fate
Ermanno Detti
Dee amiche, ma anche capricciose
Le fate sono figure fantastiche, create dalle popolazioni primitive per spiegare le forze della natura e per stabilire un contatto con spiriti capaci [...] Chi sono e dove vivono
La parola fata deriva dal latino fatum "destino". La fata quindi era originariamente una sorta di dea del destino. Era meglio averla amica, anche se bisognava guardarsi dai suoi improvvisi e imprevisti colpi di mano.
Immaginate ...
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(gr. Μαῖα)
Mitologia
Una delle figlie di Atlante e di Pleione che furono trasformate da Zeus nella costellazione delle Pleiadi. Nell’inno omerico a Hermes, M. è amata da Zeus in una grotta del Monte Cillene [...] e a volte «nonna», e porta in una sfera mitologica di alta dignità femminile. Con essa i Romani identificarono una loro dea M., venerata come compagna di Vulcano, alla quale il flamine Vulcanale offriva un sacrificio il primo di maggio.
Astronomia ...
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Personaggio popolarissimo della mitologia polinesiana, noto anche nella Melanesia. Nato prematuramente, esposto e abbandonato dalla madre, allevato dalle divinità marine e dagli antenati celesti, diventa [...] dalla terra, il ratto del fuoco e invenzioni culturali come la costruzione di capanne e degli attrezzi da pesca. M. regola anche il corso del sole. Tenta di procurare l’immortalità agli uomini entrando nella gola della dea degli inferi, ma lì muore. ...
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(gr. ᾿Αϑύρ e ᾿Αϑῴρ) Divinità egiziana adorata specialmente a Dendera. È rappresentata in genere come giovenca o donna con corna e orecchie bovine. Il nome (che significa «Casa di Hor», dio solare) la [...] nell’aldilà. Le sono sacri il sistro e il menat, contrappeso di cui gli Egiziani fornivano le loro collane.
Dalla dea prese nome anche il terzo mese del calendario egiziano antico, tuttora in uso nel calendario dei Copti. Il suo inizio corrisponde ...
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(o Ìnnin) Divinità sumerica femminile; rappresenta il carattere fecondo della terra. La vicenda mitica principale che la riguarda costituisce una delle concretizzazioni letterarie del ciclo stagionale: [...] fine e della ripresa annua della vegetazione. In età storica il culto di I. ebbe larghissima diffusione. I Babilonesi e gli Assiri la identificarono con la loro dea Ishtar, mentre nel culto sincretistico d’età imperiale fu identificata con Venere. ...
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(gr. ionico Γαῖα, attico Γῆ) Nella mitologia greca, personificazione della Terra che genera le razze divine. Nasce seconda dopo Chaos e prima di Eros. Senza congiunzione con maschio genera Urano (il cielo) [...] caduto feconda nuovamente G., da cui nascono ancora le Erinni e i Giganti. Era venerata, specialmente nell’Attica, anche come dea dei morti e dell’oltretomba. Solo in epoca tarda viene a fondersi con le varie figure della Madre universale e della ...
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(gr. Μέδουσα)
Mitologia
Una delle 3 Gorgoni, quella mortale. Era un mostro, di aspetto terribile, con la testa cinta di serpenti, zanne di cinghiale, mani di bronzo, ali d’oro, occhi scintillanti e sguardo [...] punì cambiandone i capelli in serpenti, o anche una fanciulla che, violata da Posidone in un tempio della dea, fu punita per il sacrilegio.
L’effigie della M., riprodotta dai fonditori di artiglieria dell’epoca moderna per abbellimento, è divenuta ...
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Gorgoni
Emanuele Lelli
Lo sguardo che pietrifica
Nate dalle antichissime divinità che simboleggiano gli elementi naturali marini, le Gorgoni del mito greco sono esseri mostruosi. La più famosa è Medusa, [...] genera alcune creature simboleggianti gli elementi marini, tra cui Forco ("il Biancastro", forse come la schiuma del mare) e Ceto, dea marina che nel nome richiama il termine greco indicante la balena (da cui deriva l'italiano cetaceo). Forco e Ceto ...
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(gr. ῞Ηϕαιστος, lat. Hephaestus) Divinità greca del fuoco terrestre. Figlio di Zeus e di Era secondo i poemi omerici, avendo in una contesa celeste parteggiato per la madre, Zeus lo scaraventò dall’Olimpo [...] Teogonia Aglaia, ma più diffuso fu il mito della sua unione con Afrodite; dalla contaminazione con il mito che faceva questa dea sposa di Ares, ebbe origine l’episodio cantato dall’aedo Demodoco nell’Odissea: E., saputo che Afrodite lo ingannava con ...
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Eros
Massimo Di Marco
Il dio dell'amore, simbolo del principio vitale dell'Universo
Eros è il dio greco dell'amore, conosciuto come Cupido dai Romani. La sua azione non si esercita solo sugli uomini, [...] d'oro.
L'immagine più nota e diffusa di Eros è quella di figlio e compagno di Afrodite (Venere per i Romani), la dea dell'amore. Un dio che la poesia e le arti figurative rappresentano come un giovinetto dai bei riccioli e dal corpo atletico o anche ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...