L'archeologia delle pratiche cultuali. Estremo Oriente
Maria Carlotta Romano
Gli oggetti del culto e i materiali votivi
Cina
In tutto l'Estremo Oriente la generalizzata adozione di materiali deperibili [...] e punta arrotondata, evidentemente inutile a scopo di offesa, sia dal fatto di aver costituito il più antico simbolo della Dea del Sole, Amaterasu-o-mi-kami, la più importante divinità del Giappone. Ancora di epoca Yayoi sono delle tavolette e ...
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Vedi KASSOPE dell'anno: 1973 - 1995
KASSOPE (Κασσώπη)
S. I. Dakaris
Una delle più grandi e più importanti città dell'antico Epiro e una delle meglio conservate; occupava una posizione strategica al centro [...] si trovano i resti dell'unico tempio probabilmente dedicato ad Afrodite, dea principale della città.
Culto. - Per i culti di K. l rovesao un serpente arrotolato o una colomba, il simbolo della dea, entro una corona di ulivo. Non è sicuro (Franke) ...
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ASSIRA, Arte
G. Furlani*
L'Assiria, cioè la regione che si estende dal fiume Khābūr alla zona ad E del corso superiore del Tigri (v. cartina sotto Mesopotamia), non ebbe fino alla seconda metà del II [...]
Scene di adorazione sono molto comuni. Spesso il fedele è nell'atto di comando o precatorio davanti a un dio o alla dea Ishtar. Questa porta spesso attorno alla parte mediana del corpo un grande cerchio arieggiante la forma di un'aureola, la quale è ...
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Vedi NIPPUR dell'anno: 1963 - 1996
NIPPUR (sumerico Nibru; od. Nuffar)
C. A. Pinelli
Città sumerica, fu per circa 2500 anni il centro religioso e culturale della pianura mesopotamica. Essa si trovava [...] a N ed a S-E del santuario di Enlil. Di questi il più importante è senz'altro il tempio dedicato a manna, dea della guerra e dell'amore, assimilata in seguito con Ishtar (v.).
La costruzione, di notevoli proporzioni, seguiva lo schema classico dei ...
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KYKNOS (Κύκνος)
G. Gualandi
1°. - Eroe crudele e selvaggio, figlio di Ares e di Pelopeia, che assaliva i viandanti sulla strada fra Tempe e le Termopili, uccidendoli per costruire con i loro crani un [...] Sul cratere B 364 di Londra K. è addirittura in fuga su una quadriga, lasciando a combattere il padre e Atena. La dea sostituisce Zeus al centro, dai primi del V sec. (anfora 460 di Monaco, mentre sulla lèkythos 50561 di Villa Giulia la sostituzione ...
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BRYGOS, Pittore di
S. Stucchi
Ceramografo attico della tecnica a figure rosse. Prende nome dal ceramista che eseguì tutti i vasi da lui dipinti a noi noti. Di tredici vasi firmati da Brygos con epòiesen, [...] destra con gesto di blando e interrogativo rimprovero, tipicamente mediterraneo, ed Eracle irrompe brandendo arco e clava in difesa della dea; né meno caratteristiche (nel kàntharos di Boston n. 95.36) quelle di Zeus, dal petto e dal ventre villosi ...
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GALATEA (Γαλάτεια, Galatēa)
C. Caprino
Nereide, figlia di Nereo e di Donde, in origine personificazione della lattea spuma del mare, in seguito considerata anche in relazione con il latte degli animali.
Secondo [...] da Nemi, ora a Roma del Museo delle Terme, sono rappresentate le maschere dei due innamorati. L'identificazione con G. della dea che cavalca un kètos scortata da un Tritone su un vaso etrusco a Volterra è incerta.
Monumenti considerati. - Pittura di ...
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Vedi PARO dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PARO (Πάρος, Paros)
L. Guerrini
Isola del gruppo meridionale delle Cicladi, situata tra Nasso e Antiparo.
La tradizione attribuisce originariamente a P. una popolazione [...] era un tèmenos arcaico con altare di roccia di Apollo risalente al Proto-Cicladico, un altare arcaico di Artemide, e un secondo altare della dea, e un tempio dorico in antis della fine VII-inizio VI sec. a. C.; nella parte a S sono varî ambienti per ...
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GUMELNIŢA, Civiltà di
V. Dumitrescu
Cultura eneolitica della pianura danubiana in Romania e della metà orientale della Bulgaria, fino ai Balcani.
Le importanti scoperte fatte nella stazione eponima [...] contrade, tanto dal punto di vista tipologico, quanto da quello del contenuto ideologico, in stretto legame col culto della dea-madre della fecondità. Insieme alle statue si trovano anche dei phalloi in argilla, come in Anatolia. Le piccole statuette ...
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HADES ("Αιδης, ᾿Αΐδης, dor. Αἵδας)
P. E. Arias
Figlio di Kronos e di Rhea che ebbe in sorte, nella divisione del mondo tra i tre fratelli, l'Oltretomba. In Hymn. Hom., in Dem., 17, considerato re dell'Aldilà [...] .
Nei sarcofagi romani H. appare soprattutto come rapitore di Persefone, talora senza attributo e qualche volta con Cerbero accanto alla dea, come nella scena di ἄνοδος di un sarcofago di Mantova e talora con scettro e tazza nelle mani, o vicino alla ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...