. Divinità romana personificante l'unione politica dei cittadini o anche l'affetto dei parenti e soprattutto dei coniugi: durante l'Impero, quando le lotte dei partiti furono sostituite dalle sanguinose [...] , assai varie nel tipo, ma tutte poco caratteristiche. Talora le imperatrici furono rappresentate sotto l'aspetto della dea.
Bibl.: E. Pottier, in Daremberg e Saglio, Dictionnaire des antiquités gr. et romaines, I, 1434; Aust, in Pauly-Wissowa, Real ...
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LINDOS (Λίνδος)
A. Di Vita
Città quasi al centro della costa meridionale dell'isola di Rodi a 56 km dal capoluogo. L'abitato antico occupava la valle ad emiciclo nella quale sorge anche la cittadina [...] venendo dall'Egitto, avrebbe con le sue figlie svernato appunto a L. ed insieme ad esse avrebbe consacrato ad Atena un simulacro della dea in legno, in testimonianza della loro pietà (Diod., v, 58,1; Strabo, xiv, 2, ii).
In realtà il nome stesso di L ...
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SORS
C. Saletti
Su un denario di M. Pletorio Cestiano appare il busto di un ragazzo con una tavoletta recante l'iscrizione sors.
Molte sono state le interpretazioni, tra cui, ripetutamente avanzata [...] prenestino della Fortuna, i quali portavano la cassetta contenente le sorti, e le sorti stesse (v. palestrina). Altre raffigurazioni riferibili alla dea S. non sono note.
Bibl.: E. Babelon, Monn. Rép., II, p. 315 s., n. 10; R. Peter-Höfer, in Roscher ...
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OPS
Nicola TURCHI
. Divinità romana che protegge la copia del grano una volta riposto nel granaio, e perciò in stretta relazione con Conso, di significato affine: essa prende l'epiteto di Consiva. L'associazione [...] con Ops altre divinità di significato affine, come la Dea Dia e Acca Larenzia.
Le Opiconsivie si svolgevano nella si hanno altre notizie sullo svolgimento della festa.
Un tempio della dea stava sul Campidoglio in località non precisabile, e la sua ...
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Nato a Lida nel 1840, compì i suoi studî a Vilna, Varsavia, Monaco e Parigi. I suoi migliori quadri sono i Funerali di Gediminas, Nelle rovine del tempio di Perkunas, Milda, o la dea dell'amore nella mitologia [...] lituana, e L'ultimo Kriviu Krivaitis o gran sacerdote lituano. Seguendo la moda allora imperante in Europa, predilesse i soggetti storici. Nei suoi quadri, privi di drammaticità e di larghezza decorativa, ...
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DENDERAH
S. Donadoni
In Alto Egitto, è una delle città egiziane che meglio conservano un vasto complesso di templi in gran parte risalenti alla stessa epoca. Il luogo, sacro dalla più antica storia [...] egiziana alla dea Ḥatḥōr, deve aver avuto un suo tempio arcaico; ma successivamente deve essere stato distrutto e ricostruito. Frammenti architettonici varî lo indicano chiaramente. L'attuale complesso monumentale è però tutto di epoca tolemaica ...
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PATRUCLE
S. de Marinis
Nome etrusco di Patroclo (v.). È attestato nella Tomba François di Vulci, dove l'iscrizione hinthial patrucles (ombra di Patroclo), designa appunto l'immagine dell'eroe morto [...] che simbolicamente presenzia, insieme alla dea Vanth e a Charun e accanto ad Agamennone e ai due Aiaci, al sacrificio dei prigionieri troiani che Achille (rappresentato appunto al centro della scena con la spada in mano e un troiano morto ai piedi) ...
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(gr. Νιόβη) Mitica figlia del re lido Tantalo e sposa del tebano Anfione; poiché, fiera della sua numerosa prole, si vantava di essere superiore a Latona, i suoi figli furono uccisi da Apollo e Artemide, [...] figli della dea. Pur convertita in pietra dal dolore, non cessò di piangere. Il mito ebbe varie versioni, una delle quali distingueva una N. argiva, figlia di Foroneo e della ninfa Teledice, madre di Pelasgo.
Più volte N. fu raffigurata nell’episodio ...
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(ant. alto-ted. Frij) Grande divinità femminile del paganesimo germanico; connessa con la fecondità. Il suo nome significa ‘moglie’ e F. è infatti moglie per eccellenza, in quanto sposa di Odino e madre [...] di Baldr; è anche la dea dell’amore, della felicità coniugale e della casa. Da lei prende nome un giorno della settimana (ted. ant. Friatoc, anglosass. Frizedaeg, calco del lat. dies Veneris).
Conocchia di F. Nome popolare dato nei paesi nordici alla ...
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PRITANEO (πρυτανεῖον, prytanäum)
Paola Zancan
Cuore della città, penetrale urbis, il pritaneo dovette esistere in ogni città greca e custodire fra le sue mura il focolare comune e il fuoco sacro divinizzato [...] sotto il nome della dea Estia. Sull'altare comune si offrivano i sacrifici solenni. Nessuna città potendo essere senza pritaneo, quando si fondava una colonia, gli emigranti sottraevano al focolare della metropoli il fuoco sacro che doveva essere ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...