APOCALISSE
P. K. Klein
L'A. è un genere letterario giudaico-protocristiano che ha per contenuto la rivelazione (in gr. ἀποϰάλυψιϚ) di eventi passati, presenti e futuri: in particolare la predizione [...] con intenti e mentalità affatto particolari che oggi si tende a vedere rivolti, piuttosto che non a preconizzare i sigillato (Ap. 5). Nell'autografo del Liber floridus di Gand (Bibl. van de Rijksuniv., 92, 1120 ca., Saint-Omer) il ciclo dell'A. è ...
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PADOVA
M. Merotto Ghedini
(lat. Patavium)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, P. è sita in bassa pianura alluvionale, compresa entro un'ansa fluviale, il cui alveo - oggi occupato dalle acque [...] recente interpretazione dell'opera (Zuliani, 1980) tende a riferire l'esecuzione a un maestro di dal XIV al XIX secolo, Venezia 1957; E. Coche de la Ferté, Deux camées de Bourges et de Munich, le doge Ranieri Zeno et la Renaissance paléochrétienne à ...
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CACCIA
E.J. Grube
Nell'Antico Testamento la c. assume diversi significati a seconda dei contesti in cui viene menzionata. Il primo riferimento indiretto alla c. si trova nella Genesi (1, 26): "E Dio [...] 70-90; C.C.A. Dehaisnes, Documents et extraits divers concernant l'histoire de l'art dans la Flandre, l'Artois et le Hainaut avant le XVe siècle formule iconografiche - il cacciatore a cavallo che tende l'arco puntando la freccia contro lo stambecco ...
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MANTEGNA, Andrea
Michele Di Monte
Nacque, molto probabilmente nel 1431 - o al massimo alla fine del 1430 - a Isola di Carturo, o Insula de supra, come era allora designata nei documenti, oggi ribattezzata [...] dei lavori per gli eredi Ovetari la critica tende a collocare altre opere del M. notevoli 2006; A. Rothe, A. M. - Meister der Maltechniken, ibid., pp. 65-70; A. De Nicolò Salmazo, A. M. a Padova 1445-1460, in Padova e il suo territorio, XXI (2006), ...
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ORVIETO
E. Lunghi
(Urbs Vetus, Οὐϱβίβεντον, Urbivieto nei docc. medievali)
Città dell'Umbria meridionale in prov. di Terni, posta su una rupe di natura tufacea, alla destra del fiume Paglia.
Urbanistica
Il [...] senese di quegli anni (Cioni, 1994); anche per le parti smaltate si tende a riconoscere la compartecipazione a pieno titolo di almeno quattro botteghe o quattro maestri (Leone de Castris, 1995).Nel Mus. dell'Opera del Duomo si conserva il reliquiario ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] Fontfroide), nelle regioni centrali dell'Europa si tende, anche per ragioni climatiche, a chiuderlo con in La badia di Cava, a cura di G. Fiengo, F. Strazzullo, I, Cava de' Tirreni 1985, pp. 119-151; H. Bloch, Montecassino in the Middle Ages, Roma ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] è l., non è errore e non è verità (pseudo-Dionigi, De div. nom., IV, 4-7; De myst. theol., I, 2-3; II-V).Lo pseudo-Dionigi trasformò conoscenza della creatura nella sua natura propria e di per sé tende alle tenebre, se non è portata alla l. dal Verbo ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] diventa dunque più omogeneo nel periodo ottoniano, che tende a indicare con intensità sempre maggiore la c. ad 344-370: 363-370; J. Hubert, La crypte de Saint-Jean-de-Maurienne et l'expansion de l'art lombard en France, in Il Romanico pistoiese nei ...
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CIBORIO
A.M. D'Achille
Struttura quadrangolare fissa che sormonta l'altare, in genere aperta da ogni lato e costituita da quattro sostegni sorreggenti una copertura, che si riducono a due nei casi in [...] Un possibile prototipo è stato anche individuato nel tabernacolo ebraico o tenda dell'arca dell'alleanza, che Dio ordinò a Mosè di costruire et pays adjacents du IXe au XIIIe siècle, Les Cahiers de Saint-Michel de Cuxa 18, 1987, pp. 9-26; C. Bertelli ...
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CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] 600; Monza, Mus. del Duomo), in cui si tende oggi a riconoscere con valide ragioni un prodotto dell'arte pp. 1-10; C. Gnudi, Le jubé de Bourges et l'apogée du ''classicisme'' dans la sculpture de l'Ile-de-France au milieu du XIIIe siècle, RArt, 1969 ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...