Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Nuove religioni e culti misterici
Lara Sbriglione
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I Romani hanno sempre integrato nella propria religione [...] spesso seduta sul trono tra due leoni, con una corona turrita sul capo e in mano un timpano e i cimbali. Insieme alla dea arriva anche il suo compagno, amante e sacerdote, il giovane Attis. Il mito racconta che Attis si evira sotto un albero di pino ...
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(lat. Iuno)
Religione
Antica divinità latina, divenuta la massima divinità femminile della religione romana antica nel momento della sua sistemazione nel culto della triade capitolina, con Giove e Minerva. [...] G. Sospes o Sospita Mater Regina a Lanuvio. L’epiteto di Moneta (nel senso di «ammonitrice») con il quale la dea era venerata in un tempio sulle pendici capitoline, adiacente alla zecca, spiega il nome dato al metallo, coniato appunto in prossimità ...
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(gr. Φάνης) Creatura originaria del sistema mistico orfico. Nato dall’uovo primordiale deposto da Nyx (la dea Notte), manifesta nel nome il suo carattere di realtà ‘che mostra’, che cioè rende manifesto [...] ciò che era latente e implicito (la stessa creatura ha per nomi anche Protogono, il ‘Primo nato’, ed Eros) ...
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BATTISTI, Lucio
Alessandro Bratus
Nacque a Poggio Bustone, nel Reatino, il 5 marzo 1943, da Dea Battisti e Alfiero Battisti, impiegato amministrativo in una ditta che gestiva la riscossione delle imposte [...] comunali. Era il primogenito della famiglia, la sorella Albarita venne al mondo nel 1946, poco prima del trasferimento nella frazione di Vasche di Castel Sant’Angelo a partire dall’anno successivo, ...
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MATRALIA
Gioacchino MANCINI
. Nell'antica Roma, l'11 giugno si sacrificava, durante le sacre di Vesta, alla Dea Bona, sotto il nome di Matuta; quel giorno festivo prendeva il nome di Matralia. L'offerta, [...] Vestalia, consisteva in una rustica focaccia, abbrustolita in un vaso fittile, riscaldato, posta dalle matrone sull'ara della dea. Nei giorno stesso si celebrava una strana cerimonia, della quale è difficile determinare l'origine. Si conduceva nel ...
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taurobolio Particolare sacrificio di un toro, legato, nel mondo greco-romano e orientale, al culto della dea Cibele; originario dell’Asia Minore, si diffuse in Occidente, specie nelle Gallie, soprattutto [...] a partire dal 2° sec. d.C. La ragione immediata del sacrificio cruento era quella di cospargere del sangue della vittima la persona del devoto a cura del quale il t. si effettuava. Il devoto veniva introdotto ...
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Festa attica celebrata in onore delle divinità eleusine, e specialmente di Demetra, in quanto "dea delle aie" (αλως "aia"). Essa corrispondeva, così, alla festa che in altre parti della Grecia aveva il [...] nome di Talisie (Θαλύσια: su cui cfr. Teocrito, VII). Festa tipicamente agricola, le aloe avevan luogo nel mese Poseideone, al tempo della vendemmia e della raccolta dei frutti e comprendevano anche cerimonie ...
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(lat. Minerva) Antica divinità italica, entrata presto, probabilmente attraverso gli Etruschi, nel novero delle divinità dei Romani; in seguito fu identificata con la greca Atena. Il suo culto fu introdotto [...] antico ancora, forse del 6° sec. a.C. e quindi di età regia, un tempio sull’Aventino. Il primitivo culto della dea fu diffuso nel popolo da artigiani etruschi e il tempio sull’Aventino fu anche in seguito considerato come il centro religioso delle ...
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Vedi TERRACOTTA dell'anno: 1966 - 1997
TERRACOTTA (v. vol. vii, p. 732)
P. D'Amore
A. L. D'Agata
G. Greco
M. J. Strazzulla
B. Genito
C. Lo Muzio
A. A. Di Castro
F. Salviati
p. 732). Vicino Oriente. [...] ellenistica. Tra il I sec. a.C. e il III sec. d.C. i tratti figurativi di origine occidentale scompaiono gradualmente; la dea indossa un mantello scollato e decorato e un copricapo, una mano è abbassata, come sembra, a reggere un lembo della veste, l ...
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BUBASTIS
S. Donadoni
Località del Delta, sede del culto di Bast (v.). Il tempio principale della dea risale certo all'Antico Regno, come è mostrato da trovamenti di oggetti di quell'epoca; ma fu sostituito [...] da edifici più recenti di Ramesses II (XIX dinastia) e più di Osorkon II, re della XXII dinastia che aveva fatto della città la capitale. Del piano dell'edificio non è rimasto molto, ma i numerosi frammenti ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...