ...
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cosa rossa
loc. s.le f. Raggruppamento politico non ben definito nell’area della sinistra. ◆ [tit.] Il battesimo della «Cosa Rossa» [testo] Non è una novità che il segretario della Fiom Giorgio Airaudo e il leader del movimento No-Tav Antonio...
bollino rosso
loc. s.le m. Segnalatore di condizioni particolarmente critiche del traffico su strada. ◆ I primi a essere sorpresi sono proprio i casellanti. Mai un rientro così ordinato, senza code e attese. Gli automobilisti romani, forse...