DE CHIRICO, Giorgio
Valerio Rivosecchi
Nacque a Volos, in Tessaglia, il 10 luglio 1888 da Gemma Cervetto, genovese, e da Evaristo, originario di Palermo. A causa della professione del padre, ingegnere [...] case con le finestre prive di imposte e di tende e cortine sembrano vetrine; passando a notte alta si 1888-1978, Galleria nazionale d'arte modema, Roma, I-II, a cura di G. De Marchis-P. Vivarelli-N. Cardano-A. M. Del Monte, Roma 1981; D., Museum of ...
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DE DOMINICI, Bernardo
Ferdinando Bologna
Figlio del pittore, musico e collezionista Raimondo e di Camilla Tartaglione, nacque a Napoli il 13 dic. 1683; fu nipote "ex frate" di suor Maria, scultrice, [...] 1705, se ne induce un quadro di riferimenti che tende a far collocare sia le presenze napoletane di Beich e s.; IV, p. 391; quelle personali con Vico, "ben noto alla Repubblica de' letterati" (I, p. 16); con Matteo Egizio, un erudito umanista, poi ...
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DE FERRARI, Lorenzo
Federica Lamera
Figlio del pittore Gregorio e di Margherita di Domenico Piola, fu battezzato a Genova il 14 nov. 1680 (De Masi, 1945, p. 7).
La vita dedicata al pittore dal biografo [...] autonomo e la composizione, nel ricordo di Gregorio, tende ad essere ancora piuttosto libera e slegata. Caratteristica nel 1741, risulta dal Libro dell'insigne colleggiata, consultato da Y. De Masi 1945, p. 13),che si ordinarono al D. ben dodici ...
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DE ROSSI (de' Rossi, de Rossi, de Rubeis), Angelo
Helga N. Franz-Duhme
Nacque nel 1671 a Genova da un artigiano di nome Luca; non sono attestate parentele con altri artisti omonimi. Sin da piccolo aveva [...] . Malgrado la sua somiglianza al soggetto, esso tende all'idealizzazione e a una eleganza raffinata e 1984, 23-24 s. pp. 80 ss.; M. Mena Marques, Dibujos italianos de los siglos XVII y XVIII en la Biblioteca Nacional, Madrid 1984, nn. 210 ss ...
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DE LIONE (De Leone, Di Lione), Andrea
Adriana Compagnone
Nato a Napoli nel 1610, svolse il suo apprendistato presso il pittore tardomanierista Belisario Corenzio, questi gli insegnò la tecnica della [...] nel 1647.
Intorno alla metà del sesto decennio si tende a collocare il dipinto firmato con Venere e Adone .), New York 1967, p. 57 n. 75; P. Rosenberg, Une toile de Bernardo Cavallino au Musée des Beaux-Arts, in Bull. des Musées et monuments lyonnais ...
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DE FALCO, Carlo
Rosanna Cioffi
Figlio di Filippo, mediocre scultore, nacque a Napoli il 26 nov. 1798; apprese i primi elementi di disegno presso la bottega del padre che aveva tentato di adeguare ai [...] sopperisce con una grande attenzione alla realizzazione di drappi, tende, abiti, gioielli e decorazioni militari: in tale ambito ori e delle sete, la morbidezza delle pelli e de' velluti, le belle pieghe de' panni e delle vesti che l'artefice diede a ...
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DE RINALDIS, Rinaldo (Aldo)
Gabriella Bernardini
Figlio di Bartolomeo - scrittore e polemista politico - e di Violante Baldizzani, nacque a Napoli il 18 febbr. 1881. Dopo un iniziale indirizzo di studi [...] della collezione sfoltendo le opere esposte, raggruppandole per scuole e ricoprendo le pareti con velluti scuri e tende così da favorire la concentrazione dello spettatore sulle singole opere debitamente evidenziate secondo il concetto espositivo di ...
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DE LIONE (De Leone, Di Lione), Onofrio
Adriana Compagnone
Nacque a Napoli nel 1608; fratello del più famoso Andrea, fu anch'egli pittore. Allievo di Belisario Corenzio, si distinse per aver collaborato [...] godette di fronte alla più forte personalità di Andrea, al quale si tende ad attribuire la maggior parte di opere affrescate che le stesse fonti riconducevano a Onofrio De Lione.
Morì di peste nel 1656 a Napoli, lasciando in eredità al fratello ...
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L’arte di dare forma e realizzare spazi fruibili per le necessità dell’uomo. Da un ambito professionale tradizionalmente circoscritto alla sola arte del costruire, il concetto di a. ha progressivamente [...] Vitruvio e, in particolare, dalle prime sistematiche riletture interpretative del suo De architectura (1° sec. a.C.) nei sec. 15° e in relazione con le cicliche invenzioni tecnologiche, tendendo a innovare o trasformare le sue abituali pratiche ...
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In senso lato, ogni capacità di agire o di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere [...] di L.B. Alberti, i Commentarii di L. Ghiberti e il De perspectiva pingendi di Piero della Francesca, gli scritti sulla pittura di critico di C. Brandi e di L. Grassi, che tendono a evidenziarne l’astrattezza e la relatività. Un ruolo importante ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...