BEGARELLI, Lodovico
Silla Zamboni
Nacque a Modena tra il 1515 e il 1524 da Giacomo Alberto, fratello di Antonio Begarelli. La data approssimativa della nascita si ricava da un rogito del 15 ott. 1539 [...] rifacendosi allo spirito delle testimonianze più tarde, tende ad enucleare nel corpus begarelliano una serie di e sculture di Modena, Modena 1770, pp. 56 s.; G. Tiraboschi, Notizie de' pittori, scultori... di Modena, Modena 17861 pp. 111, 1-12, 113; ...
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Vedi SURKH KOTAL dell'anno: 1966 - 1997
SURKH KOTAL
C. A. Pinelli
Sotto il nome di S. K. è conosciuto dai 1952 un grande complesso monumentale scoperto nell'Afghanistan del N (12 km a S del moderno [...] grande iscrizione, composta in una lingua che si tende ad identificare con l'antico battriano. Essa è . Bel. Lett., 1957, pp. 176-181; A. Mariq, La grande inscription de Kaniska et l'etéo-tokharien, in Journal Asiatique, CCXVI, 1958; D. Schlumberger, ...
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Ager
F. Fité
Cittadina dei Prepirenei catalani, nella regione di Noguera, a km. 60 da Lérida (Lleida). Conserva importanti testimonianze della romanizzazione, tra le quali è da ricordare un sarcofago [...] battesimale, e resti di una fortificazione, che oggi si tende però a considerare di epoca islamica (Puig i Cadafalch, 1934 Barcelona 1908-1918 (rist. anast. 1983).
P. Sanahuja, Arnau Mir de Tost, Revista de Catalunya 4, 1926, pp. 26-39; 5, 1926, pp. ...
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ANDREA di Onofrio (Andrea Nofri), detto Andrea da Firenze
Oreste Ferrari
Nacque nel 1388 a Firenze, ove iniziò la sua attività di scultore. È ricordato per la prima volta in un atto di pagamento del [...] per la cappella di S. Lorenzo nella chiesa di S. Lucia de' Bardi (o dei Magnoli). Nel 1425 fu chiamato a stimare una quelle sculture nelle quali l'impianto compositivo tardo-gotico tende a slargarsi in una massività già di gusto evidentemente ...
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BELTRANO, Agostino, detto Agostiniello
Robert Enggass
Nacque a Napoli tra il 1614 e il 1618. Le poche notizie che abbiamo della sua vita derivano in gran parte dal De Dominici, il quale lo dice allievo [...] tende però a considerare questa storia come una montatura romantica: lo stesso De Dominici (pp. 99 s.) nota che Paolo de Maria Nuova a Napoli, con Storie del beato. Secondo il De Dominici, Agostino, che aveva ricevuto la commissione, fu costretto a ...
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TRIPOL'IE, Cultura di
T. Passek
E. Castaldi
Cultura preistorica che si estende all'incirca dalla prima metà del III millennio alla fine del II millennio a. C.
È localizzata nella regione delle terre [...] Starčevo (v.). La cultura di T. A, che si tende a suddividere in tre fasi nell'ambito della prima metà del 1957, p. 136 ss.; H. Dumitrescu, Santierul Trainev (Pre-Cucuteni), in Stud. Cerc. de Ist. Veche, V, 1-2, 1954, pp. 38-67; id., ibid., VI, 3 ...
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CIBORIO (ciborium, κιβώριον; in testi tardi anche tegurium, tiburium)
C. Cecchelli
G. Matthiae
Nelle chiese cristiane è una costruzione costituita da quattro sostegni, in genere colonne, raccordati [...] Questo baldacchino fisso, in marmo, aveva infatti delle tende (vela o anche tetravela in alcuni testi, alludendosi pure in modo rudimentale; specialmente nelle medaglie di devozione. Il De Rossi ne dedusse che la forma dei teguri fosse piana e non ...
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SAR-I PUL
C. A. Pinelli
È un moderno villaggio iranico sito nel distretto di Hulvān, 34 km a S-E da Qasr-i Shirin. Nei suoi dintorni - lungo le pareti rocciose con cui terminano le pendici occidentali [...] un ampio kaunàkes frangiato le cade fino ai piedi. Essa tende verso il re stretta nel pugno destro - una piccola 1942, p. 87; R. Ghirshman, Iran, Parigi 1951, pp. 54-56; 116-118; L. Vanden Berghe, Archéologie de l'Iran ancien, Leida 1959, p. 98-102. ...
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COLEBERTI, Pietro
Giovanna Damiani
Pittore, il cui nome ci è noto per un'iscrizione relativa al ciclo di affreschi eseguiti nella chiesa di S. Caterina a Roccantica (Rieti) nella quale sono inoltre [...] giugno del 1430, ed il nome del committente, Armelleo di Esculo de' Bastoni, nominato castellano e governatore di Roccantica dal papa Martino V e di paesaggi, la vivacità rappresentativa, che tende quasi a deformare i tratti fisionomici dei ...
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Accetto
P. Belli D'Elia
Scultore attivo in Puglia nella prima metà dell'11° secolo. Il nome e la fama dell'artista, su cui non si possiede alcun documento, sono affidati a tre sole opere: un pulpito [...] che sulla scorta di Huillard Bréholles (1844) si tende per lo più a riconoscere in un vescovo 1960, pp. 36, 76;
J.R. Gaborit, L'ambon de Sainte Marie de Siponto et les origines de la sculpture romane en Pouille, in Mélanges offerts à René Crozet, ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...