Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Durante il XV secolo prende progressivamente forma e visibilità pubblica una nuova categoria [...] il contesto culturale per la ricezione della cultura tecnica: pensiamo alla pubblicazione Dere aedificatoria di Leon Battista Alberti e del Deremilitari di Roberto Valturio e anche ai tentativi sistematici per la ricostruzione dell’apparato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con Mariano di Iacopo detto il Taccola prende il via una tradizione letteraria manoscritta [...] bagaglio tecnico presentato da Taccola è quello della machinatio classica, mutuato prevalentemente dal De architectura dell’architetto romano Vitruvio e dal Deremilitari di Vegezio e rispetto alla tradizione tedesca inaugurata da Konrad Kyeser, che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il crescente interesse dei principi per l’ingegneria militare e civile, ma anche la curiosità [...] l’interesse e il fervore creativo che anima il mondo delle tecniche verso la metà del XV secolo è il Deremilitari di Roberto Valturio, compilata nel 1455 a Rimini per iniziativa del principe Sigismondo Pandolfo Malatesta. Valturio è un umanista ...
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Giurista (Castellammare di Stabia 1413 - Napoli 1493), di famiglia originaria di Alessandria (Piemonte). Fu prof. all'univ. di Napoli e tenne alte cariche dello stato napoletano. Tentò in scritti monografici [...] (1485); il Tractatus in materia ludi (1472); il Libellus deremilitari, poi volgarizzato dallo stesso autore col titolo di Duello, libro deRe, Imperatori, Prencipi, Signori, Gentil'huomini, et de tutti Armigeri; i Tractatus feudales, che ebbero, al ...
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Giurista romano (sec. 3º d. C.), vissuto ai tempi di Caracalla e Alessandro Severo. Scrisse prevalentemente opere di diritto pubblico e di procedura: De officio praesidis, De publicis iudiciis, dopo la [...] morte di Settimio Severo; Deremilitari, dopo la morte di Caracalla; De appellationibus, sotto Alessandro Severo. ...
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Giurista romano dell'epoca di M. Aurelio e Commodo. Prefetto del pretorio (179), sotto Commodo, divenendo senatore, abbandonò la carica (183). Coinvolto in una congiura, fu, per ordine dell'imperatore, [...] condannato a morte. Compose un'opera Deremilitari, di cui il Digesto conserva due frammenti. ...
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SUBACQUEE, ARMI
Luigi Caretti
. Origine delle armi subacquee e loro evoluzione attraverso i secoli. - Le armi subacquee nacquero dal bisogno di difendersi, con mezzi finanziarî limitati, contro forze [...] bordo speciali "centrali di lancio" per la risoluzione rapida ed esatta dei problemi relativi.
Bibl.: R. Valturio, Deremilitari, Verona 1472; Vannuccio Biringuccio, La Pirotechnia, Venezia 1540; G. B. Della Porta, Magia naturalis, Francoforte 1558 ...
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TRADIMENTO (fr. trahison; sp. traición; ted. Verrat; ingl. treason, treachery)
Ottorino Vannini
Sotto la generica denominazione di "tradimento", si raggruppano gravi figure delittuose previste nei codici [...] e l'applicazione della tortura: proditores plerumque capite puniuntur, et exauctorati torquentur (Dig., XLIX, 16, deremilitari, 7). Nell'antico diritto penale militare dei Germani, questi proditores et transfugas arboribus suspendunt. Nell'editto ...
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JEAN de Meung
Nicola Zingarelli
Poeta francese, fiorito nella seconda metà del sec. XIII, originario di Meung-sur-Loire (a 18 km. da Orléans; Meun secondo la grafia degli antichi codici). Abitava a [...] sua traduzione, tuttora inedita, della Consolatio philosophiae di Boezio enumera le sue opere: la continuazione del Roman de la Rose, la traduzione del Deremilitari di Vegezio; quella delle lettere di Abelardo a Eloisa; l'altra, perduta, del libro ...
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RODOLFO il Nero (Radulphus Niger)
Fausto Ghisalberti
Cronista e teologo inglese, fiorito tra il 1160 e il 1210. Dato il grande interesse che mostra verso cose e persone dell'ordine cisterciense, è lecito [...] inglesi egli si palesa affatto emancipato. Aggiunse una Serie dei re d'Inghilterra, per la quale, pur procedendo in modo 5. Deremilitari et de tribus viis Hierosoly mae; 6. De quatuor festis beatae Mariae Virginis, 7. De interpretatione Hebraeorum ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...
insegna
inségna s. f. [lat. insĭgnia, pl. del sost. neutro insigne «segno, insegna», comp. di in-1 e signum «segno»]. – 1. In genere, qualsiasi segno o contrassegno visibile, che sia distintivo di una determinata condizione o serva ad altri...