Vedi SIRACUSA dell'anno: 1966 - 1997
SIRACUSA (Συρακούσαι; Syracusae)
G. V. Gentili
M. T. Currò Pisanò
L'antica città, sorta nella Sicilia sud-orientale, occupava oltre all'isoletta di Ortigia, lunga [...] e Ospedale Civile (ex Giardino Spagna), attraverso piazza della Vittoria, si stendeva almeno fino all'incontro di Via Enna nella quale il Pace inclinava a riconoscere la riproduzione della dea dell'Athenaion.
Se i ricordati con i monetali ci ...
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Vedi FIDIA dell'anno: 1960 - 1994
FIDIA (Φειδίας, Phidias)
G. Becatti
Scultore ateniese, figlio di Carmide, fratello (Plin., Nat. hist., xxxv, 54 e xxxvi, 177) o zio (Strabo, viii, 354) del pittore Panainos. [...] poi di empietà (asèbeia) per aver raffigurato se stesso sullo scudo della dea. Si hanno due versioni della sua fine, una che lo dice egli l'avesse eseguita più tardi, in occasione della vittoria del 436 del fanciullo. Durante il soggiorno ad Olimpia ...
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TESEO (Θησεύς)
E. Paribeni
È insieme con Eracle l'eroe più glorioso e più popolare del mondo ellenico. Tale popolarità peraltro è un fatto relativamente recente e dovuto in massima parte al sempre più [...] , come per conseguarla a T. dopo la conclusione sicuramente vittoriosa del combattimento.
Un altro motivo che rivela T. inserito in in una hydrìa del Pittore di Syleus a Copenaghen la dea si interpone a separare gli amanti, allontanando con il gesto ...
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GRAMMATICA, Antiveduto
Roberto Cannatà
Nacque nei pressi di Roma dai senesi Imperiale e Artemisia Camoja (Baglione; Forcella). Non si conosce l'esatta data di nascita collocabile sul finire del 1570 [...] equilibrio tra classicismo, carraccismo e caravaggismo. La dea è rappresentata pensosa, mentre medita sulla vanità dell città il 17 sett. 1634 nella casa del Cartolo a strada Vittoria. Anche Mancini parla bene del promettente giovane pittore: "che non ...
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VENERE (Venus, etr. Turan)
J. Charbonneaux
Le origini della V. romana sono oscure e discusse; ma l'evoluzione della sua personalità e la storia del suo culto hanno un interesse psicologico e politico [...] come il giudizio di Paride o la leggenda di Adone, mostra la dea, nuda o vestita, nel suo ruolo di amante o di protettrice degli Strumento di purificazione, il mirto era anche simbolo di vittoria riservato all'ovatio, come l'alloro al trionfo. L ...
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Vedi PALESTINA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALESTINA
M. Avi-Yonah
La storia della P. è stata determinata prevalentemente dai fattori geografici: le sue piccole proporzioni le impedirono di avere, [...] ): sono piccole placche di ceramica raffiguranti una dea nuda vista frontalmente, con accentuati caratteri sessuali diffusione pare non siano stati estranei i Filistei.
La vittoria della nazione israelita sulla pressione filistea avvenne per opera ...
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PERICOLI, Niccolo, detto il Tribolo
Alessandra Giannotti
PERICOLI, Niccolò, detto il Tribolo. – Nacque a Firenze il 17 maggio 1497 dal legnaiolo Raffaello di Niccolò, detto Riccio de’ Pericoli, e da [...] Francesco I e suo procacciatore di opere d’arte, la Dea della natura. Il marmo, nato quale supporto di un vaso Tornato a Firenze lavorò nel 1536 allo stemma in pietra con due Vittorie per la Fortezza da Basso (Raccolta di lettere, 1759) e, sotto ...
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Vedi MALTA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MALTA
F. Biancofiore
Preistoria e protostoria. L'arcipelago maltese, che prende nome dalla maggiore delle sue tre isole (Malta, Comino e Gozo), riveste una importanza [...] Ggantija, da Hagar Qim;
3) figure cultuali che rappresentano la Dea Madre coricata: esempi dallo stesso ipogeo di Hal Safleni;
4) , unguentarî. Nel territorio di Rabat e di Vittoria sono stati scoperti diversi ipogei cartaginesi. L'arcipelago ...
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CIRCO E IPPODROMO (circus, ἱππόδρομος)
G. Forni
S. Meschini
G. Forni
Campo ed edificio destinati alle corse dei carri e dei cavalli (il circo servi talvolta anche per lo svolgimento di ludi gladiatorî [...] ad essa un edificio tetrastilo con cinque uova, un obelisco, una Vittoria su colonna, un architrave su due colonne a cui è addossata una ed accanto una testa di leone (la parte inferiore della dea e del leone è nascosta da un cespuglio di alloro). ...
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MARTE (Mars)
G. Gualandi
Dio indigeno molto venerato dai popoli italici principalmente come protettore di tutte le attività guerresche. Presenta caratteri più complessi rispetto ad Ares (v.), a cui viene [...] M. nudo, ma con elmo, scudo e lancia, è tenuto dalla dea sopra un grosso pìthos, da cui escono fiamme.
Anche nell'antica Roma dove la testa elmata di M. appare tra Iupiter e la Vittoria.
Nelle province,e soprattutto nel territorio celtico, il culto di ...
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colto
cólto agg. e s. m. [lat. cŭltus, part. pass. di colĕre «coltivare» adoperato anche come agg.]. – 1. a. Coltivato: terreni c. e incolti. b. s. m., letter. Campo, terreno coltivato: Giù per lo c. tra le dure zolle (G. Cavalcanti); per...