Vedi EPIDAURO dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
EPIDAURO (ἡ ᾿Επίδαυρος, Epidaurus)
B. Conticello
Città del Peloponneso, nòmos di Argolide, posta nella penisoletta di Aktè (oggi Nisi), nel Golfo Sarònico. [...] delle sime erano coperti, anziché con le solite teste di leone, con teste di cane, in omaggio alla dea cacciatrice. Pare accertato che il tempio non avesse decorazione frontonale, ma solo degli acroteri marmorei raffiguranti Vittorie alate eseguite ...
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Vedi TREVIRI dell'anno: 1966 - 1997
TREVIRI (Augusta Treverorum)
M. Frisina
Città della Germania nella valle della Mosella, sede della tribù dei Treviri. Cesare conquistò il territorio nel 57 a. C.; [...] da portico di forma quasi quadrata, di una dozzina di metri di lato. Si sono rinvenute due iscrizioni che menzionano la dea Ritona. Ad O si incontrano le fondazioni (m 15 × 12) di un grande tempio circondato da portico. Una piccola costruzione ...
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Scienza egizia. Geografia
Horst Beinlich
Friedhelm Hoffmann
Geografia
Carte geografiche, elenchi topografici, processioni, testi di esecrazione
di Horst Beinlich
La rappresentazione geografica degli [...] . Nella Litania di Tebe la Vittoriosa sono filtrati solo quei toponimi che hanno una relazione cultuale con Uaset, la dea seduta, personificazione di Tebe. Negli inni a Osiride i luoghi tifonici (legati a Seth) sono esclusi dall'enumerazione delle ...
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Vedi NUBIA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
NUBIA (Nubia)
A. M. Roveri
Con tale nome che viene in uso a partire dall'età romana, si designa comunemente l'alta valle del Nilo a S di Assuan (v. cartina alla [...] (v.) consacrati rispettivamente l'uno, il maggiore a Rē῾-Harakhte, Amon, Ptaḥ e al sovrano stesso e l'altro alla dea Hathor e alla regina Nefretere (v.), scavati interamente nella roccia. La parte ipogeica, che si addentra per una profondità di 44 ...
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IBERICA, Arte
P. Bosch-Gimpera
IBERICA, Arte. - L'arte dei popoli iberotartessiani, detta per brevità "iberica", si sviluppò a partire dal VI sec. a. C., soprattutto dal V al II, sopravvivendo durante [...] nell'altorilievo. Oltre il rilievo di tipo eccezionale ed assai barbaro di Villaricos (Almeria), con la rappresentazione d'una dea fra due cavalli (Epona, d'influenza celtica), si conoscono i rilievi sugli ortostati di Osuna (Siviglia), con guerrieri ...
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NIOBE e NIOBIDI (Νιόβη, Νιοβίδαι; Niobe, Niobidae)
G. A. Mansuelli
La rassegna minuta e la esposizione della problematica, già fatte molto diffusamente dallo Stark, poi dal Sauer e infine dal Lesky non [...] con una statua di Artemide saettante: forse il dramma è stato risolto, come nell'anfora Creuzet, ancora nell'antitesi fra la dea e Niobe. Oltre la fiacca testa Yarborough, e quella classicheggiante Radziwill, l'unica copia del tipo Uffizi è quella ...
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Vedi SECTILE, Opus dell'anno: 1966 - 1997
SECTILE, Opus
S. Aurigemma
Si disse in antico opus sectile marmoreum quella specie di mosaico che risultò non già dall'impiego di piccole o piccolissime tessere [...] che, su una tavola di rosso antico, recava la scena della lupa allattante i Gemelli. Con la lupa eran figurati il pastore Faustolo, la dea Roma seduta su un cumulo di armi sull'alto di una roccia, il fico ruminale, due uccelli, e un'ara quadrata. Gli ...
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APOLLO (᾿Απόλλον, Apollo)
A. de Franciscis*
Figlio di Zeus e di Latona, è una delle principali divinità dell'Olimpo la cui luce illumina la vita spirituale greca. In lui la tradizione assomma più aspetti. [...] chioma così femminilmente acconciata che si ritrova identica su statue femminili, mentre la sola testa (come è il caso della "dea di Butrinto") non permette una sicura identificazione del sesso.
Leochares scolpì un A. dinanzi al tempio di A. Patroos ...
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Vedi FENICIA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
FENICIA, Arte
G. Garbini
P. Bocci
G. Garbini
P. Bocci
La valutazione dell'arte fiorita nella regione compresa tra l'Eufrate e il Mediterraneo orientale dal [...] ancora il motivo delle stele di Ugarit con Ba‛al; di scarso rilievo sono una stele di Biblo, col re Yehaumilk dinanzi alla dea della città, ed una base votiva da Tripoli a forma di sfinge: opere tutte che si muovono nell'ambito di schemi o motivi ...
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L'Italia preromana. I siti etruschi: Veio
Maria Paola Baglione
Veio
Ubicata nella bassa valle del Tevere, V. era la città d’Etruria più prossima a Roma, alla quale fu legata da un complesso rapporto [...] era concentrata la quasi totalità delle iscrizioni, in prevalenza graffite su bucchero, menzionanti la divinità titolare, Menerva. La dea era rappresentata in due donari, associati ad altrettante statue di Eracle, nel ruolo di guida dell’eroe verso l ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...