NEMESI (Νέμεσις, Neměsis)
E. Paribeni
Divinità ellenica che insieme a Themis, Ate, Tyche, Heimarmene e le Moirai, impersona alcuni aspetti del senso di giustizia, della retribuzione e del destino degli [...] l'archetipo da cui queste figure derivano abbia già così rappresentato la dea alla metà del V sec. a. C. E la stessa singolarissima come un grande idolo frontale attorniato da piccole Vittorie e trionfante sulla piccola figura umana accosciata che ...
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Vedi ANTEFISSA dell'anno: 1958 - 1994
ANTEFISSA
A. Andrén
Il latino antefixum (plur. antefixa), derivato da ante (avanti) e figere (affiggere) indica, secondo Festo (p. 8), quae ex opere figulino tectis [...] non più da un nimbo, ma dall'elmo stesso della dea, ornato con corna ed orecchie caprine e con una larga , secondo il gusto italico e romano, con motivi figurati a rilievo: Vittoria che porta un trofeo, un trofeo eretto sulla prua di una nave rostrata ...
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TELLŌ (da Tell el-Luh, "colle della tavoletta")
A. Bisi
Odierna località della bassa Mesopotamia. Il nome antico della città è Lagash (shir.bur.la.), scritto ideograficamente.
Il nome di Lagash appare [...] al primo gruppo la "stele degli avvoltoi", ricordante la vittoria di Eannatum su Umma (v. mesopotamica, arte). I temi altri due frammenti di vasi di pietra; l'uno mostra la dea della vegetazione, Nisaba, dalle cui spalle spuntano le spighe; l' ...
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ONATAS (᾿Ονάτας)
S. de Marinis
1°. - Bronzista di Egina, figlio e probabilmente allievo di un Mikon (o Smikon). Attivo nella prima metà del V sec. a. C., nel Peloponneso, e in particolare ad Olimpia, [...] che i Tarentini dedicarono nel santuario di Apollo dopo una vittoria riportata sui Peucezi. O. lo avrebbe eseguito in collaborazione testa equina da cui si ergevano altre forme animali. La dea, avvolta in un lungo chitone nero, sedeva sulle rocce ...
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Vedi NICEA dell'anno: 1963 - 1996
NICEA (Νικαια, Νείκαια; Nicaea)
N. Bonacasa
Città in Bitinia, odierna Iznik, sulla riva orientale del lago Ascania (Iznik Gölü).
La leggenda addita come fondatore il [...] ; Eustath., Il.., ii, 863), forse per celebrare la sua vittoria su Eumene. Dopo la battaglia d'Isso, nel 301, Lisimaco elenco dei monumenti della città: il teatro, il santuario della dea Roma e di Cesare, l'Apollonion, il mercato (costruito da ...
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Vedi MEGARA dell'anno: 1961 - 1995
MEGARA (Μέγαρα)
L. Rocchetti
Città greca, centro politico della Megaride, la regione posta fra l'istmo di Corinto, l'Attica e la Beozia, a breve distanza dal golfo [...] è raffigurato seduto, con uno scettro sulla sinistra ed una Vittoria o un'aquila nella destra tesa.
Sulla collinetta detta collinetta Pausania vede un tempio di Atena con la statua della dea; prossimi a questi sono due altri santuarî di Atena. Il ...
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Vedi AGORAKRITOS dell'anno: 1958 - 1994
AGORAKRITOS (᾿Αγοράκριτος)
M. T. Marabini Moevs
Scultore da Paro, discepolo di Fidia. Fin dall'antichità alcune opere furono contemporaneamente attribuite al discepolo [...] creata in gara con Alkamenes, ma poi, avendo Alkamenes riportato la vittoria, A., dato il nome di Nemesi alla sua statua, la 354 a. C.), da cui si ricava la convinzione che la dea doveva essere assai simile alla Atena Parthènos fidiaca, ma più animata ...
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Vedi CORINTO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CORINTO (v. vol. ii, p. 839)
Ch. K. Williams
Gli scavi dal 1959 hanno ampliato le conoscenze di varî settori della città antica.
Topografia. - La città aveva [...] riconoscere da S verso N, il tempio di Venere sotto l'aspetto di dea della fortuna (Tempio F), il Pantheon (Tempio G), i templi di Eracle poggiano su plinti decorati con rilievi rappresentanti la Vittoria e la Parthia soggiogata.
Le botteghe che si ...
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Vedi PARO dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PARO (Πάρος, Paros)
L. Guerrini
Isola del gruppo meridionale delle Cicladi, situata tra Nasso e Antiparo.
La tradizione attribuisce originariamente a P. una popolazione [...] (Einzelaufnahme, 2395-8) - probabilmente un trofeo per la vittoria su Milziade - che, pur conservando l'antico schema della Cicladico, un altare arcaico di Artemide, e un secondo altare della dea, e un tempio dorico in antis della fine VII-inizio VI ...
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FORTUNA (Fortuna, Fors)
M. Floriani Squarciapino
Il culto che sin dai tempi più antichi ebbe in Roma e nelle regioni finitime Fortuna, personificazione dell'influenza capricciosa e variabile che si manifesta [...] accompagnano spesso anche il globo su cui poggia il timone o su cui sta la dea stessa (come su una moneta di Galba [Cohen, Monn. Emp., 191] in , dio dei commerci; spesso a Marte ed alla Vittoria.
Non è facile stabilire quando siano stati creati i ...
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colto
cólto agg. e s. m. [lat. cŭltus, part. pass. di colĕre «coltivare» adoperato anche come agg.]. – 1. a. Coltivato: terreni c. e incolti. b. s. m., letter. Campo, terreno coltivato: Giù per lo c. tra le dure zolle (G. Cavalcanti); per...