Vedi AGORA dell'anno: 1958 - 1994
AGORÀ (ἀγορά)
G. Becatti
Il nome deriva dalla stessa radice di ἀγείρω = raduno, e indica nel mondo omerico l'assemblea dei liberi; più tardi passò a significare il luogo [...] in quelle di nuovo impianto, mentre quelle più antiche tendono a trasformarsi e ad adattarsi secondo questa planimetria.
Un Griechische Städteanlagen, Berlino-Lipsia 1924; P. Lavedan, Histoire de l'urbanisme, Parigi 1926; G. Glotz, La cité ...
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ORDINI MONASTICI e MENDICANTI
D. Rigaut
Mentre alcuni studiosi si sono preoccupati di circoscrivere la produzione artistica di un O. particolare (v. Benedettini; Certosini; Cistercensi; Clarisse; Cluniacensi; [...] attualità agitata degli O., un insieme di immagini tende a ravvicinarli, in uno spirito di consenso. Presentati , Roma 1904, I, pp. 407-531; A. de Laborde, Les manuscrits à peinture de la Cité de Dieu de Saint Augustin, 3 voll., Paris 1909; id., La ...
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COCCETTI, Liborio
Vittorio Casale
Figlio di Giovan Battista e di Maria Lucia Camerini, nacque a Foligno il 23 luglio 1739 (Foligno, Arch. capitolare, Reg. battesimi della cattedrale, n. 1281bis., B [...] nemorensi; le quattro porte sono immaginate come le aperture delle tende dipinte (il soffitto, rappresentante la Volta celeste, crollò Gianicolo, demolita per far posto all'attuale Collegio de Propaganda Fide. Spoleto, palazzo Leti oggi Consorzio ...
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RODI, Vasi
P. Bocci
Gruppo di vasi della Grecia orientale appartenente al periodo orientalizzante.
1. Classificazione. - Il nome rodio è dovuto al fatto che i maggiori ritrovamenti provengono dagli [...] animali diventano più tozzi e più rozzi ed i piatti tendono ad assumere proporzioni più ridotte.
d) Tardo rodio (610 Al-Mina, in Journ. Hell. Stud., LX, 1940; M. Cagiano de Azevedo, Una oinochoe della necropoli di Jalisso, in Clara Rhodos, X, 1941 ...
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PONZIO, Flaminio
Gianluigi Lerza
PONZIO, Flaminio. – Nacque a Viggiù, presso Varese, nel 1561, primogenito di Giovanni Antonio Ponzio maestro di scuola (nato nel 1522) e di Elisabetta Buzzi (1539-1575), [...] nell’uso dei marmi: laddove Domenico Fontana tende a dissolvere, con la decorazione a marmi colorati di Storia dell’Architettura... 1939, Milano 1940, pp. 3-23; G. De Angelis D’Ossat, L’autore del più bel cortile di Roma barocca, in Strenna ...
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TETI (Θέτις, Thetis)
E. Paribeni
Divinità marina del golfo tessalico, in seguito inserita nell'ordinamento generale delle genealogie elleniche come la più veneranda tra le figlie di Nereo e di Doris.
Il [...] investitura che assume più tardi presso le tende dell'eroe.
Se le figurazioni della consegna A, 1936, c. 206 ss., s. v. Thetis; K. Bulas, Les illustrations antiques de l'Iliade, Lwow 1229, passim; J. D. Beazley-Caskey, Attic Vase Paintings. Boston, ...
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Vedi APULI, Vasi dell'anno: 1958 - 1994
ÀPULI, Vasi
A. Stenico
Sotto questa denominazione è compresa la produzione di ceramica dipinta di tradizione tecnica e stilistica greca, soprattutto attica, che [...] attica ebbero una loro evoluzione. Da un lato si tende al grandioso con le grandi anfore a volute della in Memorie della R. Acc. di Napoli, XIX, 1897-98; C. Watzinger, De vasculis pictis Tarentinis: Diss., Darmstadt 1899; F. Vanacore, in Atti Acc. di ...
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CAMPIONESI
P. Rossi
Architetti e scultori lombardi, così denominati dalla storiografia ottocentesca (Malvezzi, 1882; Merzario, 1893) per il loro comune luogo di origine, Campione (od. Campione d'Italia), [...] con il massaro Alberto (1190-1208). Questo atto tende a legare alla fabbrica del duomo una manodopera specializzata, Bellano, insieme ad altri artisti definiti con lui "magistri de muro et de lignamine", e nel 1360-1367 ancora a S. Maria Maggiore ...
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BIZANTINA, Arte
Red.
L'arte b. raggiunge la sua piena espressione in tempi che sono cronologicamente al di fuori dei limiti posti a questa Enciclopedia. Perciò l'arte b., per se stessa e nei suoi monumenti, [...] . IV al XIV; ma con maggior rigore storico si tende oggi a riserbare tale nome soltanto all'arte che ebbe art byzantin, Parigi 1904; G. Millet, L'art byzantin, in A. Michel, Histoire de l'art, I e III, Parigi 1905 a 1908; O. M. Dalton, Byzantine Art ...
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L'architettura nel mondo greco, etrusco-italico e romano: gli ordini architettonici
Francesco Tomasello
La somma delle conoscenze e il panorama degli studi riguardanti gli apparati decorativi dell'architettura [...] vengono puntualmente descritti nel III e nel IV libro del celebre De architectura di Vitruvio; esistono peraltro alcune varianti (ad es., piuttosto tozzo in periodo arcaico, il suo sviluppo tende a diventare sempre più slanciato per suggestione del ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...