minerva
Apparecchio gessato, o di altro materiale rigido, che racchiude il capo, il collo e il torace, usato per immobilizzare la porzione cervicale della colonna vertebrale nella tubercolosi ossea delle [...] vertebre cervicali, nelle fratture e nelle lussazioni ivi localizzate. Dal nome della dea Minerva, come è rappresentata nella statua Parthenos di Fidia, della quale l’apparecchio ortopedico ricorda vagamente la parte superiore. ...
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Attore cinematografico statunitense (n. New Haven, Connecticut, 1967). Nel 1992 ha debuttato sul grande schermo nel thriller Past midnight (Le mani della notte), per poi cimentarsi con esito in ruoli tra [...] loro molto diversi. Dopo la commedia brillante Mighty Aphrodite (1995, La dea dell’amore) ha recitato in Saving private Ryan (1998, Salvate il soldato Ryan), Planet of the apes (2001, Il pianeta delle scimmie) e Sideways (2004), tra gli altri. G. ...
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Sito archeologico egiziano, noto oggi come Naga el-Gherira, a S di Luxor, sulla riva occidentale del Nilo. Il nome arabo deriva dall’antico egiziano Inrty («due colline»). In età greca G. era conosciuta [...] come Afroditopolis e Pathrus, dal culto locale della dea Hathor. Nel corso di numerose campagne di scavo (1910-37), dirette da E. Schiaparelli e poi da G. Farina, sono emerse testimonianze eccezionali della vita quotidiana, dell’arte, della scrittura ...
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ONATAS
A. Stazio
2°. - Il nome ᾿Ονάτα, di dubbia lettura, ricorre su una calcedonia scaraboidale del British Museum (Londra), con Nike che adorna un trofeo. Il motivo, frequente sulle monete, è qui [...] finemente adattato all'ovale della gemma: il corpo della dea sboccia, flessuoso, dalle pieghe del mantello che richiamano l'incorporea tenuità dei panneggi postfidiaci, mentre la morbidezza del nudo contrasta vivacemente con la ruvida superficie ...
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Vedi BENEVENTO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
BENEVENTO (v. vol. II, p. 50)
D. Giampaola; E. Simon
Recenti scavi e un sistematico programma di archeologia urbana stanno fornendo contributi notevoli alla [...] Fortuna Redux era posto alla porta meridionale della città di Roma, presso Porta Capena, da dove parte la Via Appia. Quella era la dea che nel 19 a.C. aveva riportato sano e salvo Augusto dall'Oriente, e Traiano faceva ritorno lungo la stessa via. L ...
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Comune della prov. di Avellino (14,3 km2 con 879 ab. nel 2008). Il centro è posto a 750 m s.l.m., nell’alta valle del Fredane, affluente del Calore. Turismo.
Nel suo territorio sono stati trovati i resti [...] di un santuario della dea Mefite, il cui culto è da mettere in relazione con l’esistenza di un laghetto con sorgenti solforose ed esalazioni mefitiche. Dal santuario provengono oggetti votivi (terrecotte figurate, bronzetti, figure in legno) e monete ...
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ERITTONIO (᾿Ερυχϑόνιος, Erychthonios)
G. Becatti
Nato dall'amore di Efesto per Atena, dal seno di Ghe fecondata dal dio; accolto da Atena che lo chiude in una cista insieme con uno o due serpenti, affidandolo [...] alle tre figlie di Cecrope. Queste, contro il volere della dea, aprono la cista, da cui esce, secondo le differenti Atena nel suo tempio e si acciambella sotto lo scudo della dea. Accanto a questo mito, di origine ionica, si intrecciano altri ...
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PHERSIPNAI
S. de Marinis
Nome etrusco di Persefone, attestato nella Tomba dei Velii (o Golini II) di Orvieto e nella camera più antica della Tomba dell'Orco di Tarquinia, databili entrambe, con una [...] è più specificamente caratterizzata come divinità infernale: è cioè anguicrinita.
In generale, per tutte le altre rappresentazioni della dea nell'arte etrusca v. persefone. Tuttavia si può ricordare ancora la perduta Tomba Campanari di Vulci, dove l ...
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SULEVIAE (Suleviae)
P.-M. Duval
Dee galliche conosciute in epoca romana in Gallia, Britannia, Dacia, Roma da alcune iscrizioni latine.
Esse sono talvolta associate ad Epona; sono dee madri il cui nome [...] si avvicina a quello della Minerva brettone Sul, che era una dea guaritrice della quale a Bath (Inghilterra) esiste il santuario. Le S. sono, come le Proxumae, delle madri celtiche paragonabili anche alle Giunoni romane.
Bibl.: Heichelheim, in Pauly- ...
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Nell’antica Roma, la donna maritata, libera di origine: nel termine è implicito il concetto di nobiltà di natali e di onestà e riserbo femminile. Matronalie Antica festa romana in onore di Giunone Lucina, [...] celebrata alle calende di marzo nel boschetto intorno al tempio della dea sull’Esquilino; si dava piena libertà alle schiave, che venivano servite a cena dalle padrone stesse. ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...