Nel mondo classico, epiteto («che appartiene a tutti») del dio Eros in quanto dio dell’appetito sensuale, e di Afrodite in quanto dea dell’amore sensuale, contrapposta all’Afrodite spirituale o celeste. ...
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Dio babilonese e assiro del Sole. Subentra nel pantheon mesopotamico al sumerico Utu e costituisce, insieme al dio lunare Sin e alla dea del pianeta Venere Ishtar, la suprema triade astrale delle genti [...] semitiche. Era anche considerato dio della giustizia. Le sedi principali del culto erano Sippar e Larsa ...
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Tanit Divinità femminile dell’Africa settentrionale punica, di origine fenicia, paredra di Baal (➔) e più specificamente di Ba‛al Ḥammōn. Era la dea della fecondità e portava specialmente l’epiteto di [...] faccia di Baal. La diffusione del suo culto è attestata dalle molte stele votive rinvenute nella Cartagine preromana, in cui si vedono raffigurati il disco, la falce lunare e il cosiddetto simbolo di T., ...
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Divinità femminile fenicia e comune a tutte le nazioni semitiche. Chiamata in lingua fenicia ’Ashtart, in Siria ‛Atar‛ata, in Babilonia Ishtar, in Arabia Athtar, era la dea madre, progenitrice di tutti [...] greca, l’Iside egiziana e la Cibele microasiatica.
L’arte antica la rappresentava come dea guerriera, sul carro; nel mondo fenicio, già dal 2° millennio a.C., come dea madre, mentre, nuda, si stringe i seni, oppure sorregge fiori di loto o un ...
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Divinità egiziana della terra, rappresentata in figura maschile, con un’oca sul capo (che è anche il geroglifico del suo nome). Sposo della dea del cielo, Nut, è padre di Osiride, Iside, Seth e Nephthys. ...
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Venas Divinità femminile messapica attestata in iscrizioni in cui ricorre una volta associata a Zis, un’altra da sola. Non è dubbio che la dea sia corrispondente alla Venus romana (➔ Venere); non è chiaro [...] invece se si tratti proprio di Venere trapiantata da Roma oppure di una divinità analoga ma messapica ...
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(lat. Iuno)
Religione
Antica divinità latina, divenuta la massima divinità femminile della religione romana antica nel momento della sua sistemazione nel culto della triade capitolina, con Giove e Minerva. [...] G. Sospes o Sospita Mater Regina a Lanuvio. L’epiteto di Moneta (nel senso di «ammonitrice») con il quale la dea era venerata in un tempio sulle pendici capitoline, adiacente alla zecca, spiega il nome dato al metallo, coniato appunto in prossimità ...
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Tabitì (gr. Ταβιτί) Grande divinità femminile degli Sciti. Erodoto la menziona al primo posto nel suo canone degli dei Sciti (IV, 59) e la equipara alla dea Hestia secondo l’interpretatio graeca. ...
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Divinità egizia dell’aria («il vuoto»), in forma di uomo con penna sul capo. È raffigurato in atto di sostenere con le mani sollevate il ventre della dea del cielo Nut. ...
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(gr. Μᾶ) Grande divinità femminile della Cappadocia, una delle tante manifestazioni della Grande Madre anatolica. Il suo principale luogo di culto era Comana (Kumanni dei testi hittiti cuneiformi), città [...] retta teocraticamente dal sommo sacerdote della dea; il culto di M. doveva risalire alla preistoria dell’Asia Minore ed essere stato praticato ininterrottamente, combinandosi su tratti propri di altre figure di Grande Madre, fino all’età ellenistico- ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...