Scienza greco-romana. La scienza greca e l'Oriente
André Pichot
La scienza greca e l'Oriente
La scienza e la filosofia sono state a lungo considerate il frutto del 'miracolo greco', un frutto incomparabile [...] l'Antiterra). Secondo quanto riporta Plutarco nella sua opera De animae procreatione in Timaeo (XXXI), considerato pari a 1 1972). Si tratta anche in questo caso di un sistema che tende a diventare autonomo e a funzionare da sé e per sé.
Il ...
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Arteriosclerosi
Rodolfo Paoletti
Alberto Corsini
Andrea Poli
Alberico L. Catapano
L'arteriosclerosi (composto di arteria e sclerosi, indurimento) è un processo alterativo a carico delle arterie, [...] tipicamente depositati a livello cellulare attraverso un processo di de- e riesterificazione del colesterolo veicolato dalle LDL. Con l stimolo di vari fattori; la concentrazione di elastina tende invece a diminuire nel corso dell'aterogenesi. L' ...
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Silvio Garattini
Doping
Giocare sporco
Doping e medicalizzazione nello sport: alcune considerazioni
di Silvio Garattini
19 gennaio
Nel corso di un convegno organizzato a Roma dal Ministero della Salute [...] e in regime di autorizzazione. Poiché si tende a fare abuso degli antinfiammatori steroidei, va di Losanna.
bibliografia
F.H. Bronson, K.Q. Nguyen, J. De La Rosa, Effect of anabolic steroids on behavior and physiological characteristics of female ...
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COCCHI, Antonio
Ugo Baldini
Nacque il 3 ag. 1695 a Benevento da Giacinto, di Borgo San Lorenzo nel Mugello, e da Beatrice Bianchi di Baselice, nel Beneventano. Il padre si trovava in Campania per curare [...] in materia politico-sociale; il suo materialismo tende a restringere i fatti vitali "reali", i 1763-64, I, pp. 3-6; IV, pp. 55-60; VIII, pp. 109-116; G. A. De Soria, A. C., in Raccolta di opere ined., I, Livorno 1773, pp. 112-120; G. L. Targioni, ...
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Lavoro
Massimo Bellotto e Marco Aime e Antonio Farulla
Carmela R.N. Corrao
Il termine lavoro definisce tutte quelle attività umane, individuali o collettive, intenzionali e non istintive, che si esplicano, [...] inutile fardello. Studiando i boscimani !kung, l'antropologo R. Lee (Lee-De Vore 1969; Lee 1979) ha potuto appurare che essi vivono in gruppi foresta ha uno strato fertile poco profondo, tende a esaurire rapidamente le proprie capacità produttive e ...
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Infanzia
Giulio Seganti
Adriana Guareschi Cazzullo
Franco Cambi
L'infanzia (dal latino infantia, da infans, composto di in-, negativo, e participio presente del verbo fari, "parlare", letteralmente [...] adulto che è stato nelle società tradizionali premoderne: tale tende a delinearlo la pubblicità e con essa il mercato Puericultura, Milano, Ambrosiana, 19965.
j. piaget, La naissance de l'intelligence chez l'enfant, Neuchâtel, Delachaux & Niestlé ...
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Sanitarie, istituzioni
Maurizio Ferrera
La sanità come sfera istituzionale
All'interno di ogni collettività umana (dalle tribù primitive ai moderni Welfare States) è sempre rilevabile un insieme di [...] prestazione (almeno sulla carta). Inoltre, un servizio nazionale tende per sua natura a erodere gli spazi di azione delle Comunità Europee, La protezione sociale in Europa, Luxembourg 1995.
De Swaan, A., In care of the State. Health care, education ...
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Comunità
Anna Laura Palazzo
Mario Picchi
Giancarlo Urbinati
Il termine viene dal latino communitas, derivato di communis, "che è comune a molti o a tutti, condiviso". Indica, in senso astratto, l'essere [...] tipi di comunità: quelle centrate sulla trasmissione, che tendono all'imposizione di un modello e sono caratterizzate da una sui processi emozionali di D. Casriel, la bioenergetica ecc. (De Dominicis 1997). Negli anni Novanta del 20°secolo, gli ...
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Devianza
Stanley Cohen
Introduzione: il problema della definizione
A differenza di molti concetti della sociologia ('status', 'società', 'classe sociale') e delle scienze sociali in genere ('povertà', [...] Becker, 1963, p. 9).
2. "La vecchia sociologia tendeva a basarsi massicciamente sull'idea che la devianza porti al controllo e filosofia, Milano 1963).
Durkheim, É., Le suicide. Étude de sociologie, Paris 1897 (tr. it.: Il suicidio. Studio di ...
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Percezione
Renzo Canestrari
Antonio Godino
Il termine percezione indica l'atto del prendere coscienza di una realtà esterna o interna. Secondo K. Koffka, uno dei fondatori della scuola della Gestalt, [...] disposti in modo caotico quelli che si assomigliano fra loro tendono a essere percepiti come una forma e separati dagli altri cognitives, Bruxelles, Mardaga, 1989.
M. Merleau-Ponty, Phénoménologie de la perception, Paris, Gallimard, 1945.
L.B. Meyer, ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...