Nell’Hymne à la Beauté, Charles Baudelaire s’interroga sull’origine della bellezza, scorgendo in essa una tensione altalenante tra un lato infernale e uno divino, tra uno luminoso e uno oscuro: una ambivalenza [...] […] ma di ricchissimi gioielli […] Ogni sua posa è statuaria, ogni suo gesto plastico. Ha l’incesso regale. Voluttuosa come una Dea, è più Dea che donna (Disposizione scenica 1887: 3).La donna di Boito è sensuale e il suo grado di voluttà è tale da ...
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Il mare e il ritorno del passato: tra ricongiungimento e separazione degli affetti. Riflessioni sulla tragedia euripidea) Alla dimensione del mare, nell’àmbito della tragedia greca, è legata una sfera [...] Artemide e la comparsa poi di Atena ex-machina a convincere Toante della necessità di lasciare andare gli stranieri. La dea infatti sancisce la necessità per Oreste di esser giunto in quella terra, in seguito all’oracolo pitico, affinché riportasse ...
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Anna Giurickovic DatoLa divoratriceTorino, Einaudi, 2023 Un’esperienza di lettura affascinante La Divoratrice, racconto scritto da Anna Giurickovic Dato ed edito da Einaudi nella collana di eBook Quanti.Un [...] consegnano una strumentazione oratoria tale da riconoscere la malattia della donna e provarne vergogna: «avrei voluto appartenere a una dea, non a un mostro». Intanto la divoratrice è accerchiata (questa una delle cose più interessanti del testo) dai ...
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In Un’affollata solitudine. Per una sociologia della lettura (Carocci, 2023), Daniele Garritano si propone un’indagine a partire da «un’interrogazione sulla costruzione di orizzonti di senso, e cioè sulla [...] di lettura e degli effetti di dislocazione che può attivare nei processi di soggettivazione. In altri termini, l’dea di una lettura estrattiva – orientata cioè al profitto intellettuale – mi sembra incapace di attivare quel gioco della dislocazione ...
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Un autore può battezzare i propri personaggi ricorrendo a forme lessicali curiose o rare, oppure banali e consuete. Inoltre si può misurare il suo impegno o la sua pigrizia onomastica lungo il gradiente [...] – ma per le sue femmes fatales, e sia pure nel tentativo letterario di dissolverne il ruolo – si accontenta, accanto a Eva, Dea o Adria, di Luciana (Il figlio di due madri), nome che nel 1929 più che a «una sintesi moderna di caratteri ottocenteschi ...
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Sfogliando la sezione Atlante del pregevole libretto di Enzo Caffarelli intitolato Parole comuni da nomi propri è possibile fare il giro del mondo attraverso 1.072 deonimici, classificati attraverso le [...] di Maria’, con riferimento alla leggendaria alchimista sorella di Mosè); cereale (dal lat. cereālem, derivato di Ceres, nome della dea romana delle messi).sec. XVII: lacrima Christi ‘pregiato vino bianco’ (dal lat. lăcrĭma Christi ‘lacrima di Cristo ...
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Il canto XXXIII del Paradiso di Dante inizia con la preghiera di San Bernardo alla Madonna: gli occhi di Maria fissano San Bernardo e poi si alzano verso Dio, Dante è colto dall’impossibilità di esprimere [...] d’Oileo, odiato da Atena per il sacrilegio commesso nell’usare violenza a Cassandra, che si era rifugiata all’altare della dea: durante il suo viaggio di ritorno, una tempesta distrusse molte navi, fra cui quella dello stesso Aiace; l’eroe chiese ...
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Davide Di FalcoGiacomo Debenedetti in «Nuovi Argomenti»: appunti su lingua e stilein AA.VV., «Nuovi argomenti» 1953-1980. Critica, letteratura e societàAtti del Convegno di Studi – Pisa 26-28 ottobre 2022a [...] gli stessi dubbî circa rinunziato), caso che, il participio concordato («nei tre libri che finora ha pubblicati»; «Forse la dea della ragione era comparsa a rimeritare Arturo delle prove che aveva durate») e il participio passato di essere nel ruolo ...
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Com’è tradurre il più lungo romanzo americano (i.e. statunitense) di sempre? Cercheremo di rispondere a questa domanda con varie suggestioni e impressioni.Parliamo di Donne e uomini (Women and men) di [...] ecc.), scanditi da tre generi di capitolo, fra l’altro: con titolazione regolare («Cosa fu a trovare Grace Kimball, dea parecchio presa» – riguarda la trama principale); titolazione in maiuscolo («TRA NOI: RESPIRI E VAGITI» – una trama più misteriosa ...
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A compiangere la morte funesta di Fetonte, punito da Zeus per aver incendiato le terre d’Africa col carro paterno, vi è anche Cicno, signore dei Liguri, musico dalla voce melodiosa, legato al figlio di [...] indicava l’animale castrato (ThLL 8:155) offerto in sacrificio alla dea Maia, venerata nella Roma dei primi secoli (Grimal 1996, p. anubi (Papio anubis, anche noto come babbuino verde); dalla dea Astarte, la Grande Madre dei fenici, deriva astartide, ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...
Nella mitologia classica, divinità femminile. Grandi d. o, semplicemente, le dee erano comunemente designate Demetra e Core, unite nel mito e nel culto di Eleusi.
dea (dia)
Beatrice Guidi
Nel senso proprio di " divinità " femminile della mitologia classica, in Vn XXV 9 Iuno, cioè una dea nemica de li Troiani, parloe ad Eolo, segnore de li venti; in Cv IV XII 7 ecco Boezio in quello De Consolatione dicente:...