Figlio di Antigono Monoftalmo (v.) e di Stratonice, nato intorno al 336 a. C., operò sino alla battaglia di Ipso (301 a. C.) in strettissima unione con suo padre, sicché è impossibile scindere l'opera [...] p. 277 segg.; Larsen, Representative Government in the Panhellenic Leagues, in Classical Philology, XX (1925), p. 31 segg.; G. DeSanctis, Lacare, in Rivista di filologia classica, n. s., VI (1928), p. 53 segg.; W. S. Ferguson, Lachares and Demetrius ...
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Storico greco, autore d'una storia universale dal titolo Biblioteca (Βιβλιοϑήκη). Egli stesso si dice di Agirio in Sicilia: visse al tempo di Giulio Cesare, perché la sua opera finiva o con l'inizio della [...] , Römische fasien und Annalen bei D., in Klio, VI (1906), p. 269 segg.; D. Leuze, Die römische Jahrzählung, Tubinga 1909; G. DeSanctis, Storia dei Romani, I, Torino 1907, p. i segg.; J. Beloch, Römische Geschichte, Berlino e Lipsia 1926, p. 107 segg ...
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Nell'antichità. - L'aristocrazia è per Platone e Aristotele il governo degli intellettualmente e moralmente superiori. Ma per questi stessi filosofi, a raggiungere tale eccellenza è necessario essere liberi [...] G. Busolt, Griech. Staatskunde, I, 8ª ed., Monaco 1920, p. 341 segg. Quello che sull'aristocrazia greca dice N. D. Fustel de Coulanges nel bellissimo libro La città antica (vedi p. es. la traduzione di G. Perrotta, Firenze 1924), non importa che per ...
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Religione (fr. conversion; sp. conversión; ted. Bekehrung; ingl. conversion). - In latino conversio, da converti o se convertere, vale originariamente "portarsi dall'uno all'altro luogo", "volgersi verso [...] tra coscienza e subcoscienza, onde in genere la conversione è insieme l'effetto di luci e di ombre. Anche il DeSanctis, come gli psicologi in generale, proclama di voler soltanto osservare i fatti, prescindendo da qualche altra cosa che ci possa ...
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SCIPIONE Emiliano, Publio Cornelio (P. Cornelius Scipio Aemilianus Africanus)
Gaetano DeSanctis
Generale romano. Fu il più giovane dei figli che L. Emilio Paolo, il vincitore di Pidna, ebbe da Papiria. [...] , Berlino 1913, pp. 639, 648 segg.; S. Gsell, Histoire ancienne de l'Afrique du nord, III, Parigi 1918, p. 336 segg. - ; id., Geschichte von Numantia, Monaco 1933, p. 85 segg. (cfr. G. DeSanctis, in Riv. di Filol., n. s. VII [1929] p. 257 segg.). ...
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Il termine deficiente è letterario e non medico. Venne trasportato nel campo della cura e dell'assistenza dei fanciulli "minorati nella sfera psichica" da autori inglesi e più tardi adottato in Italia [...] 1913; M. Montessori, L'autoeducazione nelle scuole elementari, con fig. e tavole ill., Roma 1916, p. 579; S. DeSanctis, Educazione dei deficienti, Milano 1916, con bibl.; M. Montessori, Il metodo della pedagogia scient. appl. alla educaz. infant ...
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Nome col quale gli antichi Greci designavano la divinità che reputavano regnare su tutte le regioni dell'oltretomba; chiamata spesso anche Plutone (Πλούτων) o Giove sotterraneo (Ζεὺς καταχϑόνιος). Figlio [...] es. Virgilio, Eneide, VI, v. 264 segg.; Luciano, De luctu, 5-9; Apuleio, Metam., VI, 18). Conosciamo il Cambridge 1908; id., The religion of ancient Greece, Londra 1905; G. DeSanctis, L'anima e l'oltretomba secondo Omero, in Per la scienza dell' ...
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Nome storico di alta antichità (Erodoto) dato alla regione intorno ad Argo e più tardi esteso a tutta la parte orientale del Peloponneso, limitata a N. e a NE. dal golfo e dall'istmo di Corinto, a O. dall'Acaia [...] griech. Staatsaltertümer, I, pp. 118, 128; Schömann-Lipsius, Griech. Altertümer, I, Berlino 1897. Di monografie speciali vanno ricordate: DeSanctis, Argo e i Ginneti, in Saggi di storia antica e archeologia offerti a Giulio Beloch, Roma 1910, p. 235 ...
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Il latino habĭtus si riconnette ad habere "avere, essere fornito", sicché habitus viene a significare "modo (di essere) che si ha" (cfr. il greco ἕξις "attitudine", da ἔχω "ho") o modo che si è finito [...]
A difesa di una certa originalità dello spirito, Maine de Biran era tratto a distinguere (1803) dalle abitudini passive è apparsa in funzione delle tendenze spontanee (Philippe, 1907; S. DeSanctis; G. C. Ferrari). E il Koelher ha creduto di poter ...
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Così si chiamano, in molte città greche, i magistrati maggiori (elenco e fonti in Schoener, col. 565 segg., v. Bibl.); in molte parti la terminologia deriva da imitazione d'istituti ateniesi, mentre è [...] moderne, oltre le storie generali della Grecia, e in particolare quella di J. Beloch, va ricordata l'opera di G. DeSanctis, Storia della repubblica ateniese, 2ª ed., Torino 1912, spec. p. 117 segg.; ad essa s'ispira largamente, ma riuscendo a ...
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v. intr. pron. e rifl. [der. di dare] (io m’addò, ecc.; coniug. come dare), ant. e pop. tosc. – 1. intr. pron. Accorgersi, avvedersi: Ci apparve un’ombra ... Né ci addemmo di lei (Dante); don Tommaso, assorto nelle sue liti, non s’era addato...
liscio2
lìscio2 s. m. [der. di lisciare]. – 1. ant. a. Nome generico dei cosmetici, soprattutto femminili, usati per «lisciarsi», per curare cioè l’estetica del volto e la bellezza della pelle: con niun’altra maniera potrà meglio il marito...