SATRAPO (iran. khsathra-pa; σατράπης; satrapes)
A. de Franciscis
In particolari circostanze i satrapi persiani coniarono monete proprie imprimendovi la loro immagine e talvolta anche il loro nome. Essi [...] con l'età di altre opere ove l'intenzione iconica, pur concepita secondo i modi ellenici, è ampiamente affermata. Oggi si tende a riconoscere almeno in alcune delle monete dei S. un ritratto individuale che l'incisore desume o dal vero oppure da ...
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Vedi HERMOGENES. - 2 dell'anno: 1961 - 1995
HERMOGENES (῾Ερμογένης, Hermogenes)
C. Drago
2°. - Architetto, nato forse a Priene, vissuto tra la seconda metà del sec. III e la prima del II a. C., da considerarsi [...] la ionica e l'attica, per opera prevalentemente di H., tende a una certa fusione e a subire importanti modifiche; molti elementi degli scritti dell'architetto di Caria, e nel suo De architectura si mostra ancora un seguace convinto della sua teoria ...
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NEFERTUM (nfr-tm)
A. M. Roveri
Dio egiziano adorato a Memfi, dove era considerato figlio di Ptaḥ e di Sakhmis. Il suo nome è stato recentemente spiegato come "colui che si è mostrato è una totalità completa". [...] questo aspetto è nemico di Seth, l'uccisore di Osiris, tende ad identificarsi con Horus e viene posto in relazione con pp. 81-89; L. Keimer, Notes de lecture. Le dieu Nefertem, in Bulletin de l'Institut Français d'Archéologie Orientale, 56, 1957 ...
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TUSNELDA (Thusnelda)
M. L. Chima
Sorella di Sigmundo, figlia di Segeste, sposa di Arminio (Strabo, vii, 291 f), è ricordata da Tacito (Ann., i, 55-58) che però non ne fa il nome. Fatta prigioniera da [...] divisa nel mezzo e ricadente disordinatamente sulle spalle, tende a riconoscervi una donna della Gallia o della Germania Rom, in Jahrbuch, 1900, p. 35, n. 54; P. Bienkowski, De Simulacris Barbararum Gentium apud Romanos, Cracovia 1900, p. 36, f. 17 a; ...
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UTILITAS
G. Becatti
¿ W. Koehler
1. Termine critico. - È una qualità che i Romani vogliono trovare associata alla bellezza nelle varie manifestazioni artistiche, poiché l'arte per l'arte è in teoria [...] , necessità e bellezza riconosce Cicerone nei colonnati e nei frontoni (De oratore, iii, 46, 180), e l'utilità e la bellezza medesima iscrizione, l'imperatore, in armatura da guerra, tende la mano a Utilitas. Questa scena intende simboleggiare l' ...
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ALESSANDRO I Balas (᾿Αλέξανδρος)
A. de Franciscis
Re di Siria (150-145 a. C.). È rappresentato sulle sue monete (non tutte di uguale valore artistico ed iconografico, anzi spesso inferiori a quelle contemporanee) [...] con mento forte, occhio incavato, favoriti. Tende in alcune a rassomigliare ad A. il Grande, in 69; A. J. Wace, in Journal Hell. Stud., XXV, 1905, p. 96; J. Six, De Gorgone, Amsterdam 1885, p. 73; F. Hauser, in Oesterr. Jahreshefte, 1905, p. 85; G. ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...