SOTERIA (Σωτηρία)
C. Saletti
Personificazione della salvezza, il cui culto è molto antico.
Pausania (vii, 21, 2) ricorda a Patrasso un tempio e un ἄγαλμα della dea, eretti da Euripilo dopo la sua guarigione [...] dalla pazzia. Un secondo tempio di S., il cui ἄγαλμα solo i sacerdoti potevano vedere, è ricordato in un altro passo di Pausania (vii, 24, 2) relativo ad Aigion. Un'iscrizione a S. era nell'Asklepieion ...
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Vedi MESOPOTAMICA, Arte dell'anno: 1961 - 1995
MESOPOTAMICA, Arte
H. A. Groenewegen-Frankfort
Il termine Mesopotamia è greco (Μεσοποταμία) e indica la regione dell'Asia Anteriore compresa tra i fiumi [...] con il quale il suo nome fu scritto in tempi più tardi. Essa è più alta del sacerdote che le offre un cesto di frutta. Dietro la dea è la figura di un montone che sostiene un edificio a due piani su cui sono un uomo ed una donna: il senso di questa ...
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MELOSA (Μέλοσα)
L. Rocchetti
1°. - Nome con cui è chiamata Latona su un'anfora campana con la figurazione della lotta di Apollo con Titios, al Louvre; la dea è raffigurata stante, con lungo chitone, [...] himàtion che copre anche parte della testa, cinta da un diadema.
Bibl.: Mon. Inst., 1856, tav. X; Höfer, in Roscher, II, 2, 1894-97, c. 2649, s. v ...
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Vedi AVENCHES dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
AVENCHES (v. vol. i, pp. 936 ss.)
F. Parise Badoni
Aventicum, il cui nome va ricollegato a quello della dea celtica Aventia, probabilmente dopo il pericolo [...] di distruzione cui andò incontro nel 69 d. C. da parte delle truppe di Vitellio (Tac., Hist., i, 68 ss.), venne istituita colonia coi Flavi nel 73-74 d. C. Quest'ultima notizia sarebbe però unicamente ...
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CLEOBI e BITONE (Κλέοβις; Βίτων)
C. Caprino
Figli, secondo una leggenda narrata da Erodoto (i, 31), di Cidippe, sacerdotessa di Hera di Argo.
In occasione di una festa della dea, dovendo la madre essere [...] perchè ai suoi figli fosse data la migliore ricompensa per il loro atto di amore filiale, essi ebbero come premio dalla dea la morte.
Fonti letterarie riferiscono di opere d'arte a Delfi, Argo e Cizico raffiguranti i due fratelli. Le due celebri ...
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CAELESTIS
S. Meschini
La C. dei Romani deriva dalla Tanit punica, venerata a Cartagine e derivata a sua volta dall'Astarte fenicia, benché alla sua formazione abbiano contribuito divinità siriache come [...] Romano il culto di Tanit continua e si estende sotto il nome di C., che fu identificata più tardi con Giunone, Cibele, Bona Dea, Diana e Venere Urania, e si diffonde oltre che in Africa, in Italia e nella stessa Roma, nella Spagna e nella Britannia ...
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CONCORDIA
P. Mingazzini
Divinità romana personificante l'unione politica, o anche l'affetto dei parenti e soprattutto dei coniugi; durante l'Impero, quando le lotte dei partiti furono sostituite dalle [...] stessa) ce lo attesta una moneta di Tiberio, che ci mostra la dea sotto tale aspetto nell'interno del tempio.
L'altro tipo, stante, è dal primo e quindi anche dalla statua di culto urbana. La dea sta in piedi, perché ciò più si adatta ad un essere ...
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STEIRITIS (Στειρῖτις)
C. Saletti
Appellativo di Demetra nella città di Steiris nella Focide. Nel santuario che ivi si trovava (Paus., x, 35, 10) era conservata una statua della dea in marmo pentelico, [...] che la rappresentava come portatrice di fiaccole.
Bibl.: O. Höfer, in Roscher, IV, 1906-15, c. 1422, s. v.; Gebhard, in Pauly-Wissowa, III A, 1929, c. 2306, s. v.; P. E. Arias, La Focide vista da Pausania, ...
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ATTEONE (᾿Ακταίων, Actaeon)
G. Cressedi
Figlio di Aristeo e di Autonoe.
Fu allievo di Chirone, che ne fece un valentissimo cacciatore. Insuperbito da questa sua qualità, A. si vantò di superare nel tiro [...] come nel cratere attico a figure rosse del Pittore di Pan, nel museo di Boston. Così in una metopa del tempio E di Selinunte la dea, forse senza arco, aizza i cani contro A. coperto di una spoglia di cervo. Simile scena si ritrova in un vaso a figure ...
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MENAICHMOS (Μέναιχμος, Menechmus)
G. Cressedi
Scultore di Naupatto, operante circa la metà del V secolo. Eseguì con il concittadino Soidas la statua crisoelefantina di Artemide cacciatrice per Calidone, [...] dove la dea aveva l'epiteto di Lafria.
Pausania (vii, 18) afferma che Ottaviano, dopo la distruzione di Calidone, donò rovescio una immagine di Artemide tra un altare ed un cane; la dea in abito amazzonio ha la mano destra al fianco e nella sinistra ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...