DE POMPEIS, Alberto
Giuseppe Fiengo
Il D., di cui non si conoscono il luogo e la data di nascita, è stato a lungo ignorato dalla storiografia artistica napoletana, finché il rinvenimento di un inedito [...] real gradimento in un Dispaccio" (Strazzullo, 1968).
È noto che la permuta tra il costituendo sito reale di proprietà del conte deRossi e il feudo di Casal di Principe, appartenente al Regio Fisco, diede luogo, a cominciare dal 1756, a una serie di ...
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DE MARCHIS, Domenico, detto il Tempestino
Olivier Michel
Figlio del fiorentino Federico Marchis (o Marchi), nacque a Roma il 23 ott. 1646; per parte di madre era fratellastro di Lucia DeRossi, che [...] ;Arch. di Stato di Roma, Trenta Notai Capitolini, Ufficio 19, busta 520, ff. 222r, 226r, 234v, 235v, 254r, 256r (Inv. Rouault de Gamaches); ibid., Ufficio 32, busta 366, ff. 146v-147r, 150v (Inv. Luciani);L. Pascoli, Vite..., Roma 1730, I, p. 179; P ...
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DE FEIS, Leopoldo
Ada Gabucci
Nacque ad Anzi (Potenza) il 28 genn. 1844, da Domenico e Celestina Bellettieris, agiati possidenti. Il D. rimase nel suo paese natale fino a sedici anni, manifestando, [...] a Firenze, al collegio Alla Querce, dove fu richiamato come insegnante di latino nel liceo. Grazie anche all'interessamento di G. B. DeRossi, il D. ottenne ancora un soggiorno a Roma nel biennio 1896-97, e fu vicario e maestro nel collegio di S ...
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DE ADIUTORIO, Desiderio
Paolo Cherubini
Figlio di Pietro, nacque a Segni (Roma) intorno al 1481; fu monaco cisterciense nella vicina abbazia di Fossanova, prendendo la prima tonsura nel 1513. Fondatore [...] D. aveva stanziato 200 scudi dei propri per la fattura di una statua di S. Giuseppe, che fu poi eseguita dallo scultore V. deRossi.
Il 13 marzo 1546 ottenne da Paolo III la licenza di disporre per testamento fino alla somma di 2.000 ducati di camera ...
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Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della [...] riscrittura delle sue opere e alla composizione di nuovi testi di soggetto religioso.
Vita e opere
Figlio di Bernardo e di Porzia de' Rossi, a 10 anni, chiamato a Roma dal padre che vi si trovava in esilio, lasciò la madre, che sarebbe morta nel ...
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Giurista, filologo, storico ed epigrafista (Garding, Holstein, 1817 - Charlottenburg 1903). Dedicatosi allo studio dell'antichità italica e romana, venne (1844) in Italia a ricercare e illustrare iscrizioni [...] del Corpus Inscriptionum Latinarum. Ebbe perciò il compito di dirigerne la preparazione, con la collaborazione, da lui richiesta, di DeRossi e di Henzen. Nel 1854 fu chiamato alla cattedra di diritto romano a Breslavia, e dopo il successo della ...
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Pittore (Ferrara 1460 - Mantova 1535). Alla formazione nell'ambito di Cosmè Tura, evidente nel S. Sebastiano (Dresda, Gemäldegalerie), si affiancò un sensibile influsso di Ercole de Roberti, al seguito [...] della Morte, 1490) e nella cappella della rocca di Poledrano (1491). Nel 1492 eseguì la pala d'altare della cappella de' Rossi in S. Petronio rivelando, con richiami al Francia (che lavorava nella stessa chiesa), un addolcimento delle forme che andò ...
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Scultore (Trento 1470 - ivi 1532), allievo di B. Bellano. Fu attivo prevalentemente a Padova: nella basilica del Santo eseguì due rilievi in bronzo (1506) per la transenna del presbiterio, il candelabro [...] rilievi nella Ca' d'oro di Venezia, un notevole gruppo di placchette e di medaglie, il busto del vescovo B. deRossi nel duomo di Treviso e un copioso numero di piccole sculture in bronzo, eseguite ad imitazione delle statuette ellenistiche (una ...
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Geografo e cartografo (Montorsello, Vignola, 1643 - Modena 1695). Di lui si hanno una sessantina di carte stampate, per la maggior parte inserite nel Mercurio geografico, l'atlante pubblicato a Roma dai [...] DeRossi (1a ed., senza data; 2a ed., 1692). Dal 1685 fu geografo del duca di Modena. ...
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Architetto (Bissone 1599 - Roma 1667), col suo antagonista G. L. Bernini è una delle due più originali e importanti figure dell'architettura del sec. 17° in Italia. Dopo un soggiorno a Milano, venne forse [...] a Bologna; a Frascati trasformò la Villa Falconieri; a S. Martino al Cimino realizzò, in collaborazione con M. deRossi, l'ampliamento del borgo. Condusse vita solitaria e ansiosa, che si concluse con il suicidio. La sua architettura, aspramente ...
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cosa rossa
loc. s.le f. Raggruppamento politico non ben definito nell’area della sinistra. ◆ [tit.] Il battesimo della «Cosa Rossa» [testo] Non è una novità che il segretario della Fiom Giorgio Airaudo e il leader del movimento No-Tav Antonio...
bollino rosso
loc. s.le m. Segnalatore di condizioni particolarmente critiche del traffico su strada. ◆ I primi a essere sorpresi sono proprio i casellanti. Mai un rientro così ordinato, senza code e attese. Gli automobilisti romani, forse...