AFRODITE (᾿Αϕροδίτη, Aphrodita)
A. de Franciscis*
Dea greca dell'amore, simbolo dell'istinto e della forza vitale della fecondazione e della generazione. In questo aspetto si ricollega all'Ishtar babilonese [...] attribuito per lo stile, su un'ara trovata a Ostia, e forse riflesso di quello da lui creato per Megara.
L'antico aspetto della dea Areia, compagna di Ares, rivive agli inizi del IV sec. a. C. in un tipo, noto soprattutto da una statua da Epidauro al ...
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ILIZIA
G. Gualandi
(Εειᾒϑυια, Ilithyia). − Dea protettrice dei parti, considerata come divinità singola e anche moltiplicata in più personificazioni dei dolori dei parti. Era figlia di Hera e di Zeus [...] è documentato il più antico culto ad I., venerata come dea della fecondità anche in epoca preellenica. Sempre a Creta era da Dionisio di Siracusa nel 384 a. C. A Roma la dea veniva onorata con sacrifici durante le feste secolari e aveva una variante ...
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GIUNONE (Iuno)
G. Ambrosetti
La dea Iuno italica non ha in origine alcun rapporto con Hera (v.). È oggi rifiutata la identificazione con Διώνη, ed è negato lo stesso nesso linguistico che, attraverso [...] , del VI sec.) fu trasportato a Roma dopo il 241 nel tempio del Campo Marzio meridionale. Ciò era già avvenuto per la dea veiente chiamata dai Romani I. Regina (secondo il Ferri calco linguistico di Uni turan) evocata da Camillo nel 396 e trasferita ...
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GEA (Γαῖα, Γῆ)
H. Sichtermann
Dea greca, la madre terra, l'elemento femminile passivo in contrapposto ad Urano, l'elemento attivo maschile, ha una parte importante nella Teogonia di Esiodo. G. è, con [...] in quest'ultimo caso si può trattare di un rilievo. In epoca più tarda va sempre più affermandosi l'immagine della dea giacente in terra, spesso con cornucopia, cesto di fiori, diadema o ghirlanda di spighe; serve da riempitivo o da simbolo della ...
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PEITHO (Πειϑώ)
E. Simon
È la dea greca della persuasione, il nome è stato tradotto dagli autori latini con Suada e Suadelo; deriva dal verbo greco πείϑειν (persuadere, convincere), lo si incontra raramente [...] queste tre divinità. A Paro e a Thasos il culto di P. risale al primo periodo arcaico, su entrambe le isole il culto della dea era unito a quello delle Cariti. Quando Thasos, circa il 68o a. C., trasportò coloni a Paro, vi portò anche i culti proprî ...
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HESTIA (῾Εστία, ῾Ιστία)
W. Fuchs
La dea greca del focolare e della casa. L'etimologia ne è ancora oscura, difficilmente si può mettere in rapporto con la Vesta romana (v.), sebbene questa abbia funzioni [...] riconoscere H. a destra in basso nel rilievo votivo incorniciato da una roccia, a Berlino. Si vede che lo stesso tipo di dea seduta può essere usato tanto per Demetra che per Hestia. A questo tipo avrà appartenuto la statua di Skopas, sebbene le sue ...
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DEMETRA (Δθμήτηρ, Demēter)
P. E. Arias
Dea madre dei Greci che nel nome stesso - sia che derivi da δή = γῆ (terra) o dalla parola cretese δηαί = ion. Ζειαί, orzo - rivela la sua natura agraria (v. anche [...] Iblea e Gela); da Gela anzi sembra che il culto si sia diffuso nella Sicilia ad opera dei coloni di Thera (Herod., vii, 53). La dea ha il kàlathos o la semplice stephàne od un pòlos in capo, ed è in genere velata; tipico è il caso di una doppia erma ...
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TEFNUT (Tfn.t)
A. M. Roveri
Dea egiziana che, nella teologia eliopolitana, appare, come sposa di Shu (il dio dell'aria), a formare la prima coppia, da cui poi nasceranno Gheb e Nut, la terra e il cielo [...] una coppia di leoni (Ruti), uniti alla metà del corpo, che reggono l'orizzonte. Da questo culto particolare è probabilmente derivato alla dea l'aspetto di leonessa o di donna con testa di leonessa con il quale appare sempre rappresentata.
In un mito ...
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(gr. Παλλάς)
Religione
Epiteto rituale della dea greca Atena come lanciatrice d’asta (gr. πάλλω «scagliare»).
Da P. prese nome il palladio, raffigurazione della dea venerata come protettrice della casa [...] della reggia e poi, in età storica, nel tempio a ciò destinato. La sua presenza assicurava la continua vigilanza della dea sulla casa e sulla città, tanto da diffondere la credenza che una città fosse inespugnabile finché lo possedesse. Famoso era ...
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SESHAT (Ssh't)
A. M. Roveri
Dea egiziana patrona della scrittura e degli archivî (casa della vita, pr ῾cnkh), sorella o figlia di Thot. E accostata a Nephthys e talvolta anche a Ḥatḥōr.
Horapollo (ii, [...] sia soprattutto in rilievi raffiguranti le feste reali dell'incoronazione e del giubileo. In essi, noti soprattutto in età ramesside, la dea S. appare assieme a Thot nell'atto di scrivere il nome del sovrano sulle foglie dell'ished, l'albero sacro di ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...