MESSENE (XXII, p. 951)
Luigi Rocchetti
Lo scavo che il Servizio Archeologico Greco ha intrapreso dal 1957 ha messo in luce edifici della città ellenistico-romana molto importanti per la conoscenza della [...] teatro, un tempio di Artemide il cui culto era curato dai vecchi di Oupisia (οὖπις è un epiteto della dea). In questo complesso architettonico (da identificare, forse, con un asklepieion) sono state rinvenute moltissime basi di statue, frammenti di ...
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(gr. ῎Αργος) Cittadina della Grecia, nel Peloponneso di NE, posta nella pianura, a 5 km dal golfo di Nauplia.
Storia
Considerata dai Greci la città più antica dell’Ellade, capitale del regno acheo di [...] , sorse ai piedi dell’acropoli oggi detta Prosymna, abitata fino al periodo miceneo; il culto di Hera, in quanto ipostasi della dea Terra, risale ad A. all’età preistorica. Il tempio originario, di forma allungata e con colonne in legno, fu distrutto ...
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Comune della prov. di Viterbo (63,9 km2 con 4181 ab. nel 2007). Il centro è situato a 350 m s.l.m., sulla sponda NE del lago omonimo. Il borgo medievale è sul pendio; la parte nuova si sviluppa lungo la [...] contea ai Monaldeschi; nel 1451 tornò, stabilmente, alla Chiesa.
Della città antica sono state rinvenute tre acropoli, un sacello della dea Nortia, frequentato dal 3° sec. a.C., resti di una cinta muraria, di un anfiteatro romano, del foro, provvisto ...
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Antica popolazione semitica della Mesopotamia, che prende nome dalla città di Akkad (sumerico Agade), fondata da Sargon I nel 2300 a.C. circa e divenuta, dopo la vittoria sul re sumero Lugalzaggesi, capitale [...] terre, se non suoi consanguinei. La figlia del sovrano, Enheduanna, sacerdotessa a Ur, assimilò il culto semitico della dea guerriera Ishtar, protettrice della dinastia, a quello della sumera Inanna, favorendo così forme di sincretismo religioso tra ...
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(lat. Picenum) Antico nome della regione dell’Italia centrale delimitata dall’Appennino, dall’Adriatico, dalla foce del Foglia e da quella del Saline, abitata dai Picenti e dai Pretuzi. Ager Picenus fu [...] da Pompeo Strabone nell’89 a.C. A Cupra Maritima i Picenti avevano un santuario dedicato alla dea madre Cupra, etimologicamente corrispondente alla latina Bona Dea.
La cultura picena, fiorita tra gli inizi dell’età del Ferro e la conquista romana, è ...
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Comune della prov. di Roma (7,4 km2 con 1950 ab. nel 2008, detti Nemesi, letter. Nemorensi). Sorge sui colli Albani, su uno sprone che scende verso la sponda NE del lago omonimo. L’abitato (feudo dei conti [...] era nominata Nemus Dianae (o Nemus Aricinum per la dipendenza dalla città latina di Aricia); Nemorensis era l’epiteto della dea e rex nemorensis era chiamato lo schiavo preposto al suo culto, che entrava in possesso del sacerdozio uccidendo colui che ...
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NORA
Gennaro Pesce
. Antica città della Sardegna, nel sito dell'od. Capo di Pula, a 38° 59′ 0″ di latitudine nord e a 3° 26′ 0″ di longitudine ovest dal meridiano di Monte Mario. Pausania (X, 17,5) [...] i nuovi scavi a cura della soprintendenza alle antichità di Cagliari. Al periodo punico risalgono un "alto luogo" della dea Tanit, case d'abitazione lungo l'arenile, un grande basamento sotto un impianto termale romano, avanzi di fortificazioni. Il ...
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(gr. Θράκη) Regione della Penisola Balcanica ripartita tra la Grecia e la Turchia, in gran parte, e la Bulgaria, per un breve tratto. Si affaccia sul Mar Nero, sul Mar di Marmara e sull’Egeo. A O si considera [...] Hermes, giurano soltanto per lui e sostengono di essere suoi discendenti. Come risulta da fonti antiche, l’Artemis tracia è la grande dea della terra Bendis, il cui culto orgiastico fu introdotto ad Atene nel 5° sec. a.C. con i culti di Kotys-Kotytto ...
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NIPPUR (XXIV, p. 841)
Giovanni GARBINI
L'importanza religiosa di questa città sumerica, testimoniata dalla grande ricchezza di materiale epigrafico rinvenuto in essa (circa 50.000 tavolette) e dall'imponenza [...] dal "tempio nord" (prima metà del 3° millennio a. C.), una placca di gesso, di poco posteriore, con la figura della dea Inanna, una testa maschile e figurine di tori ginocefali dello stesso periado, una testa frammentaria della fine del 3° millennio ...
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VOLSINII (lat. Vulsinii, gr. Οὐολσίνιοι, etr. Velsna, Velzna, Velsu[na])
AIdo Neppi Modona
La prima menzione di Volsinii nell'antichità si riferisce all'anno 392 a. C., a proposito di incursioni compiute [...] Buccolini, Il problema archeologico di Orvieto antica, Orvieto 1935, con bibl. completa. Per gli scavi: E. Gàbrici, Scavi nel Sacellum della dea Nortia sul Pozzarello, in Mon. ant. Lincei, XVI (1906), coll. 169-239, e varî in Bull. corr. arch. e Not ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...