Poeta latino del 1° sec. a. C. La tradizione antica non è concorde sulle date di nascita e di morte, che si possono collocare rispettivamente nel primo decennio del sec. 1° a. C. e intorno al 55 (secondo [...] in ogni caso, che nella notizia di s. Girolamo (derivata dal libro De poëtis di Svetonio) vi sia un fondo di verità; l'immagine del delle ricostruzioni complessive ha interamente soddisfatto, e si tende a tornare a considerare l'ordine tradizionale ( ...
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Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti [...] (Metamorfosi), tre trattati filosofici. L'Apologia (o Pro se de magia liber) è l'orazione tenuta da A. per discolparsi dall , precorrendo in ciò alcuni caratteri del neoplatonismo, egli tende a isolare e valorizzare nella dottrina del maestro tutto ...
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Poeta dialettale (Roma 1858 - ivi 1940). Fra i più significativi esponenti dei «XXV della Campagna Romana», P. dal 1930 fece parte dell'Accademia d'Italia. A consacrare definitivamente la sua fama di poeta [...] visione che, a differenza di quella di G. G. Belli, tende a rappresentare lo svolgimento nel tempo, e di qui, oltre che in dialetto romanesco, fra cui quelli formanti i poemetti Er morto de campagna (1881) e La serenata (1882), che comprendono, ...
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Filosofo greco (Costantinopoli 412 - Atene 485). Ultimo fra i grandi rappresentanti del neoplatonismo e insieme della filosofia ellenica. A lui si deve una rigorosa sistemazione della filosofia di Platone, [...] di enade e come tale, attraverso un processo di «semplificazione», tende all'Uno. Larga è stata l'influenza di P. sul pensiero dionysianum che ne riecheggia i temi fondamentali, attraverso il Liber de causis, tradotto nel sec. 12º dall'arabo (che è ...
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Scrittore italiano (Senigallia 1863 - Roma 1939). Muovendo da brevi romanzi o novelle di stampo ancora verista, d'un verismo lombardo alla De Marchi, P. giunse via via a esprimere il suo dissidio - tra [...] esigenze dei frammentisti, dai quali infatti venne a P. il primo ampio riconoscimento. Meno bene egli riesce là dove l'umorismo tende al sarcasmo e alla polemica (Io cerco moglie!, 1920; Il padrone sono me, 1923). Tra le molte altre opere: Dizionario ...
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Scrittore spagnolo (Madrid 1951 - ivi 2022), figlio del filosofo Julián Marías. Durante l'infanzia ha trascorso lunghi periodi negli Stati Uniti, dove il padre insegnava. Laureato in letteratura inglese, [...] l'unicità dell'interpretazione. La costruzione del racconto tende a ritardare il procedere dell'intreccio e si e la scrittura diviene un tema centrale; Salvajes y sentimentales. Letras de fútbol (2000; trad. it. 2002). Ha scritto inoltre la trilogia ...
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Saggista e semiologo (Cherbourg 1915 - Parigi 1980). Figura fondamentale nel panorama culturale francese del dopoguerra, le sue teorie sul linguaggio e la significazione non solo sono state un costante [...] la psicoanalisi e la sociologia (Essais critiques, 1964). La sua opera tende alla sistemazione della scienza dei "segni" (L'impero dei segni, vita quotidiana francese consegnate in Mythologies (1957). In Système de la mode (1967) c'è forse la sua più ...
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Scrittore inglese (Greenheys, Manchester, 1785 - Edimburgo 1859). Divenuto famoso con le le Confessions of an English opium eater (1821), le sue opere si caratterizzano per una prosa ampia, ritmata, sapiente, [...] ladies of sorrow, che è una delle prose raccolte nei Suspiria de profundis (1845), sorta di appendice alle Confessions. Degli altri valore e la Logic of political economy (1844) tende a dimostrare l'importanza dell'utilità nella determinazione del ...
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(gr. ᾿Αριάδνη) Nella mitologia greca, figlia di Minosse re di Creta e di Pasifae. Innamoratasi di Teseo, giunto a Creta con i giovani e le fanciulle, vittime destinate al Minotauro, dà all’eroe un filo [...] e, con il titolo Ariane, il romanzo di J. Desmarets de Saint-Sorlin (1632) e la tragedia di T. Corneille (1672 Massenet (su libretto di C. Mendès, 1906). La musica moderna tende piuttosto a dare, dell’antico mito, un’interpretazione parodistica, come ...
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Pseudonimo letterario della poetessa cilena Lucila Godoy Alcayaga (Elqui, Vicuña, 1889 - Hempstead 1957), premio Nobel per la letteratura nel 1945. Insegnante, fu in seguito delegata a rappresentare il [...] Elqui, 1908; Sonetos de la muerte, 1914) appare evidente il suo debito verso i grandi maestri della poesia modernista M. Magallanes Moure, Max Jara. In seguito se ne allontana e la sua poesia tende alla ricerca di nuovi mezzi espressivi. Desolación ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...